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Spike Lee, "miracolo" per Favino

Anche la Cervi nel film su resistenza

Il regista americano Spike Lee ha presentato a Roma "Miracolo a Sant'Anna", il nuovo film che comincerà a girare il 15 ottobre nel nostro Paese, fra la Capitale e la Toscana.

La pellicola, che racconta di alcuni soldati di colore impegnati sulla Linea Gotica e dell'eccidio nazista di Sant'Anna di Stazzema avvenuto il 12 agosto 1944, vede nel cast anche Pierfrancesco Favino e Valentina Cervi.

Il film, che ha un budget di circa 45 milioni di dollari, è tratto dall'omonimo romanzo di James McBride. "Miracolo a Sant'Anna" avrà nel cast anche Omero Antonutti, Lydia Biondi e Sergio Albelli, oltre ad attori americani e tedeschi ancora non rivelati. "Lavorare con Spike Lee è il vero miracolo che un attore sogna fin da bambino", ha detto Valentina Cervi, mentre il protagonista italiano della pellicola, Pierfrancesco Favino, ha confessato: "Ancora non mi pare vero. Da piccolo giocavo con gli amici a immaginarmi i registi con cui avrei potuto lavorare e io 'sparavo' dei nomi che ritenevo impossibili. Tra questi c'era Spike Lee. Oggi - ha raccontato - quando lo incontro per parlare delle riprese che inizieranno il 15 ottobre non sono nella pelle e, appena ci lasciamo, telefono ai miei amici, gli stessi con cui giocavo, e dico: sono stato a pranzo con Spike Lee...".

"Spike è bravissimo a raccontare le donne - ha spiegato la Cervi - è molto sensibile e vero. Il mio personaggio è una donna del '44 che ha molti aspetti e caratteristiche di oggi: è modernissima". Favino si è sbilanciato un po' di più: "Sarò un partigiano che combatte contro gli invasori tedeschi". Gli attori italiani scelti per lavorare nel film, che reciteranno nella loro lingua madre (così come per gli americani e i tedeschi) "sono quelli che ho ritenuto più adatti - ha spiegato il regista - ma mi è dispiaciuto dover escludere molti altri. Sono rimasto impressionato dalla professionalità dei vostri attori - ha continuato - rispetto a quelli americani: qui tutti avevano studiato il copione a memoria, negli Stati Uniti, invece, molti si presentano al provino senza aver neppure letto il copione".

"Voglio raccontare un episodio dell'ultima guerra giusta fatta dagli americani - ha detto Lee - In seguito abbiamo combattuto tante guerre sbagliate, dal Vietnam alla Corea fino alla Guerra del Golfo e l'immagine del nostro Paese è cambiata e oggi nessuno associa più i nostri soldati agli eroici salvatori della Seconda Guerra Mondiale". Per girare un film in cui, ha precisato, "si racconta una storia ambientata durante la strage di Sant'Anna di Stazzema", Spike Lee ha confessato di aver fatto "un'overdose di film". "Ho visto tutti i capolavori del neorealismo - ha aggiunto - da 'Roma citta' aperta' a 'La ciociara'. Poi ho visto film americani e tedeschi, da quelli meno noti fino a 'Salvate il soldato Ryan'".