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Dolcenera: maschi, sentimenti e femminilità

La cantautrice presenta a Tgcom il nuovo album "Evoluzione della specie"

Ufficio stampa

Anticipato dal singolo "Il sole di domenica", esce "Evoluzione della specie" il nuovo album di Dolcenera che cambia casa discografica (dalla Sony alla Emi), look (capelli corti) e sfodera la grinta rock accantonando (ma solo per poco) il pianoforte a favore della batteria.

"Ho tirato fuori il mio istinto primordiale - spiega la cantautrice a Tgcom -. Oggi ci vogliono più maschi innamorati e non chiamatemi femminista, sono solo femminile".

Svolta rock per Dolcenera, cos'è successo?
In cinque album ho cercato di giocare con la musica e non sono quel tipo di cantante o cantautrice che appena "indovina" il filone giusto ne fa un marchio per la sua carriera. Mi piace studiare e anche tanto. Percò ho approfondito la mia passione per la ritmica e ho ripreso lo studio per la batteria. Poi ho anche cambiato casa discografica dalla Sony alla Emi.

Come mai?
In Emi ci sono un sacco di ragazzi giovani con tanta voglia di investire in cose nuove. Siamo come una grande famiglia...

In Sony non facevi parte di una grande famiglia?
(Ride, ndr) mah...

Per le canzoni di questo disco hai tradito il pianoforte?
No, no assolutamente (ride, ndr), il piano l'ho utilizzato ma come synth. A differenza del piano, la batteria tira fuori il lato primordiale di ognuno di noi. Si parla di istinto, quello che ci vuole per raccontare la propria verità, quella più intima.

Nel brano "Evoluzione della specie Uomo" canti "cerco un maschio innamorato 'me la dà me la dà'". Così difficile trovare la persona giusta?
Io sono fidanzata da 15 anni tra alti e bassi con lo stesso ragazzo, ma questa canzone è solo una presa in giro dell'approccio maschile al sesso rispetto a quello femminile. Sono proprio due mondi differenti. La donna cerca sempre di salvaguardare la relazione ed un potere speciale di salvezza. Ci vuole un maschio innamorato per porre il rapporto allo stesso livello, che sia soprattutto complice.

In "Viva" fai un augurio: "Dimmi che si può guardare tutto come la prima volta". Ci riesci?
E' un vero desiderio, cioè tirare fuori la personalità rispetto all'indifferenza ed essere critici sulle cose non farsi scivolare tutto di dosso. Dobbiamo recuperare ciò che una volta guardavamo con occhi disincantati. Come i bambini.

"Quanti stronzi avrai incontrato mai" è l'inciso di "A un passo dalla felicità". Dolcenera diventa femminista?
Dolcenera non è femminista ma femminile. A un passo dalla felicità me l'ha ispirato una ragazza che ho conosciuto a Livigno, durante una vacanza. Mi ha raccontato la sua storia d'amore con un ragazzo che poi aveva perso di vista. Era tornato in America, nel Maine. Lei non si è persa d'animo e dopo un anno è tornato in Italia, il loro amore sulla carta era impossibile anche perché lui era impegnato eppure...

Hai trovato la felicità?
Sempre, quando scrivo le canzoni.

Dopo la promozione nelle Fnac di Milano (17 maggio), Roma (18 maggio), Firenze (20 maggio) e Torino (21 maggio), Dolcenera proporrà dal vivo in alcune date estive e poi da ottobre con un tour tutto teatrale. "Suonerò il pianoforte state tranquilli", dice la cantautrice.