Investì Baroni,chiesta assoluzione

Non c'è prova della responsabilità dell'imputato con riferimento all'incidente stradale che nel marzo del 2002 portò alla morte il cantante Alex Baroni. Per questo motivo, come riporta l'agenzia Ansa, il pm Giuseppe Cascini a conclusione della sua requisitoria ha chiesto al giudice monocratico Ludovica Cirolli di assolvere  Zingaretti. Dunque le indagini, le perizie, le testimonianze e l'istruttoria dibattimentale non hanno consentito di sostenere che l'uomo facendo una conversione verso sinistra abbia violato le norme del Codice stradale. Tra i testimoni, anche un vigile urbano a sottolineare che nulla vietava all'automobilista di fare quella manovra.

Alex Baroni morì a causa delle ferite riportate nello scontro, dopo un periodo di coma. Un'agonia di quasi un mese, vissuta in diretta dai suoi fan, che da quel 19 marzo si raccolsero davanti all'ospedale romano Santo Spirito, dove Baroni fu portato e dove morì il 13 aprile. Già dopo cinque giorni di coma, però, si era sparsa la notizia della sua morte, rivelatasi poi falsa, filtrata attraverso ambienti vicini al cantante, rilanciata subito dai media e poi involontariamente confermata da un familiare, che disse: "Alex è volato in cielo sulla sua moto". Nei suoi giorni di agonia ci fu un andirivieni di amici e colleghi (da Giorgia, ex fidanzata del cantante, a Silvia Salemi, amica di sempre) per testimoniare l'affetto alla famiglia. Ma non solo: ci fu un 'diluvio' di e-mail sul sito ufficiale del cantante, in cui i fan espressero dolore e incoraggiamento: "Ce la farai", "Non mollare", "Torna a cantare per noi", scrissero.