spettacolo

I Red Hot conquistano San Siro

Oltre 2 ore di rock: fans in delirio

09 Giu 2004 - 09:09

L'unica data italiana dei Red Hot Chili Peppers si è risolta in un trionfo. Ad attenderli sotto il cielo di San Siro erano in 50mila. Gli stessi che hanno accolto l'entrata di Anthony Kiedis sul palco con un fragoroso boato. Con uno show tirato ed energico, i Red Hot hanno ripercorso 20 anni di carriera, proponendo brani dall'album "Blood Sugar Sex Magic", datato 1991, fino al più recente "Californication". San Siro in delirio... e sabato tocca a Vasco.

Nell'unica data italiana del loro tour mondiale, che li portera' anche in Giappone, i 'peperoncini rossi' hanno proposto il meglio della loro piu' recente produzione, piu' o meno la stessa del recente 'Greatest hits', privilegiando i brani del fortunatissimo 'Californication', l'album del'99 con cui vendettero 15 milioni di copie. Tante anche le canzoni dal piu' recente 'By the way', uscito due anni fa, che non piacque a tutti i fans per certi toni piu' morbidi e melodici con riferimenti a Beatles e Beach Boys. In concerto, questa sera a Milano, anche quelle canzoni meno tirate hanno subito un trattamento energico, coinvolgendo il pubblico del Meazza, dove il gruppo californiano si e' esibito per la prima volta.

Partenza al fulmicotone, con assolo del chitarrista John Frusciante, prima dell'entrata in scena, su un palco contornato da 4 maxischermi, del cantante Anthony Kiedis, in camicia bianca e cravattino per 10 minuti, prima di rimanere a petto nudo, come d'abitudine. Si inizia con 'Can't stop', da 'By the way', per passare subito a una hit di 'Californication', 'Around the world'. Tra un brano e l'altro, assoli di chitarra e voce di John Frusciante, che da qualche tempo coltiva una carriera solista orientata alla sperimentazione e sembra sempre di piu' la vera anima del gruppo. Il concerto prosegue con una hit dopo l'altra, senza cali di tensione, da 'Scar tissue', praticamente come una carta d'identita' per il gruppo, alla ballad 'By the way', e il bassista Flea trova anche il tempo di cimentarsi alla tromba, con qualche stonatura, che comunque non si nota troppo.

Dall'epico 'Blood sugar sex magik', il quartetto californiano propone 'My lovely', accompagnata da un video psichedelico, che lascia poi posto a una volta stellata, cornice ideale di 'The zephyr song', da 'By the way'. Caricatissima la versione live di 'Get on top', tanto da rendere impossibile restare fermi, a meno di non essere ipnotizzati dalle esplosioni di fuoco che si susseguono sui video alle spalle della band. Tra tanti successi, spuntano anche una cover, 'Brandy, you are a fine girl' dei Looking glass, un gruppo degli anni 70, e un inedito, che si dovrebbe chiamare 'Mini epic': avvio melodico, riff di chitarra pesante, accenni punk, in puro stile crossover.

Sul finire l'atmosfera si scalda sempre di più e non c'è canzone che non sia un grande successo, da 'Californication' a 'Right on time' a 'Parallel universe', tutte dall'acclamatissimo Californication, datato '99. L'arpeggio di chitarra di Frusciante apre la famosissima 'Under the bridge', che ha lanciato i Red Hot al vertice del rock mondiale, e inaugura i bis, chiusi tra laser colorati con il rock-funk di 'Give it away' e un'ipnotica jam session di oltre cinque minuti tra Frusciante e Flea.

Da questo tour i Red Hot ricaveranno anche un disco live, che sarà registrato ad Hyde Park in tre giorni, (18, 19 e 25 giugno, con supporter come James Brown e Chicks on speed). L'album uscirà solo in Europa, Giappone, Australia e Nuova Zelanda a fine agosto.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri