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Bublè torna: "Sono spaventato"

Esce il nuovo "Call me irresponsible"

Nonostante 11 milioni di copie e due nomination ai Grammy, Michael Bublè pubblica il terzo disco "Call me irresponsible" (in uscita il 27 aprile) e si dice: "Spaventato perché sapevo che doveva essere migliore rispetto ai primi due, che doveva dimostrare una crescita".

Nella tracklist canzoni di Leonard Cohen, Eric Clapton e due brani originali scritti da Bublè, tra cui il singolo d'esordio "Everything". Sei date live in Italia ad ottobre.

Il disco è stato definito da Michael “la mia osservazione sullo stato dell’amore. Per me, quello che c’è di diverso in questo album - continua - è che ha un’emozione molto naturale, visto che ho registrato molte delle canzoni dal vivo in studio”. Il primo brano dell’album è “The Best Is Yet To Come” (resa famosa da Sinistra, Ella Fitzgerald e altri). Poi c’è “It Had Better Be Tonight” dal ritmo salsa, scritta da Johnny Mercer e Henry Mancini, che Bublè definisce “un’ altra canzone davvero sexy… e tagliente”. Da qui, si passa a “Me and Mrs. Jones” il classico di Gamble & Huff del 1972, reso popolare dal cantante soul Billy Paul. “David (Foster) me l’ ha portata, veramente non l’ avevo mai sentita prima - racconta Bublè -. Volevamo che fosse autentica e raccontasse una storia”.

Si passa poi a “I’m Your Man” di Leonard Cohen, contenuta nell’album omonimo del 1988 del cantautore canadese. “Ho sempre pensato che fosse una canzone splendida – disperata, sexy e dark -dice Bublè -. Ho chiamato Leonard e gli ho spiegato che avevo paura ad eseguirla dal vivo. Quando mi ha chiesto perché, gli ho detto che aveva scritto una canzone troppo sexy, avevo paura che ai concerti gli uomini si sarebbero tolti le mutande per tirarmele sul palco. Si è messo a ridere e mi ha detto Non mi preoccuperei troppo fossi in te".

C’è poi la versione swing e moderna della hit pop del 1962 di Mel Tormè “Comin’ Home Baby”, dove sono presenti anche le voci dei Boys II Men; e una ballata sentimentale “Lost”, scritta da Bublè insieme a Chang e alla cantautrice canadese Jann Arden. “E’ un inno per gli amori nati sotto una cattiva stella - dice lui -. A volte le relazioni non funzionano perchè l’ amore da solo non è abbastanza, ma questo non significa che devi abbandonare una persona. C’è modo di chiudere una storia ed essere ancora lì quando l’ altro ha bisogno. Ed è questo di cui parla la canzone".

Segue la ballata di Eric Clapton “Wonderful Tonight”, dove Bublè duetta con il cantautore brasiliano Ivan Lins, i cui brani sono stati utilizzati da numerosi artisti, da Sarah Vaughn ad Ella Fitzgerald. “E’ una canzone che mi rende sempre molto sentimentale- dice Bublè -. Quello che è interessante notare di questo brano è che ci siamo io, un ragazzo canadese di 31 anni, che canta una canzone che per me significa moltissimo e un uomo brasiliano di 61 anni, che canta nella sua lingua natia, ma il significato del brano è esattamente lo stesso per tutti e due”.

Altro brano da segnalare è l’inedito “Everything”, scritto da Bublé con Amy Foster-Gillies e Alan Chang (già collaboratore nella ballata “Home”  dell’album precedente) e prodotto dal canadese Bob Rock (Bon Jovi, Metallica, Mötley Crüe, Bryan Adams). “Ho scritto questa canzone sulla grande gioia che genera il vero amore, ma allo stesso tempo si riferisce anche al mondo intero - dice Bublé -. Stiamo vivendo tempi difficili ma, qualunque cosa possa succedere intorno a noi, ciò che dà un senso a tutto è il vero amore”.

"Call me irresponsible" è inoltre arricchito da “That’s life” di Frank Sinatra che, nella versione di Bublé, si carica di energia grazie all’aggiunta di un intero coro. “Ho portato la canzone ad una persona speciale, Mervyn Warren, del gruppo corale dei TAKE 6 e gli ho detto – Vorrei farla come un brano gospel, come fosse fatta in chiesa – E lui ha invitato questo coro e mi è piaciuta subito. E’ uno dei miei brani preferiti dell’album”.

NUMERI DA RECORD
Il suo album di debutto, “Michael Bublé”, è stato un grande successo, piazzandosi nella Top Ten di Inghilterra e Canada mentre in Italia si è aggiudicato 4 dischi di platino e ha raggiunto la posizione numero 2 della chart. Con lo stesso album ha vinto il suo primo Juno Award come Best New Talent, nel 2004. Il successivo, “It’s time”, ha venduto oltre 5 milioni e mezzo di album e in Italia ha bissato il successo del precedente, superando le 400.000 copie e piazzandosi direttamente al numero 1. In America è rimasto al numero numero 1 della Billboard Traditional Jazz chart per più di 80 settimane e in classifica per 2 anni, battendo ogni record precedente.

CALL ME IRRESPONSIBLE TOUR 2007
20 ottobre PalaOnda – Bolzano
21 ottobre  Fiera - Padova
22 ottobre Palabam – Mantova
24 ottobre  PalaLottomatica Roma
26 ottobre  DatchForum – Assago Milano
27 ottobre MandelaForum – Firenze

Infoline  0584.46477