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Zucchero, insulti da 1000 euro

Si scaglia contro i fan a Cala di Volpe

Zucchero non perdona.

Se sei in età, hai il sedere grosso, non ti diverti abbastanza, non hai il profumo o la faccia giusta, prima si esibisce e poi ti insulta. L'ha fatto 5 anni fa durante un concerto al Cala di Volpe, l'ha rifatto il 13 agosto, nella stessa location. "Si è esibito per due ore - dicono dall'albergo, dissociandosi dal comportamento della star - All'improvviso si è arrabbiato e sono partite le bottiglie".

Tutto si è svolto, esattamente come un lustro fa, nella splendida cornice dell'albergo che per dilettare i suoi ospiti convoca, profumatamente pagati, artisti di livello mondiale. Zucchero, chiamato dalla Danimarca (per circa 300 mila euro) a ripercorrere la sua intera carriera musicale, insieme ai successi del suo ultimo album ''Fly'", è salito sul palco davanti a 850 ospiti paganti, i tra cui Valeria Marini, Fiona Swarovski, Paola Perego, Ivana Trump e Anne Hataway de "Il diavolo veste Prada". E ha cominciato: una schitarrata e una parolaccia, un accordo e un veleno. 

A una signora poco interessata alla musica e più a mandare sms col telefonino ha urlato (come si sente dal filmato trasmesso dalla vt Cinquestelle) "lavandino, baraccone, bagascione, sei uno schifo". Poi ha aggiunto, scagliandole contro una bottiglietta e, fortunatamente, sbagliando mira: "Che Dio vi benedica e vi perdoni Cala di Volpe!"

Risposta: un limone e alcune bottigliette di acqua sono state lanciate verso il palco, senza però colpire il cantante. Dopo aver eseguito "Un kilo", Zucchero ha fatto anche alcune osservazioni sulle dimensioni delle pance e sulle protesi che, a parer suo, erano presenti fra il pubblico, ripetendo: "Ballate e cercate di divertirvi". 

Secondo alcuni (anche se l'ufficio stampa assicura di non aver sentito l'insulto, ndr) Zucchero avrebbe pure urlato alle signore più attempate che "puzzavano come aringhe"; certo è che a un certo punto ha detto di essere lì "solo per i soldi".

Poi è partita una bottiglia. "Non si capisce se abbia cominciato Zucchero e tirare le bottiglie o quelli del pubblico - stemperano quelli dell'organizzazione. - Di fatto gli oggetti volavano... Non sappiamo cosa gli sia preso e ci dissociamo dalla sua condotta. Tuttavia crediamo sia il suo modo, personalissimo, di incitare il pubblico. Lo fa a tutti i concerti. Cinque anni fa era accaduto lo stesso e i clienti erano contenti". Lo stesso cantante si è giustificato così: "Mi piace aizzare, non lo nego..."

Nonostante irritazione e sconcerto la serata è proseguita al ritmo di "Quanti anni ho", "Balla", "Così celeste", "Cuba Libre" e qualcuno, alla fine, dopo cena ha pure ballato. D'altro canto, cosa c'è di più elitario che prendersi un "vaffa" da Zucchero mentri si è mollemente seduti a bordo piscina, nell'esclusiva cornice di Porto Cervo?
Il prezzo del biglietto è stato di 1000 euro. Comprensivo di cena di gala, buffet, aragoste e caviale.