Battiato e le idee intorno al Vuoto
Il cantautore al Tgcom sul nuovo cd
Si intitola Il vuoto il nuovo lavoro di Franco Battiato in cui hanno suonato la giovanissima punk band sarda MAB e gli Fsc (in gara a Sanremo).
Il Maestro ha detto la sua sugli scontri del dopopartita Catania-Palermo ("Hanno sbagliato le famiglie") e sull'ingerenza della Chiesa sui Pacs ("Basta ignorarla, non facciamoci coinvolgere dal Vaticano"). Annuncia il nuovo film Niente è come sembra e confessa: "La mia droga? Una nuvola nel cielo".
Lei ha detto "la Chiesa si occupi di messaggi spirituali e non sociali e ospedalieri"...
Confermo e dirò di più, è Papa Ratzinger che ha dato una svolta politica alle linee del Vaticano.
E Papa Wojtyla non lo faceva?
Lui mandava messaggi sempre diversi. Un'altra storia...
Come si può risolvere il problema dell'ingerenza della Chiesa sui Pacs?
Semplice. Ignorandola, proprio come faccio io. Anche se spesso siamo noi che ci facciamo coinvolgere dai vertici ecclesiastici, siamo servizievoli.
Perché il dopo la partita Catania-Palermo ha avuto conseguenze tragiche?
Semplice. Tutto è avvenuto perché le famiglie oggi non riescono ad impartire la giusta educazione e poi oramai c'è il concetto di democrazia totalmente sfalsato. Ognuno fa quello che vuole. Nei locali si vende cocaina a palate. Allora vogliono legalizzarla? Fatelo.
Ritiene che la festa di S. Agata, in seguito alla morte di Raciti, si sarebbe dovuta sospendere?
E' un rito profano ed è una specie di follia. Con la processione che prevede la salita e la discesa in corsa di migliaia di persone con le "candelore" (opere d'arte lignee di varie dimensioni ed altezza; ndr;) in spalla. Una sorta di suicidio come la corsa dei tori a Pamplona.
Nel disco collabora con le MAB e gli Fsc. Come mai li ha coninvolti nel progetto?
Gli Fsc lavorano con me da tempo. Mentre le MAB le ho conosciute durante un concerto agli Arcimboldi a Milano. Ho notato subito dei capelli di color rosso e giallo nelle prime file.
E poi cosa è successo?
La sera stessa ci siamo scambiati i numeri di telefono. Stavo preparando il film e avevo bisogno di alcune ragazze che facessero la parte di un band che suona in una casa in cui si svolgono molti fatti della pellicola. Ho contattato la chitarrista e le ho chiesto di cantare. Ma lei ha risposto che suonava e non cantava e ho insistito. E così le vedrete anche nel film.
In "Io chi sono?" canta "Qui non si impara niente sempre gli stessi errori/Inevitabilmente gli stessi orrori da sempre come sempre (...) La luce si unisce allo spazio in una cosa sola". A quale luce si riferisce?
Ognuno deve trovare la propria luce. Ma nello specifico la mia è come la droga. Quando vedo una nuvola nel cielo. E' come se mi facessi di eroina.
Può anticiparci qualcosa del suo prossimo film?
Si intitola Niente è come sembra. Lo sto montando e penso per il 15 marzo di averlo finito. Ha bisogno "di essere protetto" perché estraneo alle meccaniche del cinema. Voglio che lo spettatore faccia uno sforzo per capirlo.
Come gestisce oggi il successo?
In tutta la mia vita avrò fatto 20 sogni. Tutti sono contrassegnati dal fallimento più totale. Non ho mai sognato di avere o di godere del successo.
Andrea Conti