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Con la Merlin 50 anni fa
l'addio alle case chiuse:
fu la fine di un'epoca

Alla mezzanotte del 20 settembre 1958 le "case chiuse", chiamate così perché dovevano, per legge, tenere serrate le imposte delle finestre, diventarono chiuse anche di fatto: a imporlo la legge Merlin che, approvata dopo un decennio di battaglia da parte della senatrice socialista Lina Merlin, decretava l'abolizione dei bordelli. Si chiuse così l'epoca, iniziata 98 anni prima con il decreto Cavour, delle "case di tolleranza", indirettamente controllate dallo Stato. E si aprì quella delle "lucciole", le prostitute al lavoro lungo le strade nella notte delle città Dopo cinquant'anni è tempo di riaprire le case chiuse? Di' la tua

Tra i "flanellisti" e il timore del "tubista":
ecco come si viveva nei postriboli d'Italia

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Nelle case di tolleranza c'erano tutti i tipi di umanità: dai "flanellisti", che andavano solo a perder tempo e a rifarsi gli occhi, ai "sottomarini", che pagavano la marchetta solo per comprare il diritto di assistere agli amplessi altrui da sotto il letto. E le signorine cambiavano ogni 15 giorni per scoraggiare gli amori con i clienti
"E IO FACEVO FLANELLA": I RICORDI DI CHI C'ERA
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Tinto Brass: "Ecco i miei bordelli"
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Le case di malaffare riaprono sul pc
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