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Dalla, non si esclude un testamento olografo
Bagnasco: "Basta polemiche, si preghi"

Gli eredi creeranno una fondazione, nominato il curatore patrimoniale dellʼeredità

LaPresse

tgcom24. mediaset. it/spettacolo/articoli/1039000/in-30mila-a-bologna-salutano-lucio-dalla-le-lacrime-del-compagno-marco-sullaltare. shtml">Dopo l'ultimo addio a Lucio Dalla, il Tribunale ha nominato un curatore dell'eredità che provvederà a stilare i beni. E' il commercialista Massimo Gambini che ha escluso la presenza di un testamento depositato da un notaio, annunciando però che potrebbe emergerne uno olografo, scritto dall'artista di suo pugno. In caso contrario il patrimonio (tra opere d'arte, case e diritti d'autore) dovrebbe essere ripartito tra cinque cugine del cantautore.

"Se un notaio avesse un testamento di Lucio Dalla, credo che a quest'ora quasi certamente mi avrebbe contattato per dirmelo", ha detto Gambini. Per quanto riguarda l'eredità vera e propria, solo di diritti d'autore gli introiti annui variano dai 500 agli 800mila euro. Gambini prenderà in mano lo stato patrimoniale del cantautore, verificando quello che c'è a tutela degli eredi. Poi i notai designati faranno una ricognizione dei beni visitando tutti i luoghi di proprietà.

L'istanza per la nomina di un curatore dell'eredità giacente di Dalla è stata firmata da un volto noto dello spettacolo, il cantante degli Stadio, Gaetano Curreri. "L'ho firmata per spirito di amicizia nei confronti di Lucio, che è stato il mio maestro - ha spiegato in una nota -, e per rispettare le sue volontà e tutelare il suo patrimonio sulla base di quello che mi ha sempre detto, a cominciare dall'idea di costituire una Fondazione che portasse il suo nome". 

Tra i parenti e gli amici e collaboratori che sono sempre stati al fianco del cantautore non c'è nessun attrito. Tutti, anzi, sono uniti in un progetto: "Faremo la Fondazione a suo nome". A confermarlo è il secondo cugino Simone Baroncini, orchestrale del teatro San Carlo di Napoli, che specifica a La Repubblica che non è uno degli eredi: "Ma lo è mia madre. Lei e altre quattro prime cugine di Lucio".

Dunque anche gli altri collaboratori del cantautore erano d'accordo per creare una fondazione che si trasformerà molto probabilmente in un centro per concerti, teatro e altre attività per promuovere l'approccio alla musica di giovani talenti.

Cardinale Bagnasco: "No alle polemiche, solo preghiere"
"Di fronte ai morti preghiamo gli uni per gli altri, sempre". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, ha risposto si giornalisti che, prima del convegno Pasqua della scuola, in corso a Genova, gli chiedevano un commento sulle polemiche seguite alla presenza del compagno di Lucio Dalla ai funerali del cantante.