FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pasotti:sposo ogni giorno Nicoletta

Lʼattore in "Voce del verbo amore"

Romantico, equilibrato e "quasi sposato".

Così si descrive Giorgio Pasotti, interprete del film "Voce del verbo amore", nelle sale dal 27 aprile, in cui racconta con Stefania Rocca la storia di un marito e una moglie che si separano, ma non si dimenticano. "Le coppie si sfaldano spesso - dice a Tgcom. - Per questo io ripeto alla mia compagna, (Nicoletta Romanoff, ndr) che ogni giorno la rispetterò e la amerò più di chiunque altra".

Giorgio e Nicoletta, a differenza della coppia del film, vivono insieme ma non sono legati dal sacro vincolo. Si sono conosciuti e innamorati sul set del film tv "Un anno a primavera" e da allora non si sono più lasciati. Per lui, 31 anni, bergamasco e cinque lingue in tasca, l'attrice, già sposata e madre di due bambini, ha lasciato il consorte. Nonostante i gossip e qualche litigio, a casa Pasotti-Romanoff trionfa l'armonia e qualche goccia di melassa. Perché, "se l'amore fosse una scelta quotidiana per tutti", ripete Giorgio, "gli avvocati matrimonialisti guadagnerebbero meno".

Sulla homepage del suo sito c'è una poesia, "Il più bello dei mari" di Nazim Hikmet. Un inno al sentimentalismo...
Mi ritengo una persona molto romantica, anche se penso che il discorso della coppia sia complesso. Richiede una grande energia e spirito di sacrificio. Per tante cose meravigliose cher ti offre, l'amore della tua donna e una compagnia stabile, per contro è una cosa a cui devi sempre fare capo. E' come essere due treni che corrono su binari paralleli e ogni tanto arrivano ad un incrocio. In quel momento o ci si scontra o si sistema il cambio e si prosegue nella stessa direzione.

Crede al matrimonio, nonostante tutto?
A quella forma di matrimonio che è sposarsi ogni mattina, voltarsi e decidere di sposare ogni giorno la persona che hai accanto. Dirle: "Anche oggi ti sarò fedele, ti amerò e ti rispetterò più di ogni altra donna della mia vita". Però anche questo dura un tempo ragionevole. Penso che la promessa eterna difficilmente venga rispettata.

Dobbiamo avvisare Nicoletta che se domani si sveglia di umore storto qualcosa potrebbe cambiare?
Lei lo sa già e io so che la pensa allo stesso modo. Comunque questo è stato un anno molto fortunato, sul lavoro e anche in amore. Ormai sono quasi sposato...

Nell'ultimo anno ha girato "L'aria salata", "Le rose del deserto" e "Voce del verbo amore". Cosa le è mancato della vita normale?
Mi manca l'allenamento che non pratico più (Giorgio ha partecipato ai campionati del mondo di whusu, arte marziale che lo ha portato diversi anni a vivere e studiare in Cina, ndr). E poi mi piacerebbe inventare progetti oltre che interpretarli: produzione, creazione di soggetti o sceneggiatura. Vorrei ampliare il mio raggio d'azione, perché sento che mi potrà dare nuove energie e nuovi stimoli.

Cosa le hanno insegnato le arti marziali nella vita e nel lavoro di attore?
Lo spirito di sacrificio. Lo sport insegna una formula molto semplice: più ti alleni, più otterrai. Devi pensare che non sei mai arrivato, che devi sempre fare qualcosa di più per migliorarti, per sfidare l'altro in modo sano. Nel momento in cui vieni chiamato (se ti offrono la possibilità di fare un personaggio ad esempio) devi essere pronto.

In "Voce del verbo amore" ha accettato una parte ironica, dopo tanti ruoli drammatici. E' stato più facile o difficile?
Ho compreso che la commedia è il genere più difficile da interpretare. Però avevo bisogno di una boccata d'aria, dopo un anno solare fatto solo di film "pesanti". Volevo sperimentarmi in una commedia all'inglese, che sta nel mezzo tra i film giovanilisti e quelli natalizi che spopolano in Italia.

C'è un ruolo che vorrebbe inserire nel suo curriculum?
Tutti gli uomini vorrebbero interpretare almeno una volta nella vita il cattivo e il pugile. Il pugile perché è un insieme di spunti: amore, passione, fatica, umiltà... Mi piace l'idea di salire sul ring come se fosse lo specchio della vita, la paura, la prova con te stesso. Il cattivo invece è l'antieroe che a un "ragazzo della porta accanto" come me non proporranno mai!

Perché non chiede all'hollywoodiano Muccino, che la scelse per "L'ultimo bacio" di crearle una parte ad hoc?
Anche se siamo amici, Muccino adesso ha abbracciato il filone sentimentalistico che io preferisco accantonare per un po'.

Antonella Zugna