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Negramaro: "Adesso ce la tiriamo"

A Tgcom la band presenta "La finestra"

"E mi raccomando scrivi anche che ti abbiamo riempito di botte", così ci congeda Giuliano Sangiorgi dei Negramaro rispondendo ironicamente a chi li accusa di essersi montati la testa dopo le 300mila copie vendute di "Mentre tutto scorre".

Le 14 canzoni inedite de "La finestra" spaziano dal rock all'r'n'b, grazie ad un viaggio americano molto speciale, la convivenza nello stesso appartamento e qualche multa presa per sorpasso 'poco ortodosso'...

Il nuovo album della band è stato registrato in presa diretta su bobina ai Plant Studios di San Francisco, dove la band ha vissuto dal gennaio all'aprile aprile scorso. Tra gli ospiti de "La finestra: il coro dell'Accademia del Teatro di Santa Cecilia, Lorenzo Cherubini e i Solis String Quartet. Il produttore è Corrado Rustici. I testi e le musiche sono del frontman Giuliano Sangiorgi. La band partirà in giro per l'Italia con un tour che si aprirà il 24 giugno a Cuneo e si chiuderà il 16 agosto a Lecce.

"E' stata la prima volta che siamo andati negli Usa - ha esordito Andrea Mariano, il pianista del gruppo -. Tutto è nato da una esigenza che avevamo di fare nuove esperienze e creare stimoli diversi. Ce ne saremmo andati anche in Africa se ci fosse stato uno studio di registrazione lì. Dopotutto il posto non era importante. Però è stato interessante ritrovarci negli States perché abbiamo trovato una realtà all'avanguardia con una storia alle spalle non indifferente".

I Negramaro sentono il peso della responsabilità verso i fan, specialmente dopo il successo del precedente disco, "però siamo soddisfatti del nostro lavoro - ha continuato Andrea- Siamo stati tanto tempo in America, tre mesi in un appartamento a vivere tutti insieme. Insomma ci siamo trasformati in veri cittadini americani. Ci ha fermato anche la polizia...ma per un cambio di corsia un po' avventato". Il cibo? "Abbiamo addirittura trovato una bottiglia di Negramaro! Gli addetti del supermercato vicino dove abitavamo oramai ci conoscevano tutti".

Produttore dell'album è Corrado Rustici, che ha collaborato anche con Elisa. "Lui è stato un po' il direttore dei lavori - ha specificato Mariani -, siamo andati da lui con il materiale già quasi finito, Corrado ci ha tolto dei dubbi in fase di produzione. Abbiamo cercato di sfruttare al massimo il periodo che abbiamo avuto a disposizione. Lavoravamo dalle 10.30 di mattino alle 20.00 di sera. Il fonico rimaneva in studio sino a notte inoltrata. E forse sta ancora lì (ride; ndr)".

Entra in stanza Giuliano Sangiorgi e prende la parola per spiegarci che: "La finestra sta in mezzo a due mondi. Mentre Mentre tutto scorre si collocava nella dimensione 'spazio' adesso La finestra rappresenta qualcosa di più concreto. Come avessimo la terra sotto i piedi. Abbiamo sviscerato tutto quello che avevamo dentro. E poi abbiamo registrato 'alla selvaggia' i brani in analogico e bobina". Tra le sorprese del disco il brano Quel posto che non c'è con arrangiamento di archi, violini e chitarre rock. "Questa canzone è la sintesi di tutto - ha detto Sangiorgi - cioè non fare le cose a tavolino e cogliere il momento creativo". Il duetto con Jovanotti nasce da una stima reciproca nata durante il Live Aid a Roma.

"Dietro le quinte ci siamo fatti i complimenti - ha svelato il frontamen del gruppo - e da cosa nasce cosa. Abbiamo partecipato ad alcuni suoi live e lui è venuto ospite da noi nella tappa di Taranto. E' stato felicissimo di regalarci la canzone 'Cade la pioggia' composta in un sol giorno. Ci ha raggiunti in America e l'abbiamo incisa in tre giorni".

Nel 2005 il gruppo debutta al Festival di Sanremo nella sezione Giovani proposte con il singolo "Mentre tutto scorre" e vengono subito eliminati. A quanto pare esser eliminati porta fortuna, visto che poi il disco omonimo ha collezionato record di vendite ed ancora oggi è in classifica. "Quella di Sanremo - ha spiegato Giuliano - è stata un'esperienza bizzarra. Ci sembrava il mezzo più veloce per vedere dove arrivavano le nostre emozioni. Ma in ogni caso non ci ritorneremo". E se aveste la garanzia di venir eliminati ancora una volta per poi vendere migliaia di copie: "In quel caso sì, allora andremmo (ride; ndr)".

Qualcuno tra gli addetti ai lavori mormora che vi siete montati la testa e si racconta che all'ultimo Heineken Festival, a cui avete partecipato, non avete rilasciato dichiarazioni...(Scoppia una risata generale; ndr). "Devi scrivere che le cose non sono andate proprio così. Noi eravamo in conferenza stampa e praticamente ci facevamo le domande da soli e ci rispondavamo perché i tuoi colleghi guardavano il concerto degli altri artisti al di là del vetro... Io dico solo che a qualcuno evidentemente dà molto fastidio il nostro successo. Mi raccomando devi dire che ci siamo montati la testa e che ti abbiamo picchiato a fine intervista!".

Andrea Conti