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Le vite "ricostruite"

Ad un anno dal sisma, Mediafriends sempre con Intersos e Psy+ Onlus

24 Agosto 2016,
durante la notte una scossa di magnitudo 6.0 colpisce l'Alta Valle del Tronto devastando i paesi tra Norcia e Amatrice.

Case, strutture, servizi da ricostruire, ma soprattutto vite di chi, con il peso del trauma sulle spalle, è sopravvissuto.

È così che Mediafriends ha scelto di intervenire, assicurando alle tante famiglie e in particolare i bambini colpiti dal sisma un adeguato e costante sostegno socio-psicologico, affinché il trauma possa essere gradualmente assimilato, trasformando il dolore in energia per una nuova ripartenza.

Il progetto, denominato non a caso “ricostruiamo le persone”, ha diverse peculiarità:

Si rivolge direttamente alle persone e in particolare ai bambini;

È un progetto di lunga durata che continuerò anche in futuro a dare i suoi frutti;

Si tratta infine di un intervento definito e strutturato sulla base dei bisogni reali manifestati dalle persone.

Non è cioè un intervento calato dall'alto bensì costruito insieme a loro. Per usare una frase ad effetto è il progetto che segue le persone e non viceversa modificandosi a seconda delle esigenze e spostandosi geograficamente dalle zone di accoglienza per seguire i bambini anche nella fase del rientro.

In questo Mediafriends si è affiancata a INTERSOS e PSY+Onlus, presenti sin da subito nelle aree colpite con programmi di supporto e riabilitazione psicologica, avviando nei mesi successivi al sisma attività e laboratori volti a ritrovare fiducia in sé stessi e nel futuro, con particolare riguardo nei confronti dei più giovani.

Le vite
in-concessione

Le vite
in-concessione

Ad oggi, nonostante le difficoltà sono stati fatti passi importanti, e ce ne arriva la testimonianza proprio dalle storie che ci auguriamo giungano sempre più numerose alle orecchie e ai cuori di tutta l'Italia.

A questo proposito vogliamo condividere con voi la storia di S.,
una ragazza di 18 anni di Accumoli rimasta fortunatamente illesa dal sisma ma la cui vita è stata comunque stravolta insieme a quella dei suoi familiari.

Figlia di genitori separati e con una sorella che studia da anni fuori città, si è dovuta assumere il carico delle difficoltà familiari da gestire a seguito dell'evento traumatico.
I tanti stravolgimenti a cui è andata incontro hanno messo a dura prova la sua determinazione verso la realizzazione di progetti e sogni nei quali aveva sempre creduto, portandola a scegliere di non proseguire gli studi.
Quando le abbiamo proposto di partecipare ai nostri laboratori creativi sembrava inizialmente scettica e poco motivata ma, lasciandosi guidare dalla curiosità, ha deciso di iscriversi al laboratorio di fotografia partecipando fin da subito attivamente alle attività proposte.

Il suo rapporto con la fotografia le ha permesso di sperimentarsi nuovamente e gradualmente in un'attività piacevole e di ritrovare la fiducia nelle proprie capacità che aveva perso nell'ultimo periodo.
S. è riuscita a rimettersi in gioco scoprendo una passione nascosta per la fotografia che continuerà a coltivare. Alcune delle sue fotografie sono state esposte alla mostra organizzata ad Illica il 17 agosto 2017 in occasione dell'evento “Ama, mangia e ricostruisci”.
Rivedere le sue foto esposte ha suscitato in S. tanta commozione portandola a riflettere sui traguardi raggiunti in questi mesi e dandole la carica per andare avanti e credere nuovamente in se stessa e nelle sue risorse.