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Cinema: ubriaconi da Oscar

Top ten dei film dove...si beve di più

22 Feb 2006 - 14:21

Will Ferrell, Dudley Moore, ma anche Jackie Chan, Humphrey Bogart, Sean Connery... Ecco a voi alcuni dei più grandi ubriaconi della storia del cinema. A pubblicare la bizzarra top ten dei personaggi cinematografici più celebri per le loro sbornie sul grande schermo è stato l'inglese The Sun nella versione online.

La palma d'oro di questa insolita classifica va a Will Ferrell nelle vesti di Frank "the tank" nel film "Old School" del 2003, divertente commedia che vede protagonisti tre giovani, Mitch, Frank e Beanie indecisi, alla soglia dei trent'anni, se diventare adulti oppure continuare a 'spassarsela' come ai tempi del College, tra sbornie e scappatelle.  

Argento meritatissimo per Dudley Moore, indimenticabile Arthur Bach nel film del 1981, con sequel nell'88, "Arturo" con Liza Minelli, nel quale i familiari di un miliardario, che non si risparmia con l'alcool e con le donne, decidono che è giunta l'ora per lui di mettere la testa a posto e di trovare una moglie.

Terzo posto per l'acrobatico e divertente Jackie Chan nella "Leggenda di Drunken Master" film principalmente incentrato sulle arti marziali e sull'azione. Storia di un indisciplinato giovane studente di kung fu ne combina di tutti i colori finchè il padre esasperato lo manda dal terribile maestro Suashy, un allegro ubriacone, che, dopo un durissimo allenamento insegna al ragazzo il suo stile segreto di combattimento, mix di arti marziali e alcolismo.

Al quarto posto compare la prima "ubriacona" del grande schermo, Karen Allen, un'esilarante Marion Ravenwood,  col vizietto di alzare un po' troppo il gomito e in possesso di un antico medaglione contenente i riferimenti per scoprire l'esatta ubicazione dell'arca. Il film è il celebre "I predatori dell'arca perduta" del 1981.

Seguono Vince Vaughn in "Swingers", bizzarra commedia USA del '96 e al sesto posto nientemeno che Humphrey Bogart, Rick Blane, maestro di sbornie, nel film cult "Casablanca".

Settimo e ottavo posto rispettivamente per Sean Connery, in uno dei primissimi Agente 007, "Missione Goldfinger" del 1965 e un irresistibile John Belushi nei panni di John 'Bluto' Blutarsky in "Animal House".

Le ultime due posizioni sono occupate dignitosamente da un extraterrestre, ET, nell'omonimo film, di cui nessun può dimenticare la scena dell'involontaria sbornia del piccolo alieno e da un bellissimo del cinema, Micky Rourke, Henry Chinaski in "Barfly" (Moscone da bar), racconto autobiografico delle notti alcoliche dello scrittore Bukowski.

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