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Allarme obesità, record in Molise

Molto rimane da fare contro i chili di troppo ma, a causa della crisi, gli italiani sono dimagriti

Afp

Un rapporto difficile quello tra gli italiani e la bilancia che vede ancora troppi abitanti del Belpaese in grave sovrappeso. Sarà, forse, anche colpa della soppressata se il Molise è la regione italiana con il più alto tasso di obesità secondo i dati del Rapporto Istat Noi Italia. Ma la Coldiretti evidenzia, sulla base delle serie storiche dello stesso Istat, un'inversione di tendenza: nonostante i problemi di peso permangano, infatti, per la prima volta in vent'anni gli italiani sono più magri. Ma poiché la causa di ciò è attribuita alla crisi a risentirne è la qualità dell'alimentazione.

Regioni oversize
In Molise circa un abitante su 7 della regione è in grave sovrappeso, contro la media nazionale del 10 per cento. Al secondo posto la Basilicata (13,1%) seguita dalla Puglia (12,6%).

Marcello Lucchese, Presidente della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob) afferma: "Anche se si tratta di numeri inferiori rispetto a quelli di altre nazioni europee non dobbiamo sottovalutare la situazione. Il numero degli obesi italiani è cresciuto del 25 per cento dal 1994 a oggi e anche nelle regioni settentrionali".

L'obesità, ricordano gli esperti, provoca una serie di gravi malattie che possono portare alla morte, come ipertensione, diabete e cancro. Lucchese continua: "Quando dieta, esercizio fisico e cure farmacologiche non sono sufficienti è opportuno sottoporre i pazienti a tecniche di chirurgia bariatrica e non certo per fini estetici ma per salvare loro la vita".

A questo va aggiunto l'impatto economico: i costi sociali legati all'obesità ammontano a 23 miliardi di euro, di cui 11 a carico del Sistema sanitario nazionale. A questi vanno aggiunti i costi indiretti quantificabili a 65 miliardi di euro annui e rappresentanti da decessi, riduzione della produttività lavorativa, assenza dal lavoro, sussidi pensionistici e disoccupazione.