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Zero: "Il mio omaggio a Wojtyla"

Dedica un brano al Papa scomparso

Torna con un nuovo album, 12 brani inediti e un'imminente tournèe italiana.

La realtà con tutte le sue contraddizioni sta al centro del lavoro di Renato Zero. Ma la curiosità è tutta per una canzone molto speciale, "La vita è un dono", dedicata da Zero a Papa Wojtyla. "E' un ringraziamento a Wojtyla - dice Renato - mi sarebbe piaciuto cantarla per lui, in sua presenza, ma non ho fatto in tempo". Nei negozi dal 18/11.

Una canzone che critica duramente l'America ("Stai bene li"'), una che se la prende con la radio ("Radio o non radio"), "che pretende di decidere al posto degli artisti persino la durata dei brani". E ancora un brano sulla masturbazione (dall'esplicito titolo "Fai da te"), uno dal titolo in ebraico ("Immi Ruah") che canta la fratellanza e una dedica allo scomparso Papa Wojtyla in "La vita è un dono". C'e' tutto questo nel nuovo album di Renato Zero, "Il Dono", che esce domani anticipato in radio dal singolo "Mentre aspetto che ritorni". Pubblicato da Tattica/Sony Bmg Music Entertainment su cd, cd 'limited edition' e DualDisc (dove oltre alla traccia audio 5.1, c'e' mezz'ora di intervista video a Renato e una photogallery), l'album contiene 12 brani inediti: oltre a "Mentre aspetto che ritorni", ci sono infatti "Immi ruah", "Mi chiamo aria", "Radio o non radio", "Una vita fa", "Stai bene li"', "Dal mare", "Ti stupirai", "L'esempio", "Fai da te", "D'aria e di musica" e "La vita e' un dono".

Un disco che Zero definisce "senza preservativo, perche' con il pubblico io voglio un rapporto pelle a pelle". Con la consueta schiettezza un Renato piu' 'pirotecnico' che mai spiega l'origine dei brani piu' significativi. Di "Radio non radio", dove l'artista dice "non ti amo e non ti odio" ma sottolinea anche di non averne piu' bisogno perche' riempie gli stadi, Zero dice: "Con certe emittenti cosiddette libere siano separati in casa. Pretendono di smembrare, accorciare, rifare i pezzi. E' assurdo. Ma non lo dico tanto per me, che ormai il successo ce l'ho, lo dico per i giovani stritolati dalle radio che impongono regole offensive".

A 55 anni Zero dice di non voler rinunciare a nulla di cio' che e' stato finora, al suo 'spirito libero' ma anche alla sua non volonta' di schierarsi politicamente, "rimanendo incasellato in un'etichetta rossa o nera": "Finora sono stato un'anarchico felice e voglio restarlo". Ma le sue posizioni politiche ne "Il Dono" le prende eccome, come quando spiega che "Stai bene li"', dedicata all'America (che non -canta Renato- avra' pure il petrolio e Tom Cruise ma si sogna Amalfi e la Reggia di Caserta) "non e' un brano antiamericano: io non ce l'ho con gli Usa ma non mi va che vengano a dettare legge qui da noi. Con le basi Nato disseminate dappertutto viviamo su una polveriera. Ecco io non voglio che vangano qui a trasfigurarci perche' io c'ho il naso di Dante, le orecchie di Pasolini e il cuore della Magnani e loro 'ste cose se le sognano. Fino a cent'anni fa c'avevano solo il deserto".

Il brano "La vita e' un dono" e' poi "un ringraziamento a Papa Wojtyla: mi sarebbe piaciuto -dice- cantarla per lui, in sua presenza, ma non ho fatto in tempo. Ho trovato grande il suo modo di testimoniare la sofferenza anche nella malattia. Mi ha toccato molto. Mi e' capitato di dirlo pubblicamente e credo che lui stesso lo abbia apprezzato perche' se ne e' occupato anche l'Osservatore Romano. E poi l'ho sempre trovato un 'padre' cosi' universale, ne' ciociaro, ne' cecoslovacco...". A chi gli chiede se abbia un significato politico anche il titolo in ebraico dato al brano "Immi Ruah" ("Spirito Divino"), Zero risponde che "ha un significato affettivo": "Sono sempre vissuto a Roma, ho tantissimi amici ebrei. E io, si sa, mi scrivo intorno. Non ho scelto certo questo titolo perche' voglio male ai musulmani, che sono nostri parenti molto, molto prossimi". Sulla possibilita' che il nuovo album diventi un tour, Zero dice: "se c'e' un album che non avrebbe bisogno di tour, perche' si spiega talmente bene da solo, e' questo. Ma il tour ci sara' tra un po'. Perche' quando mi rompo di stare a casa torno sul palco. Vorrei fare qualcosa di nuovo, magari un tour in cui Zero fosse ospite di Zero...", aggiunge ridendo.