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Sylos Labini: "D'Annunzio? Avanti anche oggi"

Lʼattore al Manzoni di Milano con "Gabriele DʼAnnunzio, tra amori e battaglie"

Ufficio stampa

E' in scena dal 20 al 24 marzo, al teatro Manzoni di Milano, "Gabriele D'Annunzio, tra amori e battaglie". Autore e protagonista dello spettacolo è Edoardo Sylos Labini. "E' stato un personaggio straordinario - dice Sylos Labini a Tgcom24 -. Un grande innovatore che ha inventato l'industria culturale in Italia. Se vivesse oggi, non so in che modo ma sarebbe avanti rispetto ai nostri tempi".

Un progetto ad ampio raggio quello che riguarda il Vate, in occasione del 150° anniversario della sua nascita. Un libro ("La mia vita carnale") recentemente uscito e scritto da Giordano Bruno Guerri; una mostra curata dallo stesso Guerri, che sarà aperta al Manzoni nei giorni dello spettacolo, e che aprirà gli armadi della casa del poeta per mostrare gli aspetti più intimi e glamour di D'Annunzio. E poi un ebook di ultima generazione che ripercorrerà lo spettacolo, offrendo ai lettori anche preziosi materiali dal dietro le quinte e sulla sua genesi.

La pièce, che ripercorre la vita di D'Annunzio in un susseguirsi di amori, passioni, infedeltà, avventure mondane e politiche, oltre che autentiche provocazioni poetiche, ha debuttato a Chieti, per poi fare tappa a Roma e ora a Milano. La tournée poi riprenderà a ottobre toccando molte città in tutta Italia.

Lo spettacolo è nato dopo la pubblicazione della biografia scritta da Guerri o l'idea era antecedente?
L'idea di realizzare qualcosa è venuta prima di quest'ultimo libro. Da tempo ho iniziato questo filone del disco teatro, dove tratteggio le biografie dei grandi personaggi della storia e della letteratura italiana. Tra questi mi è capitato di fare Marinetti e Italo Balbo, due personaggi che Guerri aveva affrontato nelle sue biografie. Così, circa un anno e mezzo fa, una sera a cena, mi ha fatto notare che ci sarebbe stato il 150° anniversario di D'Annunzio e mi ha chiesto perché non pensavo a fare uno spettacolo su di lui. Così è nata l'idea.

Che rapporto c'è con il libro?
La scrittura di Guerri è spesso messa in prosa, per la quale è perfetta. Quindi la sua prima biografia è uno spunto per l'amante guerriero e poi ci sono alcuni stralci da "La vita carnale", che è questo nuovo libro uscito in questi giorni.

D'Annunzio è un personaggio fuori dal comune...
Straordinario direi. Molto teatrale: un poeta, un drammaturgo, uno scrittore, un uomo politico ma soprattutto è stato un grande attore di se stesso. Ha saputo imporre i propri sogni. D'Annunzio è l'inventore dell'industria culturale in Italia, ha forgiato il concetto di marketing di se stesso vendendo le opere d'arte. Lui ha inventato marchi e definizioni che usiamo ancora oggi, da La Rinascente a l'automobile declinata al femminile... è stato un grande innovatore, come ce ne sarebbe bisogno anche oggi, che con grande ardore è riuscito a imporre la cultura in Italia.

Lo spettacolo avrà poi una sorta di appendice nella pubblicazione di un ebook. Come sarà?
E' la prima volta che uno spettacolo teatrale viene trasformato in ebook. Ci sarà il dietro le quinte, il pubblico vedrà come nascono i miei spettacoli, le prove, potrà leggere il testo. E' un modo per fare uno special su uno spettacolo, come a volte succede con i dvd. Solo che questo è un approccio nuovo e diverso per riscoprire i grandi classici della letteratura italiana.

A proposito di novità, un elemento di rottura nella sua formula del disco teatro è quello di associare a personaggi classici musiche con forme contemporanee. Come vengono scelte?
E' una formula che ho inventato io, dove un personaggio storico interepretato da me, interagisce con un deejay che mixa le musiche che il personaggio ascoltava con le sonorità elettroniche di oggi. Per scegliere le musiche si fa uno studio filologico: per esempio cosa ascoltava D'Annunzio? Wagner, Beethoven, Josephine Baker.

Il deejay quindi è un vero e proprio personaggio in scena?
Antonello Aprea, il mio deejay, ha un primo compito insieme a me, in fase di scrittura, di prendere dei suoni e trasformarli in drammaturgia. Poi in scena è l'altro D'Annunzio. Un quadro barocco, un deus ex machina dentro una grande cornice dorata. E' come se fosse la proiezione di come sarebbe D'Annunzio oggi, di come sceglierebbe e metterebbe la musica.

Come si troverebbe D'Annunzio nel panorama culturale di oggi?
Sicuramente cercherebbe di essere un innovatore. Userebbe le tecnologie attuali ma allo stesso tempo cercherebbe di superarle. Se lo penso alle prese con i social lo vedo impegnato a usarli in modo diverso. Siamo in una società di massificazione culturale, dove il qualunquismo impera. Questo lui non potrebbe accettarlo. Già 150 anni fa, in una situazione pur diversa da quella odierna, lui scardinò il politicamente corretto, il viver bene. Oggi farebbe lo stesso. Non so in che modo ma sarebbe avanti rispetto ai nostri tempi.

PER INFORMAZIONI
Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02 - 7636901 - Fax 02 76005471
Internet www.teatromanzoni.it
E-mail info@teatromanzoni.it