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The Niro, ex bulletto timido e rock

Tutti pazzi per il cantautore romano

Recensioni positivissime per il disco che porta il suo nome e tante aspettative della casa discografica.

Tutti pazzi per il 30enne The Niro (vero nome Davide Combusti). Il cantautore, paragonato da alcuni a Jeff Buckley ma lui non ne vuol sentire parlare, si confessa a Tgcom: "Vengo dalla periferia romana, quando mi attaccavano mi difendevo con le botte". Ma è timido, arrossisce spesso. Per questo The Niro usa la musica "come terapia".

Stufo di essere paragonato a Jeff Buckley?
Ma non c'entro nulla con lui l'ho scoperto dopo che ho iniziato a far musica. Forse sono più vicino allo stile del padre, ma sinceramente credo di esser altro....

Canti in inglese. A parte Elisa nessun'altro italiano ha avuto successo con questa lingua. Scelta azzardata?
La verità è che io neanche volevo che uscisse questo disco in Italia. Il mio contratto è con la divisione Internazionale della Universal. Detto questo non credo Elisa fosse finalizzata all'estero inizialmente, lei ultimamente poi canta in italiano. Insomma a cantare in inglese sono rimasto solo io! (ride, ndr).

Perché ti sei innamorato della musica?
Mio padre era un batterista quindi già a 13 anni sapevo suonarla bene. Io sono stato batterista della prima band The Niro e stavo sempre dietro. Adoravo stare lì nascosto...

Perchè ti nascondevi?
Sono molto timido e arrossisco subito quando ho gli occhi puntati addosso. In un gruppetto posso anche ammutolirmi e mettermi in un angolo per ore.

Come combatti la timidezza?
Suonando sul palco. Un'ottima terapia che continua tutt'oggi.

Difficile immaginarti così. Hai passato l'infanzia come un ragazzo di periferia, è vero?
Verissimo. Fino ai dodici anni ho vissuto a Villa Gordiani a Roma, negli anni '80 era un quartiere di periferia adesso non più. Poi mi sono trasferito alle Capannelle vicino Cinecittà. Ero un ragazzino tranquillo che giocava per strada con i suoi amichetti. Ma se venivo attaccato allora mi sapevo difendere bene.

Cosa ne pensavano 'quelli del gruppo' della tua passione musicale?
Ero sempre al centro dell'attenzione con la mia chitarra intrattenevo gli altri con le canzoni.

E non rimorchiavi, un classico.
No anzi, rimorchiavo. Ma una sera, avevo 14 anni, mentre cantavo ho visto che la mia ragazza si era appartata con un altro. Tutto davanti ai miei occhi.

Grandi delusioni d'amore già da giovanissimo.
Macché l'indomani stavo già con un'altra (ride, ndr).

Adesso come vanno le cose? Sei fidanzato?
No comment.

Facciamo un salto indietro. E' vero che hai fatto il giornalista?
Sì per un giornale che poi ha dichiarato fallimento e abbiamo fatto tutti causa per farci pagare.

Di cosa ti occupavi?
Cronaca nera. Mentre gli altri stavano chiusi in redazioni a 'cucinare' le agenzie, io con il mio motorino andavo a caccia di notizie. Dal palazzo esploso con sette morti ai tafferugli durante le manifestazioni. Ricordo ancora il pezzo sull'invasione dei cinesi al Porto di Ostia!

Mai avuto problemi?
Mi hanno minacciato di morte. Avevo telefonato alla Questura per farmi leggere il 'brogliaccio', serie di avvenimenti accaduti il giorno prima. Ho fatto una breve sull'incendio di un solaio ai danni di un "noto pregiudicato". Così dicevano i poliziotti. Insomma questo personaggio, non so come perché non avevo firmato l'articolo, è riuscito a risalire a me e mi ha minacciato di morte.

Come hai reagito?
Mi sono fatto una grande risata lì per lì.

Hai viaggiato molto: Londra, America, Parigi, Vienna. Cosa hai imparato da queste esperienze?
Che tutto sommato in Italia non si vive male. Si mangia bene e c'è un bel clima.

Sei una buona forchetta?
Eh si vede anche! (Mostra un fisico abbastanza robusto, ndr).

La tua casa discografica ha cercato di importi una dieta?
Ce provano sempre. Ma alla fine faccio di testa mia, me ne frego.

Tra i tuoi tanti viaggi c'è New York. Dove hai diviso il palco con un'attrice di CSI. Cosa ricordi di quella sera?
Ero al The Pianos. Io ho suonato prima di lei. La cosa buffa è che avevo visto tra il pubblico tre uomini di colore enormi e avevo una fifa pazzesca, mi immaginavo che non gli piacevo e che mi avrebbero minacciato con una pistola! (ride, ndr). Invece è andata talmente bene che quando è arrivata l'attrice di CSI (che cantava cose tristissime) se ne sono andati.

Hai aperto il concerto di Londra di Carmen Consoli. Che cos'è successo?
Carmen mi ha fatto da madre quel giorno. Ero un po' teso e lei veniva sempre da me chiedendomi se avessi bisogno di qualcosa, se stavo bene. Poi ci siamo rivisti all'Auditorium di Roma ed è stata affettuosissima. Alcuni suoi collaboratori hanno partecipato al mio disco. Il suo fonico, il batterista e il chitarrista.

Uno dei tuoi pregi?
Sono dissacrante. Tendo ad alleggerire le situazioni. Forse dipende dalla mia origine romana.

Chiariamolo subito il disco di The Niro è ottimo. Impossibile non innamorarsi dei brani che rappresentanto effettivamente una vera novità nel panorama musicale italiano. A 30 anni Davide Combusti ha la maturità di saper gestire il suo estro e la sua musica. Come ha detto lo stesso cantautore "la mia casa discografica ha preso in blocco il mio lavoro e non ha cambiato nulla. Lo pubblichiamo così com'è". Di strada ne ha fatta tanta il ragazzino della periferia di Roma, adesso il suo obbiettivo non ha limiti nazionali ma internazionali. Sentiremo presto parlare di lui. The Niro è in tour in Italia: il 22 aprile si può ascoltare a Roma e il 23 a Milano. Per info: www.otrlive.it

Andrea Conti