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Trapani, il busto brevettato da mamma Rosa per la figlia disabile

Dopo anni di attrezzature mediche insoddisfacenti per la piccola affetta da tetraparesi, il genitore ha realizzato "Unico": un sostegno morbido capace di garantire una postura corretta senza far male

A Salaparuta (Trapani) una madre, Rosa Troia, ha inventato un busto per la figlia disabile affetta da tetraparesi, Rosaria, oggi trentenne.

Nel 2011 Rosa ha ottenuto la certificazione da parte del Ministero del suo brevetto: il busto da lei ideato ha il vantaggio di essere morbido e avvolgente e di mantenere dritta la colonna vertebrale senza far male. Caratteristiche che i dispositivi precedenti non avevano. Attualmente è in contatto con un'azienda distributrice per cercare qualcuno che produca "Unico", la sua invenzione.

Il busto è creato a partire da un cubo svuotato in poliuretano con un piccolo telaio interno. Il blocco è unico ed è rivestito da stoffe e spugne che assicurano confort alla persona, evitandogli problemi respiratori e fisici. La lotta di Rosa è iniziata quando era ancora piccola ma la svolta decisiva è avvenuta quando l'Asl le propose un presidio per la figlia diverso dai precedenti in cui la misura del corpo veniva presa con un sistema gonfiabile che, togliendo l'aria, migliorava il calco in gesso in meglio.

Da quel modello Rosa ha iniziato a progettarne uno nuovo che adattasse la struttura al corpo di Rosaria senza farla soffrire. Per il taglio di stoffe e spugne si è rivolta addirittura a un centro di produzione di divani di Castelvetrano. Alla fine è riuscita a progettare un busto ottimale, migliore di quelli in commercio. Ma senza un brevetto Rosa non poteva proporre il suo modello sul mercato.

Così, su insistenza dell'ex fidanzato della figlia, nel 2010 ha depositato la domanda presso il Ministero che l'anno successivo le ha riconosciuto il brevetto della sua invenzione. Lei però ci tiene a puntualizzare che il suo contributo si limita alla funzione, non al materiale o al disegno dell'apparecchio. Ma di fatto il brevetto di Rosa è duplice: la donna ha creato sia il presidio che si inserisce nel passeggino sia i supporti ascellari girevoli da utilizzare di notte a letto.

Ora l'obiettivo di Rosa è aiutare altre persone in difficoltà ma la sua invenzione minaccia il mercato attuale in quanto ridurrebbe drasticamente i costi. Ma a quanto sembra le aziende del settore, che svolgono una funzione cruciale nella vita dei disabili, hanno abdicato alla loro missione sociale. Mamma Rosa però non si scoraggia e continua a lottare. Come ha sempre fatto.