Rapporto Istat: anziani italiani più longevi in Ue ma sofferenti
Dopo i 75 anni vivono in condizioni peggiori rispetto agli altri anziani europei

Gli anziani italiani sono più longevi ma sofferenti a causa di qualche malattia cronica e con dolori fisici che ne limitano la qualità della vita, più per le donne che per gli uomini. Lo afferma l'ultimo rapporto Istat sulla salute in Italia e nell'Unione Europea, precisando che dopo i 75 anni vivono in condizioni peggiori rispetto agli altri anziani europei.
Secondo i dati Istat, a 65 anni la speranza di vita è di 18,9 per gli uomini e di 22,2 per le donne: più elevata di un anno rispetto alla media Ue. Un anziano su due soffre di almeno una malattia cronica grave.
Più di un terzo degli anziani, esattamente il 37,7%, riferisce di aver provato dolore fisico, da moderato a molto forte, nelle quattro settimane precedenti l'intervista, un valore che tuttavia è inferiore alla media Ue e simile a quanto rilevato per la Spagna.
Il 23,1% degli anziani ha gravi limitazioni motorie, con uno svantaggio di soli 2 punti percentuali sulla media Ue, principalmente dovuto alla maggiore quota di donne molto anziane in Italia.
L'Istat rileva infine anche che tra gli anziani con grave riduzione di autonomia nelle attività di cura della persona il 58,1% dichiara di aver bisogno di aiuto o di averne in misura insufficiente. La quota di aiuto non soddisfatto appare superiore al Sud (67,5%) e tra gli anziani meno abbienti (64,2%).
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