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Mina, un "Selfie" tutto da ascoltare

A tre anni di distanza da "Piccolino", la cantante arriva con un nuovo album di inediti: tredici brani che spaziano dal jazz al pop al servizio della voce più bella

Era dal 2011 con "Piccolino" che Mina non incideva un cd di inediti. Nel frattempo ha lasciato la storica major con cui collaborava da anni per autoprodursi con la sua etichetta GSU e distribuzione indipendente Artist First. Così sono nati il prezioso cofanetto "InDVDbile", "Christmas Song Book" e "I miei preferiti - Mina Gli anni Rai". Ora è la volta di "Selfie" con 13 inediti dal jazz al pop al servizio di una delle voci più belle d'Italia.

Mina, un "Selfie" tutto da ascoltare

"Selfie" è tutto un programma sin dalla copertina in cui è raffigurato un macaco giapponese, già nel 1971 la cantante aveva scelto una scimmia per la copertina di "Mina". Il titolo non è stato scelto a caso. Al di là che "selfie" è il termine più (ab)usato del momento ma poi i brani inediti in qualche modo sono dei ritratti di donna in prima persona. Gli autori sono riusciti a pennellare, come fosse un dipinto, una sorta di autoritratto dei sentimenti di una delle cantanti più amate d'Italia.

"Questa donna insopportabile" - che segna il debutto dell'autore Federico Spagnoli - inizia piano piano per esplodere in un crescendo di pianoforte e un tocco jazz. Un inizio intenso che lascia presagire la direzione della prima parte del disco. Poi la voce di Mina si fa bassa e graffia dolcemente su inizio di chitarra elettrica e un po' funky per "Io non sono lei". Ariosa e orchestrale con gran dispiegamento di archi "La sola ballerina che tu avrai". Ritmo allego con percussioni e batteria con sound anni 70 per "Il pelo nell'uovo" mentre "Alla fermata", firmato dall'altro debuttante Gianni Leuci, è il brano musicalmente più complesso, strutturato come un melodramma. Notevole la ballad "Perdimi", dopo inizia il crescendo della seconda parte del disco con "Il giocattolo" in salsa jazz e latinoamericana e la malinconia di "Mai visti due", un brano di forte impatto "miniano". Il nipotino di Mina, Edoardo di dieci anni, canta con la nonna all'inizio di "Troppa Luce". Poi "Qui c'est la vie" è una delle canzoni più riuscite e vede alla firma l'altro nipote Alex Pani con Maurizio Morante. Questa coppia musicale aveva già sfornato "Il frutto che vuoi" in "Facile" del 2009. Crescendo di chitarre con "Aspettando l'alba" e infine la potentissima "Fine", firmata dal collega Don Backy.

"Selfie" è un album che va ascoltato più volte per apprezzarne le molteplici sfumature musicali e dei testi. Un "selfie" di com'è Mina oggi, sempre attenta alle nuove generazioni e ai nuovi autori. Un "selfie" che molte giovani interpreti dovrebbero osservare per carpirne il segreto, una traccia di un grande talento rimasto immutato nel tempo.