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Brass: "Non c'è solo il cinema gay"

Monamour al Controfestival della Lega

Tinto Brass parteciperà al Controfestival di Venezia, organizzato dalla Lega Nord in risposta all'istituzione di un premio, collaterale alla Mostra di Venezia, per il miglior film su tematiche gay.

"Il cinema hard eterosessuale viene discriminato. Ma mica esiste solo il cinema gay...", ha detto il regista che presenterà il suo film "Monamour", scelto e poi rifiutato dagli organizzatori della Mostra del cinema.

"Voglio solo che il mio film sia visto - ha affermato Brass, maestro del cinema erotico, a Eva Tremila -. L'anno scorso l'hanno scelto per la Mostra e poi rifiutato subito dopo. Forse perché i loro sponsor cultural-cattolico-finanziari altrimenti li avrebbero criticati. Ma così uccidono la Mostra. Marco Muller e Davide Croff, i curatori, si trincerano dietro un regolamento e intanto rischiano di mandare 'a puttane' la Mostra. Difendono il sentimento e condannano l'amore fisico, cercano di sublimarlo e nobilitarlo, quando invece è puro istinto".

"Monamour" (liberamente ispirato dal romanzo "Amare Leon" di Alina Rizzi) è la storia d'amore di una veneziana, Marta (interpretata dalla uzbeca Anna Jimskaya), e di un francese Leon, (Riccardo Marino), da cui la crasi franco veneta del titolo tra la parola 'mona' e 'amour'. La vicenda si svolge durante il "Festivaletteratura" che si tiene ogni anno, in agosto, a Mantova. Marta nella città lombarda per accompagnare al Festival il marito Dario (Max Parodi), un manager editoriale troppo preso dai suoi impegni, incontra Leon. Tra i due è subito passione.