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Medicina, come prepararsi al test secondo l'esperto

Intervista a Matteo Salvo, International Master of Memory e detentore del titolo di Guinness World Record: ecco qualche consiglio utile

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lapresse

I test di Medicina 2018 si avvicinano e le aspiranti matricole iniziano a chiedersi come fare a superare il famigerato esame di sbarramento.

Ogni anno, in Italia, sono decine di migliaia gli studenti che provano ad accedere alla facoltà, ma i posti sono pochi e la concorrenza è spietata. Quindi, per passare, è importante prepararsi a dovere e memorizzare tutto ciò che c'è da sapere per il test. Skuola.net ha intervistato Matteo Salvo, International Master of Memory e detentore del titolo di Guinnes World Record, per capire come impegnarsi al meglio nello studio in queste settimane che precedono la prova. Lo studioso ha recentemente realizzato, insieme a Elisabetta Galli, un volume dal titolo “Come prepararsi ai test universitari: il metodo rivoluzionario per affrontarli e superarli”, edito da IF Idee editoriali Feltrinelli Gribaudo.

Quale approccio avere nello studio delle materie del test di medicina?
“È fondamentale avere un approccio strategico. Bisogna concentrarsi sulle materie in cui si hanno più lacune. Altra cosa importantissima è ricordarsi di studiare per spiegare e non studiare per imparare. Farlo aiuta a porsi su un piano completamente diverso a livello mentale.”

Quali tecniche di memoria sono più efficaci nello studio delle materie scientifiche tipiche del test di Medicina?
“Per quanto riguarda formule e dati scientifici, che comunque rientrano nei test, è importante usare le tecniche di memoria con associazioni di immagini. Creare associazioni di immagini con paradosso azione vivido permette di interiorizzare i concetti molto meglio. Quando studiamo attraverso la ripetizione, invece, è più difficile memorizzare di fronte a una tale quantità di informazioni. Spesso si rischia di farsi prendere dallo sconforto, non avendo la certezza di ricordare tutto”.

La logica è una delle materie che spaventano di più. Come studiare ed esercitarsi?
“Bisogna giocare d'anticipo. È importante entrare nel settaggio mentale che permette di comprendere quali siano le dinamiche. Molte volte sui quesiti di logica si ragiona in modo completamente diverso rispetto a quello a cui siamo abituati. Proprio per questo motivo spesso non riusciamo a capire quale sia la figura successiva o quale sia il numero che viene dopo. Bisogna fare tanti esercizi per riuscire ad avere più esperienza possibile. Aver affrontato il maggior numero possibile di situazioni garantirà che, pur cambiando i dati, lo schema mentale in cui agire sarà compreso velocemente. Ad esempio: 2, 12, 17, 18, 19. Qual è il numero successivo? Il primo istinto è di cominciare a fare i calcoli, non venendone più fuori perché in questo caso si tratta di tutti i numeri che iniziano con la lettera D in ordine crescente. Vedendo questi numeri, non si va a pensare alle lettere o a come sono scritti. In questo caso il numero successivo sarebbe 200. Sono pochissimi quelli che si rendono immediatamente conto di come non ci sia nessuna relazione matematica, ma solo una relazione tra le lettere iniziali”.

Quali sono gli errori da evitare nella preparazione al test di Medicina?
“Lasciare le cose all'ultimo: l'errore più grande è quello di non pianificare. Fare tutto in modo troppo veloce, come forse molti studenti che escono dalle superiori tendono a fare per prendersela con calma. È invece importante comportarsi un po' come fanno le squadre di calcio durante l'estate, che fanno il ritiro. Questo periodo di preparazione serve per affrontare al meglio la stagione. Molti hanno invece l'approccio della squadra di calcio che inizia il campionato per ambientarsi e capire come va, lasciando le cose all'ultimo. Il trucco è pianificare in modo strategico tutto ciò che si deve studiare per riuscire ad arrivare al giorno del test con la preparazione necessaria. L'altra cosa da fare è conoscere le tecniche e saperle applicare velocemente. Spesso uno non è veloce nell'applicare le tecniche perché le ha appena imparate. Conoscere le tecniche giuste ma non saperle applicare in tempo utile non serve a nulla. È importante prima imparare il metodo e come applicarlo velocemente, poi utilizzarlo per le nozioni che dobbiamo acquisire”.

Un consiglio per chi non ha ancora iniziato a studiare?
“Iniziare ora. Iniziare subito e in maniera organizzata. Non serve a niente prendere un libro a caso sui test di medicina e procedere in maniera disorganizzata. La prima cosa da fare è una buona pianificazione, cominciare a leggere tutti i test escludendo quelli ai quali si sa rispondere perché si è molto preparati. Per risparmiare tempo è necessario concentrarsi dove si hanno più lacune.”

Cosa è più utile fare nel ripasso finale?
“Il ripasso finale è una parte fondamentale dell'apprendimento. Il tempo necessario per ripassare va inserito all'interno del programma di studio. Tanti dicono: ho finito di studiare, mi manca solo il ripasso, e questo ripasso è la sera prima del test. Bisogna invece considerare sempre dei margini di sicurezza a livello di tempo. Il ripasso è importantissimo per fugare gli ultimi dubbi e consolidare ciò che si è appreso. Durante la prova c'è tensione. È facile che, con l'emotività del momento, se un'informazione non è ben ancorata alla nostra memoria ci sfugga. Il giorno prima dell'esame non deve essere di ripasso ma di stacco. E consiglio di riposare bene la notte prima, mai fare un tour de force. Si rischia solo di compromettere risultato e stato emotivo col quale andremo ad affrontare la prova”. 


Cosa fare se si ha un vuoto di memoria durante il test?
“Andare avanti e affrontare gli altri quiz. Dopo si può tornare sul quesito che ha creato questo vuoto, perché altrimenti si rischia il condizionamento dell'intero test. Prima si legge tutto il questionario, cominciando a rispondere ai quesiti di cui si è completamente sicuri. Sugli altri si potrà tornare in seguito con calma, considerato che valgono tutti lo stesso punteggio e non ha senso soffermarsi su quelli dubbi togliendo tempo agli altri di cui si ha la risposta certa.”

Qualche consiglio finale da tenere presente il giorno del test?
“Isolarsi completamente dagli altri in modo da evitare di parlare con studenti che in quel momento vivono un disagio e quindi esternano le loro difficoltà. Dare troppa retta agli altri può compromettere inutilmente il nostro stato d'animo, se sono persone prese dal panico. “L'hai fatto questo?”, “mi spieghi questo?” sono tutte domande da evitare. Bisogna cercare, per quanto possibile, di andare al test in uno stato rilassato e concentrato, dando il proprio meglio. Il motto da seguire è: do il meglio di me con le conoscenze che ho. Non ha senso studiare l'ultima ora prima dell'esame”.