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Johansson, bellezza aliena a Venezia 70

In concorso con "Under the Skin" che è stato accolto dalla stampa tra fischi e applausi

Ap/Lapresse

In concorso alla Mostra del cinema di Venezia, Scarlett Johansson diventa un'aliena misteriosa e sensuale per "Under the Skin" di Jonathan Glazer, accolto dalla stampa con qualche buuu e applausi. Kim Ki-duk, vincitore l'anno scorso del Leone d'oro con "Pietà", torna con lo scandaloso "Moebius". Al Lido sbarca anche l'eclettico regista Gilliam con "The Zero Theorem", mentre tra gli italiani Gaglianone presenta "La mia classe" con Mastandrea.

In "Under The Skin" la diva di Hollywood è un' extra-terrestre dalle fattezze umane, che viaggia tra gli scenari desolati della Scozia per catturare le prede umane con l'arma più potente: la sua vorace sensualità. Un po' road movie, un po' fantascienza, il film è incentrato sull'idea di vedere il nostro mondo con occhi alieni.

SCARLETT: "LA STRADA DI FELLINI MI SPACCA IL CUORE" - Scarlett Johansson, pantaloni neri e maglietta alla marinara, si è presentata alla stampa internazionale per parlare del suo personaggio di aliena in "Under The Skin": "Il mio è un viaggio femminile che si sdoppia tra nuova nascita e autocoscienza, in questo film sono come una bambina che vive ogni esperienza per la prima volta". Poi svela il suo amore per il cinema italiano e in particolare per Fellini: "E' sicuramente il mio regista italiano preferito. E il suo film 'La strada' il mio film preferito in assoluto. Tutte le volte che lo vedo mi si spacca il cuore e mi metto a piangere".

GILLIAM: "IL FUTURO CI HA SORPASSATO" - Parola di Terry Gilliam che - trent'anni dopo "Brazil" - torna sul mondo a venire con "The Zero Theorem", in corsa per il Leone d'oro alla 70a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Per la première l'eccentrico regista ha rinunciato alle variopinte camice hawaiane, optando per un classico blazer scuro. Il film racconta un futuro, non troppo lontano dal nostro, dove il misterioso genio informatico Qohen Leth (il due volte premio Oscar Waltz) si ritrova incaricato di scoprire il segreto stesso dell'esistenza.

"LOCKE" SORPRENDE VENEZIA
- Il regista Steven Knight fa centro con lo sperimentale "Locke", che convince la critica e va di diritto tra le sorprese insperate del festival. Per 84 minuti vediamo solo il protagonista - l'attore emergente inglese Tom Hardy - che guida e parla al telefono. Le telefonate si susseguono, in un thriller di emozioni che lo costringerà a fare scelte importanti.

MASTANDREA PROF AL LIDO - Valerio Mastandrea con Mamon, Bassirou e gli altri stranieri che hanno affollato l'aula del film di Daniele Gaglianone "La mia classe", oggi alle Giornate Autori. L'attore è un maestro che prepara una classe di veri extracomunitari, che devono imparare l'italiano per integrarsi e avere il permesso di soggiorno. Sull'impianto originario ha però preso il sopravvento l'improvvisazione: "Tutti parlavano liberamente".