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Philadelphia, cala il tasso di obesità grazie a restrizioni su bibite e snack

Discesa del 5% tra bambini in età scolare in netta controtendenza con resto degli Stati Uniti

Afp

Le politiche restrittive sugli alimenti sembrano funzionare. Questi, almeno, i segnali che arrivano Oltreoceano dove la città di Philadelphia registra un calo del 5 per cento nel tasso di obesità tra i bambini in età scolare. Un dato in netta controtendenza con l'aumento dell'obesità tra i cittadini degli Stati Uniti.
Il calo prende come riferimento il periodo tra il 2006 e il 2010 nella città di Philadelphia. Il dato nazionale, invece, è rimasto invariato dopo essere triplicato a partire dalla metà degli anni Settanta.
Secondo Donald F. Schwarz, commissario alla salute della città e coautore dello studio, risultati simili non sono stati osservati altrove. Schwarz sottolinea l'importanza di aver posto "un freno alla tendenza costante verso l'aumento che era la parte parte spaventosa del problema".
Per i medici della Robert Wood Johnson Foundation, "Philadelphia è un'eccezione positiva, una prova cruciale del concetto che le comunità possono ridurre i tassi di obesità", come hanno scritto James S. Marks e Risa Lavizzo-Mourey nel commento a corredo dell'articolo pubblicato su Preventing Chronic Disease.

No a bevande gassate e snack nei distributori delle scuole

Fra le iniziative adottate per mettere un freno ai chili di troppo, il distretto scolastico di Philadelphia è stato tra i primi a rimuovere le bevande gassate e quelle con zucchero aggiunto dai distributori automatici presenti negli istituti scolastici già nel 2004.
Norme ad hoc sugli snack sono arrivate nel 2006 e altre misure per promuovere buone abitudini a tavola sono seguite a ruota.
Inoltre, sono stati vietati i grassi trans nei ristoranti.

"Ancora molto da fare" Per realizzare lo studio, il Dipartimento di sanità pubblica ha analizzato i dati di altezza e peso di oltre 100mila studenti delle scuole pubbliche. Nonostante i risultati positivi, Schwarz comunque ha sottolineato che un bambino su cinque in età scolare a Philadelphia è ancora obeso, e uno su 12 gravemente obeso.
Schwarz precisa: "La battaglia non è finita. La strada è ancora lunga, ma abbiamo la speranza che si possa fare la differenza".