spettacolo

Tormento tira fuori l'anima soul

Arriva lo show per l'ex dei Sottotono

08 Feb 2006 - 18:38

Parte il tour di Tormento, che presenta il suo album da solista “Il mio diario” dopo la separazione dai Sottotono. Si inizia con lo show case del 17 febbraio al “Rolling Stone” di Milano, poi a Roma, il 22 al “Goa”, e quindi via via in tutta Italia. Oltre ai brani tratti dal nuovo album, incluso il singolo “Solo tu” che lo ha anticipato, lo show prevede anche canzoni dei Sottotono, riviste e riarrangiate, e cover da Prince a Jimi Hendrix.

”Il mio diario racconta di un pellegrinaggio nella musica – spiega Tormento al Tgcom –. Ho girato per l’Italia raggiungendo fisicamente altri musicisti, che poi hanno partecipato all’album. A Torino gli Africa Unite, a Trieste Al Castellana. Insieme a questi pazzi, è nata la musica…ed è sempre una magia quando accade”.
Chi può raccontare con parole la musica, meglio di un artista hip hop? “Quanto ai testi …diciamo che li ho cercati nelle persone che mi circondano – dice ancora Tormento -. Le emozioni come colpi che ricevi e poi devi buttare fuori. Il freestyle l’ho sempre esercitato, fin dai tempi della scuola”. In una canzone dei Sottotono recitava parlando di sé: “Tormento per lo stile fuori esce dalla mischia, dritto fuori da Varese…”. E Tormento conferma. “Il rap è una fotografia del tuo quartiere - spiega - . L’hip hop non è solo uno stile musicale, ma di vita, è una filosofia, è una cultura. Purtroppo in Italia non si afferma così come in America, dove i dischi li ritrovi al primo posto. E spesso siamo i primi a non credere, a non puntare sulle produzioni di Casa Nostra”. Ma ci crede fino in fondo, tanto da sfornare un doppio album hip hop e tutto di inediti, cosa forse unica in Italia.

“Il mio diario” rivolge anche uno sguardo elegante alle sonorità del passato. E’ un hip hop che si nutre del vecchio soul anni ’60, o utilizza vecchi strumenti come il Rhodes o l’hammond, riecheggia di blues e di un certo tipo di gospel. Il tutto poi si semplifica, trova coerenza ed immediatezza nel rap. “E’ quello che ho sempra amato - continua Tormento - . A 19 anni giravo con il walkman e ascoltavo Marvin Gaye, Lionel Richie. E la musica nera io l’ho scoperta attraverso l’hip hop, che è il linguaggio moderno della black music. Le radici sono importanti. Le ho cercate andando Oltreoceano per non viverle di riflesso. E sono andato oltre la superficie, ritrovando la memoria della Giamaica, della Repubblica Dominicana. Si aggiunge la tradizione della West Coast rap, partendo da Gorge Clinton & Parliament e arrivando a Snoop Dog”.

Tormento ha deciso di prendere la sua strada, quella “svolta street del sound” che lo ha momentaneamente separato da Fish. Il disco, da lui prodotto artisticamente per la Subside Records, lo impegnerà nei prossimi giorni nel tour di presentazione in tutta Italia. Quanto al divorzio con i Sottotono, nulla di traumatico, nessun rancore. Anzi. “Pensa che ci siamo proposti per il prossimo Sanremo, insieme, come Sottotono - racconta ancora Tormento – ma non ci hanno voluto. Volevamo fare a tutti una sorpresa. Quindi nessun rancore, davvero. E' usuale, capita molto spesso nel mondo del rap che due artisti si separino. E dopo 4 anni ognuno di noi voleva strade diverse. Così diverse che i nostri album da solisti sono completamente diversi. Poi ci si era messa anche la pirateria, che ha fatto crollare le vendite…anche questo ha inciso”.

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