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Sexy anni 70: Edwige Fenech

Il simbolo della commedia maliziosa

Prosegue il viaggio di Tgcom alla riscoperta delle bellezze della commedia sexy all'italiana.

Tocca questa volta a un'attrice che per molti è il simbolo stesso di quel genere, Edwige Fenech. Bellezza dal corpo statuario, la Fenech ha recitato in decine di commedie annoverando classici del genere come "Quel gran pezzo dell'Ubalda", "Giovannona coscialunga", "L'insegnante". Una volta lasciato il cinema è diventata un volto celebre della tv.

Nata a Bona (un nome, un destino) nell'Algeria Francese il 24 dicembemre del 1948, Edwige esordisce giovanissima in produzioni erotiche a basso costo. Il passaggio a un genere più dignitoso, quello del giallo all'italiana con un pizzico di erotismo, in voga in quegli anni. Inizia in questo modo un duraturo sodalizio soprattutto con il regista Sergio Martino, con titoli quali "Lo strano vizio della signora Wardh".

La consacrazione avviene però nel 1972 quando Edwige è protagonista del "decamerotico" "Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda" di Mariano Laurenti, pellicola divenuta un cult, come il successivo "Giovannona Coscialunga disonorata con onore". Da questo momento la Fenech diventa la regina incontrastata del genere, accumulando pellicole su pellicole, toccando tutti i sottofiloni della commedia sexy: da quello scolastico (tre film dedicati alla saga de "L'insegnante"), a quello militare (con soldatesse e dottoresse alle prese con le grandi manovre...) a quello poliziottesco (per tre volte è "la poliziotta"). Il suo primo nudo integrale sul grande schermo risale al 1976, nel film La pretora, diretto da Lucio Fulci. Il suo successo tra il pubblico maschile, che la considera una vera e propria icona sexy, è dovuto a un corpo dalle forme procaci ed a una forte carica seduttiva e provocante, che i registi non risparmiano di mostrare in ogni film.

Ma Edwige, dotata di grande ironia e attrice apprezzata, non frequenta soltanto il trash e i b-movie, ma sono frequentissime le sue incursioni nella commedia più nobile. Da ricordare, tra le altre pellicole, "Cattivi pensieri" con Ugo Tognazzi, "Amori miei" con Johnny Dorelli e Monica Vitti, "La patata bollente" con Renato Pozzetto e Massimo Ranieri, "Il ladrone" con Enrico Montesano.

Passata la stagione cinematografica, negli anni 80, con la nascita delle prime emittenti private, partecipa alle edizioni dei programmi "Ric e Gian folies", trasmesso nel 1983 su Italia 1, "Bene Bravi Bis" (1984 con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), sempre su Italia 1 e vincitore del Telegatto, e all'edizione 1985 di "Risatissima", varietà del Sabato sera trasmesso su Canale 5 insieme a Massimo Boldi, Paolo Villaggio, Lino Toffolo, Celeste Johnson, Lino Banfi e Carmen Russo. *

La consacrazione arriva in Rai dove conduce l'edizione 1989-1990 di "Domenica In" sotto la direzione di Gianni Boncompagni, in cui si rivela una conduttrice simpatica e raffinata. Nel 1991 presenta il "Festival di Sanremo", insieme ad Andrea Occhipinti. Chiusa anche questa parentesi, negli ultimi anni Edwige si è occupata a tempo pieno di produzione televisiva e cinematografica attraverso la sua società Immagine e Cinema S.r.l.. Nel 2007 è tornata a recitare in "Hostel II", convinta da Quentin Tarantino (produttore del film) da sempre suo grande ammiratore.