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Cuccarini: "Beyoncé chiamò il mio coreografo"

La conduttrice svela il mistero del balletto simile a quello della cantante

LaPresse

A svelare il mistero sulle performance simili tra tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/1010440/beyonce-balla-come-lorella-cuccarini.shtml">Beyoncé ai Billboard Music Awards e Lorella Cuccarini al Festival di Sanremo 2010 per il musical "Il pianeta proibito", ci pensa la conduttrice. "Sono divertita dalla similitudine - dice Lorella -. Tommassini (regista e coreografo del balletto, ndr) mi aveva raccontato di aver ricevuto una telefonata da Beyoncé che aveva visto l'esibizione di Sanremo e voleva che lui curasse il suo tour".

"Luca era stato molto contento - continua la presentatrice in una intervista all'AdnKronos - ma aveva dovuto dire di no perché stavamo cominciando a lavorare su 'Domenica In' ed aveva anche altre cose da fare. Ma evidentemente a lei era piaciuto talmente tanto che ha deciso di riproporla comunque...".
 
"Poi - aggiunge - parlare di copia è un parolone perché gli americani hanno dei mezzi imparagonabili a quelli nostri. Per noi realizzare quei giochi di grafica e luce ha comportato un investimento economico ed umano che raramente si vede in Italia, soprattutto su un palco teatrale. Per non parlare di come è stato difficile coordinare i miei movimenti, sia nei tempi che negli spazi delle proiezioni sul fondale...".
 
"Comunque - prosegue la Cuccarini - devo ringraziare ancora una volta Sanremo. E Antonella Clerici e il suo staff che hanno creduto in quella performance: fare sei minuti sul palco dell'Ariston, con la sala tutta al buio e le nostre luci, e' stata una scommessa, poi vinta con un picco d'ascolto altissimo. Se non avessi fatto Sanremo non sarebbe potuto accadere perché Beyoncé non avrebbe visto la coreografia. Non è la prima volta che Sanremo mi porta fortuna: nel 1993 indossai all'Ariston un abito bellissimo di Valentino. E 5-6 anni dopo, quando Julia Roberts indossò lo stesso abito alla Notte degli Oscar, se ne parlò per giorni. Insomma il Festival si conferma vetrina internazionale fondamentale. Ma meglio essere copiati per numero di spettacolo che per un vestito...".
 
"Mi ha fatto piacere: - conclude tornando su Beyoncé - che il mercato dello showbiz più importante del mondo si ispiri ad un'idea italiana, dà una certa soddisfazione. Ma non e' la prima volta e non sarà l'ultima". 

(Nella pagina seguente le due coreografie a confronto)