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Ferro: "Zero capogita di Italia Loves Emilia"

Gli artisti si sono confessati tra emozioni e sorprese nel backstage del concerto

Ansa

Se Elisa ha portato sul palco cori di ragazzi per omaggiare gli studenti emiliani, Lorenzo Jovanotti scatenato si è precipitato dall'America per esserci: “Sarei venuto anche da Marte”. Tiziano Ferro entusiasta: “E' come stare in gita e Zero in pulmino cantava le canzoni”. Gli organizzatori, durante la conferenza stampa, hanno ringraziato la Pausini assente per maternità. I proventi (quasi 4 milioni di euro) alle scuole distrutte dal terremoti.

“Per me sono 14 gli artisti dell'evento e non 13, - spiega l'organizzatore e amministratore dell'agenzia dell'agenzia live 'Friends& Partner' Ferdinando Salzano – perché anche se Laura Pausini non è potuta essere presente perché aspetta un bebè ha contribuito fino all'ultimo per la realizzazione dell'evento. Un record di presenze con 150mila spettatori, mai visto un numero così in Italia. A 1680 famiglie terremotate abbiamo dato biglietti omaggio, gli unici perché poi tutti hanno pagato”.

Il governatore della Regione Emilia Vasco Errani sottolinea il “bisogno di comunità che deve esserci in questo Paese con l'impegno trasparente dei soldi destinati alle scuole. Entro il 15 ottobre ci saranno nuove scuole prefabbricate per 18mila studenti mentre altri 70 mila torneranno negli edifici ristrutturati”.

I tredici artisti poche ore prima del grande show si sono confessati tra emozioni e voglia di offrire qualcosa di inedito ai 150mila fan per una giusta causa. Ligabue è vicino ai terremotati e ha anche ricordato Vasco Rossi che gli aveva detto di preparare una chitarra: “Ha cose più importanti di questo show a cui pensare. Auguri di cuore per una più totale guarigione e di buona vita”.

Jovanotti si è precipitato dall'America per esserci “Sarei venuto anche da Marte”. Elisa spiega di aver voluto fortemente sul palco il coro di voci bianche e quello gospel perché “i giovani sul palco rappresentano anche un po' il pensiero di quello che abbiamo fatto per gli studenti emiliani”.

Antonacci spiega il suo intervento con la giovane Elisa Debbi sul palco: “Poco dopo il terremoto a Mirandola ero da amici e un ragazzina che mi ha confessato di aver scritto una poesia. L'ho trovata un canto liberatorio dallo shock che aveva subito, così la leggerà mentre io eseguo Liberatemi”.

Tiziano Ferro a ruota libera si racconta: “Contavo molto sulla presenza di Laura per fare un pezzo insieme ma la sua maternità è stata una gioia per tutti. Io ho tutti i dischi a casa degli artisti presenti ed è incredibile. Una delle cose che sognavo da ragazzino era quello di vivere in un condominio con tutti i miei cantanti preferiti. Qui siamo come in gita scolastica tanto che Renato quando eravamo nel pulmino cantava le canzoni per incitarci. Sono orgoglioso perché alle prove c'era un'atmosfera bellissima di coesione senza alcun egocentrismo”.

Claudio Baglioni omaggio la memoria di un cantautore emiliano Pierangelo Bertoli con “A muso duro” e spiega il perché: “Una canzone adatta in un Paese in cui si urla e non si sta insieme”.

Infine uno scatenato Renato Zero con solito look nero e occhialini eccentrici: “Volevo fare la Turandot – esordisce -ma non ho trovato il costume! Quando mi presentai all'Hotel Europa di Modena da ragazzino ero un alieno ma questa terra mi ha adottato. Siete buongustai! Io volevo far cantare Tenco a Piero Pelù, che avevo apprezzato in uno straordinario duetto con Mina, ma nun ne voleva sapè è rock dai piedi fino alla punta dei capelli. Ma te pare che alla mia età me posso mette' a fa rock (ride; ndr)”.