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Space Scout con Giuseppe Cucè

A Tgcom i progetti del cantautore

Il progetto è sicuramente ambizioso.

Non commerciale (dice che in Italia siamo diventati un "grande supermercato della musica") ma raffinato e con una chiara radice mediterranea. Giuseppe Cucè presenta a Tgcom il suo demo di quattro canzoni "La ballata di un fiore", "Farfalle", "Verso L'Oriente" e "La sposa".

IL DEMO BRANO PER BRANO
Il sound de "La ballata di un fiore" riporta senza dubbio al sound che si rifà alla tradizione della musica sudamericana, cui si aggiunge anche l'intonazione vocale che appoggia le note con delicatezza. Accordi semplici ed essenziali utili. Il brano però non presenta il guizzo, un inciso, essenziale che consenta la svolta tra la prima e la seconda strofa. Ma nell'architettura intera del brano è coerente.

Guizzo che invece è presente in "Farfalle". Ritmo serrato che prende subito l'orecchio di chi ascolta. Con un arrangiamento e una buona produzione potrebbe sicuramente essere un ottimo 'singolo'. Ottimo il testo di "Verso l'Oriente", non convince l'andamento musicale che alla fine 'affatica' l'ascolto. Infine l'atmosfera de "La Sposa" fa venire in mente la migliore produzione di Mario Venuti.

"IL MIO MOTTO? LA SEMPLICITA'"
A 36 anni Giuseppe Cucè si prende tutto il tempo per far crescere le sue canzoni, concretizzarle e poi far sì che possano vedere la luce in un album. Intanto il cantautore sta lavorando a otto brani (oltre ai quattri citati presenti nel demo) che entreranno di diritto nel suo primo EP (è l'espressione usata per indicare i minialbum) insieme a Gabriella Grasso.

Chitarra acustica, violoncello, percussioni, flauto traverso e sax soprano. Questi gli 'strumenti' della musica di Giuseppe che inizia a suonare "per caso quando ho sentito l'esigenza di provare a suonare per locali". Il motivo per cui la vita del cantautore siciliano è cambiata è da ricercare nella "fine di una storia d'amore".

Quali brani suonavi nei locali?
Soprattutto brani di cantautori non proprio commerciali (da Niccolò Fabi e Mauro di Maggio, passando per De Andrè) che si riallacciassero alla mia dimensione musicale.

Un aggettivo per descrivere la tua musica?
Semplice. Sono per le grandi verità e i grandi significati ma senza orpelli. Non sto con il dizionario dei sinonimi e contrari in mano mentre scrivo i testi. Penso alla scuola di Modugno e Tenco...

E' vero che al liceo hai cantato "Stand By Me" con Carmen Consoli, durante una recita?
Sì. Pensa che con Carmen ci conosciamo da 17 anni. Le ho anche fatto ascoltare dei brani miei e mi ha solo detto di continuare su questa strada e che stavo facendo le cose nella giusta maniera.

Nella tua vita la danza è venuta prima della musica?
Verissimo. Ho ballato il contemporaneo dai 13 fino a 17 anni poi ho avuto una sorta di rifiuto e ho mollato tutto. Preferivo uscire con i miei coetanei e divertirmi.

Come definiresti Catania dal punto di vista musicale?
E' spenta, da cinque anni si respira un'aria di stagnazione. Sembra che la musica sia diventata un grande supermercato. Tutti cantano alla stessa maniera e nessuno che abbia un guizzo originale.

Jannacci consiglia sempre di fare un altro lavoro perché non si vive di sola musica. E tu?
Ha ragione infatti faccio il profumiere. Creo essenze nel mio laboratorio.

C'è qualcosa che accomuna il profumo alla musica?
Entrambi fanno ricordare eventi speciali della nostra vita.

Gli impegni di Giuseppe in giro per la Sicilia sono programmati fino a fine maggio. Ecco alcune date: il 6 aprile al Teatro - Il palco di Ragusa con "Oltre le Nuvole - Luigi Tenco Tribute", il 27 marzo al Live Caffè Neva di Catania e il 29 marzo al Fefe’s Cantina di Brucoli. Per tutte le altre info: www.myspace.com/giuseppecuce

Andrea Conti