Vasco a Milano col silenziatore
Tar: non deve superare i 78 decibel
Vasco canterà, giovedì e venerdì a San Siro, ma a bassa voce.
Il Tar di Milano non ha concesso la sospensiva richiesta da alcuni abitanti per il troppo rumore, ma ha abbassato il limite di decibel consentiti da 80 a 78. Si comincia prima, alle 20.30, e la musica durerà mezz'ora in più. "Mi verrebbe voglia di chiudere tutto - ha detto però il promoter De Luca, annunciando che procederà per vie legali contro chi ha creato questa situazione.
Dopo le polemiche e le voci "riguardanti il possibile annullamento del concerto", già smentite dall'ufficio stampa del cantante, il dado è tratto: Vasco canterà rispettando i limiti stabiliti dal Tar, ma poi Milano Concerti valuterà se sarà il caso di intraprendere vie legali ''contro chi ha creato questa situazione''.
"Dobbiamo però tenere conto di quei 140 mila appassionati che hanno acquistato il biglietto e vogliono vedere domani sera il concerto di Vasco Rossi'' ha detto il responsabile di Milano Concerti Roberto De Luca. ''I 78 decibel - ha spiegato De Luca, - sono un limite che chiunque segue i concerti sa quanto sia difficile rispettare; basta solo un applauso più vigoroso o affettuoso e come niente si superano gli 80''.
''Chiederò all'Arpa di misurare la situazione nella casa del primo firmatario durante il concerto'' per rendersi conto della situazione - ha aggiunto l'assessore comunale ai Giovani Giovanni Terzi. - 'Quando hanno comperato la casa vicino a San Siro sapevano che si fanno concerti. E' come se uno prendesse la casa vicino all'autostrada e poi facesse un comitato per eliminarla''.
Quanto al protagonista di tutto, Vasco in persona, pare che non abbia preso tanto bene la decisione del Tar, specialmente dopo la data saltata, causa uragano, all'Heineken Jammin' Festival. L'addetta stampa ha assicurato al Corsera che è "in una forma clamorosa, tonico oltre ogni dire" e che "per farlo stare buono ho dovuto organizzargli due giorni di comparsate radiofoniche".