FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

I consigli dell'oculista ai lettori

I consigli del dottor Marco Codenotti oculista responsabile del servizio di chirurgia vitreo-retinica dellʼOspedale san Raffaele di Milano

Un nuovo spazio all'interno del nostro sito consente ai lettori di interagire con medici specialisti per risolvere gli interrogativi sulla salute.

Il consiglio fornito non è da considerarsi sostitutivo della visita medica. Se hai qualche dubbio in materia di oculistica e vuoi inviare anche tu una domanda al dottor Marco Codenotti, clicca qui.

D: Salve, le scrivo in quanto sono preoccupato per la salute dei miei occhi in quanto sono anni che mi ritrovo costretto a stare giornate intere davanti allo schermo del pc a lavorare. vorrei sapere che tipo di accorgimenti posso adottare...non so..magari anche se è necessario l'uso di qualche lente. Al momento non ho mai avuto la necessità di indossare occhiali da vista ed è proprio perché sarei interessato a preservare la salute attualmente ottima dei miei occhi, che oggi le scrivo qui. grazie e buona giornata

R:
Buongiorno, con i dovuti accorgimenti riguardo l'utilizzo prolungato di computer e videoterminali (occhiale adeguato se necessario, corretta postura, corretta distanza dal monitor, pause periodiche,…) non mi risulta ci siano lavori scientifici che dimostrino che il lavoro prolungato al computer possa danneggiare gli occhi o la vista. Certo può esserci un "affaticamento" della vista dopo molte ore passate davanti al computer, ma solitamente transitorio e privo di conseguenze negative a lungo termine per la salute degli occhi. Il mio consiglio è di eseguire comunque visite oculistiche periodiche (spesso previste dalle aziende per i videoterminalisti), per controllare la sua salute oculare e valutare l'eventualità di un occhiale per la media distanza, in modo da non affaticare oltremodo i suoi occhi.

D: Sono stato operato nel 1993 di cheratotomia radiale. E' possibile subire un altro intervento? Saluti

R:
La cheratotomia radiale è un intervento corneale per la correzione di un difetto refrattivo. Solitamente non esclude la possibilità di subire la maggior parte degli interventi oculari né sistemici. Certo è che a priori, ovvero senza conoscere il suo caso specifico e che tipo di intervento deve subire, è però per me impossibile risponderle in modo preciso.

D: Sono una persona miope con gradazione molto elevata, dopo aver subito tre interventi di riduzione di miopia oggi mi trovo con una visione non ottimale ed in più con un senso costante di nebbia davanti gli occhi. A cosa può riferirsi questa “nebbia”? Grazie

R:
E' purtroppo comune nei miopi elevati la necessità di interventi multipli per correggere la miopia o le complicanze che da essa possono derivare. La "nebbia" che lei riferisce di vedere può essere dovuta a molteplici fattori, i più frequenti dei quali possono essere la miopia stessa, degenerazione del corpo vitreo o la presenza di cataratta. Le consiglio di sottoporsi ad una visita oculistica per accertare le cause di questo difetto di visione.

D: Mi sono operato da 6 mesi delle cataratte ad entrambi gli occhi. Dopo circa un mese dall'intervento nell'occhio sinistro, quello che, a parere del medico, era meno pregiudicato, è comparsa una miodesopsia, o "mosche volanti", con filamenti scuri accompagnati da una macula bianca che offusca la vista ogni volta che compare al centro dell'occhio. Per circa 5 mesi ho allora assunto "Equivitreo" ma senza alcun risultato. Chiedo se vi sono soluzioni al problema e se la comparsa del fenomeno può essere attribuita all'intervento chirurgico, dal momento che in precedenza non soffrivo assolutamente di tale problema. Grazie Sergio

R:
Gentile signor Sergio, le miodesopsie che lei descrive minuziosamente sono la conseguenza della degenerazione vitreale che avviene con l'avanzare dell'età in tutte le persone. Se non accompagnate da lesioni retiniche concomitanti, sono di per sé benigne, se pur talvolta fastidiose. E' possibile che la comparsa di tale fenomeno dopo l'intervento di cataratta sia una coincidenza o che i corpi mobili vitreali fossero già presenti prima dell'intervento e lei abbia cominciato a notarli solo dopo la sostituzione del cristallino, opacizzato a causa della cataratta o ad una anteriorizzazione fisiologica del vitreo dopo cataratta.

D: Dopo una giornata con vista annebbiata e forte arrossamento mi sono recato in PS dove mi è stata diagnosticata una iridociclite non specificata all'occhio sx (mai avuti altri episodi in passato). Ho seguito per circa 4 settimane una cura con Betabioptal e Ciclolux, con diminuzione progressiva a 2 settimane della diagnosi per remissione completa dei sintomi. L'oculista mi aveva avvisato che l'effetto del Ciclolux sarebbe durato fino a 2 settimane dall'ultimo utilizzo. A 25 giorni dall'ultimo utilizzo ho notato che con l'occhio sx vedo leggermente sfocato da lontano. Posso aspettarmi un recupero completo della vista oppure l'iridociclite lascia segni permanenti o è ancora l'effetto del Ciclolux, che ho utilizzato per 20 giorni?

R:
L'iridociclite è un'infiammazione oculare che può essere provocata da molteplici cause, che nella maggior parte dei casi rimangono sconosciute (iridociclite idiopatica). In alcuni casi la visione torna ai livelli precedenti rispetto all'episodio infiammatorio, con miglioramenti progressivi anche nei diversi mesi a seguire, in altri casi può residuare un deficit visivo più o meno grave. Per quanto riguarda invece il Ciclolux, se è vero che il farmaco, dilatando la pupilla, provoca un annebbiamento visivo transitorio, escluderei la possibilità che a distanza di 20 giorni possa essere il collirio la causa della visione sfocata.

D: Dottor Codenotti, facendo l'esame del campo visivo si è sottoposti a delle radiazioni? E' un esame innocuo da questo punto di vista?

R:
L'esame del campo visivo non espone il paziente a radiazioni ionizzanti (raggi X). Si può pertanto considerare un esame innocuo e sicuro da questo punto di vista.

D: Dottore, sono una ragazza di 20 anni e di recente mi sono sottoposta a una visita oculistica. I disturbi che mi hanno spinta a sottopormi ad un controllo sono: 1) vedo degli aloni-sfocature attorno alle luci/fonti luminose 2) lacrimazione 3) sensibilità verso la luce e abbassamento della vista durante le ore notturne 4) mal di testa continuo. Sono iscritta all'università e sto studiando molto. Il dottore mi ha diagnosticato un semplice astigmatismo miopico da -0,25 ad entrambi gli occhi, con 10/10 di vista e quindi mi ha prescritto degli occhiali da riposo da indossare subito. Il problema è che io, con tutti gli occhiali, ad esempio, da 3 metri ho problemi a distinguere i numeri luminosi di una sveglia digitale, scambiando lo zero con l'8, il 2 e il 5 ecc., anche la mattina quando gli occhi hanno riposato per tutta la notte. Mi sembra strano che un semplice 0,25 di astigmatismo mi provochi un tale deficit visivo. La ringrazio in anticipo per la riposta.

R:
I sintomi da lei precisamente descritti possono essere provocati da più cause talvolta concomitanti tra loro e non tutte facilmente escludibili con un semplice esame della vista. Non escludo nemmeno che possano essere del tutto innocui e semplicemente giustificati dall'intenso stress fisico ed emotivo dovuto allo studio che sta affrontando. Il mio consiglio per venire a capo del problema è innanzitutto di escludere con un esame della vista, che comprenda un accurata cicloplegia, difetti di refrazione misdiagnosticati, che, se pur lievi, sono la causa più frequente di questi sintomi in una giovane universitaria e studiosa come lei. Se venisse confermato esclusivamente il lieve deficit astigmatico che lei riferisce, sarà cura dell'oculista consigliarle eventuali altri approfondimenti.

D: Buongiorno, ho 45 anni e da circa due anni ho un problema all'occhio sinistro, la diagnosi è: pucker maculare. Ho letto che la Commissione Europea ha approvato un farmaco, (ocriplasmina), che potrà essere utilizzato per questa patologia. E' così? In Italia è già utilizzato? Per ora l'unica soluzione è stare al buio, e portare lenti scure. Passo l'intera giornata a leggere e scrivere, essendo commercialista. (Non sono miope e non credo di poter essere considerata in età avanzata) Cordiali saluti Franca

R:
Gentile signora Franca, è vero, l'ocriplasmina è un nuovo farmaco che verrà presto commercializzato in tutto il mondo, Italia compresa, per il trattamento di specifiche sindromi dell'interfaccia vitreo retinica quali le trazioni vitreo maculari. Il pucker maculare di cui lei soffre, per le caratteristiche peculiari della patologia, non è ancora certo possa essere trattato con l'ocriplasmina. Come tutte le nuove molecole capostipiti di una nuova categoria farmacologica, come ad esempio l'ocriplasmina, non escludo che in futuro le indicazioni all'iniezione intravitreale di questo farmaco o di analoghi possa estendersi anche al trattamento del pucker maculare, ma ad oggi questa patologia trova un trattamento esclusivamente nella chirurgia vitreoretinica.

D: Buonasera dottore, le scrivo per chiederle se l'intervento di blefarosplastica può essere dispensato dal ssn; mi spiego meglio, ho 36 anni e da qualche tempo la pelle sopra la palpebra mobile è scesa notevolmente, ancdando a compromettere il mio sguardo; la cosa non è un puro fattore estetico, sicuramente non è il massimo, ma ho notato che sento gli occhi come "appesantiti", perché questa pelle in eccesso tende a restringere un poco il mio campo visivo, compromettendo sicuramente la vista, che si affatica più del dovuto. le chiedo, secondo lei la blefaroplastica può essere fatta anche per motivi funzionali, e non puramente estetici? La ringrazio molto per una risposta

R: Buonasera, la blefaroplastica è un intervento eseguito sia per motivi funzionali, quando una blefarocalasi o una blefaroptosi compromettono la visione normale, che estetici. Nel primo caso, dopo accertamento oggettivo di tale deficit funzionale, l'intervento può essere dispensato dal sistema sanitario nazionale.  

D: Salve,ho un problema agli occhi,li ho sempre rossi,il mio oculista mi ha detto che è dovuto al fatto che vado in piscina e che lavoro in un luogo cn molta polvere...vorrei sapere se ce qualche collirio specifico che posso usare e che nn mi da altri problemi...grazie Buongiorno.

R: Potrebbe provare con lacrime artificiali, ovvero colliri a base di acido ialuronico.

D: Gentile Dott. Codenotti, sono una donna di 50 anni già gravemente miope (meno 14 diottrie), operata di cataratta su indicazione dell'oculista. Da un paio di mesi la visione all'occhio destro è compromessa da diffusa opacizzazione e da filamenti che compongono figure geometriche (quadrati, rombi…). In piena luce vedo il mondo come attraverso un parabrezza lesionato in lungo e in largo!! Inoltre per lavoro devo leggere… Le immagini che più assomigliano a come vedo sono quelle dell'anello di Weiss, con tutta la cautela dell'autodiagnosi. Davvero devo convivere con questo strazio? Che pensa dello yag laser?

R: Gentile signora, dai sintomi che descrive è possibile che ciò di cui soffre sia il distacco posteriore di vitreo, condizione fisiologica associata alla miopia e all'avanzare dell'età, se pur talvolta molto fastidiosa così come da lei descritta. È, tuttavia, buona norma sottoporsi ad una visita oculistica approfondita quando insorge tale condizione, per escludere lesioni retiniche che si possono associare nel momento della separazione del corpo vitreo dalla retina. Il mio consiglio è dunque di rivolgersi al suo oculista di fiducia per escludere tali complicanze. Riguardo all'utilizzo del laser per eliminare le miodesopsie, cioè i corpi mobili che lei descrive, personalmente non è un trattamento che propongo ai pazienti.  

D: In data 31/12/2012 sono stato operato al occhio destro con la seguente diagnosi: Recente distacco della retina,parziale,con rotture multiple. Altra rimozione del corpo vitreo. Altri interventi sulla retina,sulla coroide e sulla camera posteriore. Riparazione di distacco retinico mediante fotocoaugulazione-laser.Iniezioni di sostituti vitreali.( OD Distacco retinico trazionale con rotture multiple e foro maculare). Visite di controllo ,buone e nessun problema, ma (FORO MACULARE nessuna possibilità di recupero . (Secondo la sua esperienza esiste possibilità di guarigione e se si dove e cosa fare?) la ringrazio per la sua disponibilità e attendo una sua email.

R: Il suo è un caso complesso di distacco di retina associato a foro maculare. Vorrei poter rispondere alle sue domande, ma vista la complessità del caso e nonostante tutte le informazioni che lei riporta è impossibile esprimere un parere adeguato prima di una visita oculistica approfondita.  

D: E' possibile intervenire con il laser in tutte e due gli occhi avendo un astigmatismo molto elevato? La ringrazio anticipatamente per la Sua gentile disponibilità. Giorgia

R: Gentile signora, solo un'accurata visita in un centro specializzato nel trattamento di patologie corneali potrebbe dare una risposta al suo complesso caso.  

D: Buongiorno, vorrei sapere qualcosa sulla ortocheratologia. Per x bambina di 8 anni miope e astigmatica (-1.50/-1.75) può essere indicata? Quali sono i rischi ? Ringraziando, porgo cordiali saluti Elisabetta

R: Buongiorno Elisabetta, per Ortocheratologia si intende l'utilizzo di lenti a contatto notturno in grado di modellare la curvatura corneale durante il sonno in modo da "annullare" l'errore di refrazione miopico per un tempo limitato di poche ore durante il giorno successivo. In parole semplici, una lente a contatto indossata per un tempo di almeno 6-8 ore durante la notte è in grado di fornire una visione nitida senza correzione (occhiali o lenti a contatto) nelle ore diurne successive. Si tratta di una metodica efficace per le miopie lievi/moderate, anche se relativamente costosa e che non elimina la miopia né l'utilizzo quotidiano di lenti a contatto se pur durante le ore notturne. Al di là dell'indicazione nel caso singolo, che va valutata dopo accurata visita oculistica con particolare attenzione alla porzione anteriore dell'occhio e al difetto di refrazione, è a mio parere precoce tale trattamento in una bambina di 8 anni come nel caso di sua figlia, data l'evoluzione che l'occhio umano subisce naturalmente nel corso dell'infanzia e poi dell'adolescenza e che potrebbe essere alterato dall'utilizzo di tali lenti a contatto, senza contare la costanza e l'impegno che l'uso di tali lenti richiede. Visto il difetto refrattivo non elevato della figlia, il mio consiglio è di limitarsi per il momento all'uso degli occhiali.

D: Salve...vorrei sapere le ultime novità a livello chirurgico per il cheratocono e le strutture sanitarie pubbliche dove potersi rivolgere. grazie mille buona giornata 

R: Buongiorno, i più recenti trattamenti del cheratocono sono il cross-linking e il trapianto lamellare di cornea. L'uno non è esclusivo dell'altro e le strutture sanitarie pubbliche a cui rivolgersi sono numerose in Italia. A seconda della regione di residenza, le consiglio di rivolgersi ad un centro di riferimento per il trattamento delle patologie corneali.

D: Buona sera, sono una donna di 37 anni, miope da quando ne avevo 12. Mi mancano 5 diottrie per occhio e il prossimo autunno vorrei sottopormi all'intervento di correzione con il laser. Il mio oculista mi ha spiegato nel dettaglio in cosa consiste e come si svolge. Sono molto determinata ed entusiasta di portare a compimento questa decisione, ma allo stesso.......ho paura! Paura che qualcosa (non saprei dire cosa) possa andare storto e di ritrovarmi con un problema maggiore o peggiore di quello che ho oggi. Perché???? Vorrei chiederle se può darmi qualche rassicurazione in più in veste di specialista di tale campo. Grazie infinite. Anna

R: L'intervento laser per la correzione della miopia è ad oggi molto praticato e comporta di per sé rare complicanze. La rassicurazione che mi sento di darle dipende dalla grande diffusione che questo tipo di chirurgia ha attualmente nel mondo e dalla soddisfazione riferita nella maggior parte dei casi dai pazienti. L'importante è l'utilizzo di una corretta tecnica e l'esecuzione da parte di un chirurgo esperto, dopo accurato screening preoperatorio.

D: Buona sera, ho un amico che soffre di secchezza oculare , ha fatto già alcune visite con varie cure tra cui cortisone Al momento il problema non si è risolto , il bruciore e la secchezza persistono inoltre ha vista annebbiata , quali potrebbero essere la cause ? Attendo vostra gentile risposta Bigoni

R: Numerose e varie possono essere le cause della secchezza oculare (xeroftalmia), a partire da una semplice dislacrimia, talvolta associata a blefarite, con alterazione della quantità e/o qualità della lacrima, fino a complesse patologie sistemiche autoimmuni che danneggiano la ghiandola lacrimale con conseguente riduzione di secrezione. Una valutazione più precisa è possibile solo nel contesto di una visita oculistica.

D: Buongiorno, da qualche tempo noto un punto nero nell'occhio che segue sempre il mio sguardo. Vedo questo punto nero soprattutto quando guardo superfici chiare o uno sfondo sul computer piuttosto luminoso. Ho letto qualcosa su internet e pare non ci sia una cura specifica per questo. Ma come mai si manifesta questo disturbo così improvvisamente? Ci sono motivi particolari? Grazie per l'attenzione, Claudia Cavalli

R: Buongiorno Claudia, da come descritto, quello che Lei riferisce sembrano essere “miodesopsie”, o corpi mobili vitreali. Si tratta di alterazioni della trasparenza del corpo vitreo, la sostanza che riempie il bulbo oculare, che avvengono in modo fisiologico con l'avanzare dell'età. Di per sé non si tratta di una patologia, ma alla prima comparsa di questi sintomi, specie se associati a lampi luminosi (fosfeni) è importante eseguire una visita oculistica comprendente l'esame del fundus oculi, per escludere le rare ma gravi complicanze che si possono associare (rotture retiniche, fori retinici, distacco di retina regmatogeno).

D: Vorrei chiederLe delle informazioni riguardo a un mio problema oculistico. Inizio 2011 ho avuto una infiammazione agli occhi e il mio oculista mi ha fatto fare una cura,tutto risolto fino all'arrivo dell'estate quando dopo un periodo molto triste durante il quale ho pianto quasi ininterrottamente per un paio di giorni, ho cominciato di nuovo ad avere problemi con gli occhi, sono andata di nuovo dall'oculista   il quale mi ha trovato il condotto lacrimale chiuso ed una forte congiuntivite allergica, mi ha "riaperto" il condotto lacrimale e mi ha fatto fare la cura per la congiuntivite dicendomi di usare sempre quel collirio (Livostin) per 2 volte al giorno, tutt'oggi continuo ad usarlo e da allora non ho più avuto problemi. Vengo alla domanda: posso usare sempre quel collirio o potrebbe creare problemi in futuro???

R: La congiuntivite allergica colpisce entrambi gli occhi e spesso l'agente a cui si è allergici non viene mai identificato. Una volta escluse altre cause di congiuntivite cronica o recidivante, e confermata la diagnosi di allergica, la terapia è corretta. Il livostin è un collirio anti-allergico di grande uso. Tali colliri sono sicuri e il loro utilizzo non crea problemi all'occhio anche per usi continuativi nel tempo, a patto che ce ne sia la necessità e che se ne tragga beneficio, altrimenti rischia di essere un trattamento inutile. Lo usi solamente in caso di necessità e proseguendo i periodici controlli oculistici

D: Salve mio figlio   ha la miopia e vorrei sapere se si può curare oppure riacquistare la vista , che gli manca ben 4 gradi e 4 gradi e mezzo e ha solo 12 anni. il mio oculista di fiducia mi ha detto   che dobbiamo aspettare che si fermi,e non peggiori tutti gli anni   aspetto una risposta   distinti saluti

R: La miopia non è necessariamente da considerare una malattia dell'occhio, e per valori di questo tipo non deve destare preoccupazioni. Suo figlio non ha perso vista, semplicemente per vedere bene ha necessità di portare gli occhiali che correggano il suo problema visivo. La miopia, inoltre, non può guarire mai. La si può eventualmente correggere con l'intervento chirurgico, ma è sicuramente estremamente precoce considerarlo per la sua età. Deve inoltre sapere che l'intervento chirurgico toglie la necessità di portare gli occhiali, ma l'occhio in sé rimane con le caratteristiche di un occhio miope. Quello che le consiglio è di farlo visitare con regolarità (una volta l'anno) dal suo oculista di fiducia, in modo che possa verificare la progressione della miopia, visitare l'occhio (compresa la retina) e controllare che non ci siano problemi. Quando sarà il momento (almeno dopo i 20 anni e con miopia stabile) potrà riparlarne per considerare la chirurgia.

D: Gentile dottore. mi chiamo Roberta ho 28 anni sono di Latina   e ho subito a distanza di 20 giorni  3 interventi per il distacco della retina. l'ultimo mi hanno messo il silicone- la pressione del occhio e costantemente alta come si spiega? LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE PER UNA SUA RISPOSTA

R: Gentile Roberta, il distacco di retina è purtroppo una patologia grave e il trattamento chirurgico, anche a distanza così ravvicinata, è sempre indicato, pena la perdita funzionale e anatomica dell'occhio. L'olio di silicone è un mezzo tamponante largamente usato per il trattamento di casi difficili di distacco di retina. La comparsa di un aumento della pressione dell'occhio mentre c'è l'olio di silicone all'interno è frequente. Non si deve spaventare di questa cosa, purché venga trattata con opportuni farmaci (colliri) e lei continui a sottoporsi a regolari controlli dal suo oculista di fiducia.

D: Buongiorno, sono nato nel 1983 con una miopia ad un occhio -13, che si va sempre più ad aggravare, anche all'altro occhio, uso lenti a contatto giornaliere -8,30. ho sentito parlare di sostituzione del cristallino è una storia vera? Si può effettuare ad entrambi gli occhi? E' un'operazione sicura? Al san raffaele si effettua questo tipo d'intervento? ringrazio per la risposta. Leonardo

R: L'intervento chirurgico di cui ha sentito parlare si chiama lensectomia refrattiva ed è analogo all'intervento che si effettua per asportare la cataratta (cristallino opacizzato), con la differenza che l'obiettivo della procedura non è eliminare l'opacità senile, bensì posizionare una lente (cristallino artificiale) di potere diottrico tale da eliminare la miopia. I rischi dell'intervento chirurgico sono analoghi a quelli dell'intervento di cataratta. La decisione di sottoporsi ad un intervento del genere va valutata con molta attenzione insieme al chirurgo oftalmologo di fiducia.

D: Ci sono novità per la retinite pigmentosa? Grazie

R: Se per novità si intendono nuove terapie, le ultime novità sono le protesi retiniche, di cui sempre più si sente parlare dai mezzi di comunicazione. Si tratta di strumenti sperimentali, che ad oggi sono stati impiantati in pochissimi pazienti selezionati all'interno di trial clinici internazionali, di cui si attendono i risultati conclusivi.

D: Buongiorno, di recente mi sono sottoposto a OCT, ed è risultata una corioretinopatia sierosa centrale all'occhio sinistro. E' un disturbo che ho da parecchi anni, ed è molto fastidioso. Il medico mi ha prescritto una cura vitaminica grazie alla quale il difetto potrebbe riassorbirsi. Le chiedo un parere. Esistono altri interventi per risolvere il problema? C'è la possibilità che il disturbo peggiori? Grazie

D: Buongiorno Dottore, mi è stata diagnosticata circa più di un mese fa con visita del fondo dell'occhio e OCT una retinopatia sierosa centrale, causa stress? forse, ma non accertabile. Sono ansiosa e ho problemi sul lavoro ho 29 anni e sono precaria e forse lo sarà a vita. Il mio oculista ha detto che bisogna attendere e rifare il controllo per vedere se regredisce da sola. Mi potrebbe cortesemente fornire ulteriori informazioni ed eventuali cure. La ringrazio anticipatamente.  

R: La corioretinopatia sierosa centrale è una malattia idiopatica, cioè per la quale non si conosce la causa esatta che la determini. Numerose sono state le possibili cause proposte in letteratura e lo stress è una di queste. Il primo approccio nei casi meno gravi è la vigile attesa con controlli OCT, accompagnata da terapie mediche (diuretici). I trattamenti laser specifici per questo tipo di problema solitamente vengono proposti se la patologia non regredisce e diventa cronica con progressivo peggioramento visivo.

D: Egregio dottore sono una donna di 39 anni mioepe e astigmatica e un anno fa si sono presentati anche i corpi mobili, detto questo le espongo il mio problema :nell'incavo dell'occhio destro esternamente da parecchi mesi ho una bollicina che nn mi dava fastidio sa dottore tipo una bolla d'acqua ,ma da qualche giorno quando la tocco e' dura ,penso che non si tratti di una cosa pericolosa ovviamente andro' dall'oculista ,ma secondo lei di cosa si tratta e come toglierla? grazie mille.

R: Come lei stessa giustamente ha intenzione di fare, consiglio di rivolgersi ad un collega oculista oftalmoplastico, per una diagnosi precisa e le cure e i trattamenti del caso.

D: Buongiorno, da qualche tempo solitamente nel tardo pomeriggio gli occhi si asciugano, a tal punto da non riuscire neppure a muovere bene la palpebra, volevo sapere quali potrebbero essere le cause e come posso risolvere definitivamente il problema. Grazie, arrivederci

R: Le cause possono essere diverse (ridotta o alterata lacrimazione, ridotto ammiccamento da prolungata permanenza di fronte a videoterminale, infiammazioni oculari,…) e il trattamento dipende dalla diagnosi del caso. Il mio consiglio è di rivolgersi ad un oculista per una visita. Nel frattempo l'utilizzo di lacrime artificiali può migliorare la lubrificazione e alleviare i sintomi.

D: Buongiorno Dottore, da alcune settimane sento un fastidio all'occhio destro, ho spesso, durante la giornata, la sensazione di avere quancosa nell'occhio, nell'angolo interno, un fastidio pungente, come una ciglia. Inizia a lacriamre e progressivamente inizio a non mettere a fuoco le immagini. Nell'ultimo periodo ho notato anche un calo della vista, io non porto occhiali e ho sempre visto molto bene da vicino e meno in lontananza, ma non mi sono mai stati prescritti occhiali. Lavoro 6 ore al giorno e sono tutte davanti allo schermo del computer, mi ritrovo spesso a sporgere in avanti il collo per vedere se ho messo la punteggiatura e il trattino, o la doppia L. Grazie per quanto potrà dirmi. Buona giornata

R: Nella maggioranza dei casi i sintomi da lei descritti sono compatibili con una dislacrimia che crea nelle fasi iniziali sensazione di corpo estraneo o dolori puntori ed, in seguito, forte lacrimazione dovute a piccole alterazioni della superficie corneale con perdita della messa a fuoco delle immagini. L'importante è individuare la causa di questi sintomi e contestualmente considerare la necessità di un occhiale per lontano o per vicino.

D: Egr, dott., soffro di maculopatia degenerativa di tipo secco, di media gravità. Vorrei sapere se ci sono novità terapeutiche recenti in merito. La ringrazio per la disponibilità. Sabarella.

R: La maculopatia legata all'età di tipo secco, tradizionalmente priva di qualunque efficace trattamento terapeutico, è attualmente al centro di grande interesse scientifico. I primi protocolli sperimentali di trattamento saranno disponibili verosimilmente dall'anno prossimo. Al momento, il consiglio è comunque di eseguire controlli periodici per monitorare l'eventuale progressione della malattia.

D: Gentile dottore, ho 47 anni e da circa un anno ho il disturbo di fastidio nel leggere da vicino e qundi tendo ad allontanare. ho avuto pareri discordi: chi mi dice di resistere il più possibile e non mettere l'occhiale mentre qualcuno mi consiglia di correggere onde evitare sforzi dell'occhio. Tenga presente che mio padre ha avuto distacco di retina ad entrambi gli occhi. qual è il suo parere? grazie

R: E' normale per la sua età che inizi ad accusare una difficoltà crescente nella lettura per vicino. Non c'è un momento esatto in cui bisogna iniziare ad indossare l'occhiale per vicino. Il mio consiglio è di cominciare nel momento in cui ne sente il bisogno data l'impossibilità ad eseguire le normali attività della sua vita quotidiana o quando dovessero insorgere sintomi astenopeici (bruciore oculare, lacrimazione, cefalea,…) La familiarità per distacco di retina non è in relazione con l'utilizzo di lenti per la lettura.

D: Avendo notato qualche problema di vista, circa 4 mesi fa ho fatto una visita oculistica. Il medico mi ha prescritto un OCT dal quale è risultato un piccolo foro sulla retina dell'occhio sinistro. Ho ripetuto l'esame dopo due mesi e il foro era leggermente diminuito. Continuo però ad avere qualche problema nel leggere anche se la misurazione della vista da parte dell'oculista è risultata molto buona. Ho 63 anni e prima non avevo mai avuto problemi. Ho una lieve ipertensione e da qualche anno un diabete di tipo 2, patologie entrambe ben controllate. Ora Lei ritiene che debbo operarmi? Che tipo di intervento dovrei eventualmente fare e a quali rischi vado incontro se non lo affronto? Grazie Assunta

R: Da quello che ha scritto, deduco che le sia stato diagnosticato un foro maculare. L'unico trattamento per questo tipo di patologia è un intervento microchirurgico che si chiama vitrectomia e che ha lo scopo di arrestare la progressione della malattia. D'altra parte, un ritorno dell'acuità visiva ai valori precedenti la diagnosi è imprevedibile e per questo mai garantito. L'indicazione all'intervento dipende dai sintomi (calo della quantità e della qualità della visione, distorsione delle immagini) dalla progressione della malattia (molto variabile da paziente a paziente) e dalle caratteristiche della patologia studiata con l'esame del fundus oculi e l'OCT. Il rischio nel non sottoporsi all'intervento chirurgico è il peggioramento dell'acuità visiva fino al comparire di una macchia cieca al centro del campo visivo. Detto questo, la decisione di affrontare l'intervento spetta al chirurgo vitreo-retinico che fornirà il suo parere in merito al caso specifico.

D: Sono stata dall'oculista per una visita perché da un po di tempo non vedevo bene, mi ha riscontrato un inizio di cataratta a tutte due gli occhi, dovuto al cortisone che ho preso per una forma reumatica. E' possibile a 52 anni? La ringrazio ANNA SISINNI

R: La cataratta non viene considerata una vera e propria malattia, ma un fisiologico invecchiamento del cristallino che si opacizza. A 52 anni la cataratta può essere presente in fase iniziale (specie in soggetti miopi). Senz'altro poi l'assunzione di cortisone, preso per tempi prolungati, può averne accellerato lo sviluppo.

D: Egr. Dr., all'ultima misurazione della visita mi sono stati trovati i seguenti valori: occhio d +2,25 cil +0,50 asse 20° occhio sx *2,25 cil +0,50 asse 180° sto provando delle lenti a contatto ma non riesco a trovare quella adatta ai miei difetti. Lei mi potrebbe consigliare il tipo di lenti da ordinare? E poi vorrei capire se l'uso delle lenti è dannoso. Grazie per l'attenzione. un cordiale saluti maurizio rinaldi

R: E' difficile consigliare l'utilizzo di una adeguata lente a contatto per la correzione di un difetto visivo al di fuori di una visita oculistica completa. Al di là del difetto refrattivo, è importante infatti valutare l'acuità visiva, le condizioni di salute della cornea e degli annessi oculari, oltre alla quantità di produzione del film lacrimale. Deve sapere che ogni lente a contatto ha delle caratteristiche specifiche e ciascun paziente deve trovare la soluzione migliore per lui dopo un periodo di prova presso il contattologo di fiducia. Un corretto utilizzo delle lenti a contatto (conservazione, igiene ed utilizzo continuativo non prolungato) non è dannoso ed è essenziale per non incorrere in spiacevoli inconvenienti o addirittura in gravi complicanze infettive.

D: Buongiorno, ho 26 anni e faccio l'impiegato. Son mesi/anni che ho problemi di vista, vedo tutto sfuocato, proprio come le macchine fotografiche quando non mettono a fuoco. Ho fatto varie visite (sia normali che pressione oculare, con gocce, senza gocce ecc.) presso vari oculisti ma senza che mai mi abbiano trovato nulla, tornando a casa con lo stesso problema. Dalla mattina alla sera la situazione è questa, ho fastidio massimo anche a concentrarmi, e non so se legato, ma anche di memoria. Ha per caso un consiglio? Grazie Alessandro

R: I sintomi da lei descritti sono molto aspecifici, cioè non indicativi di una condizione patologica precisa. E' quindi difficile darle un consiglio preciso al di fuori di una visita oculistica approfondita.

D: SALVE SONO LA MAMMA DI UNA BIMBA NATA ALLA 24ESIMA SETTIMANA .ALLA MIA BAMBINA è STATA DIAGNOSTICATA LA ROP,AL 4 STATO , ABBIAMO CONSULTATO DIVERSI DOTTORI ,MA TUTTI CON PARERI DIVERSI C'E' CHI DICE CHE E' OPERABILE E CHI NO ,C'E' DA DIRE CHE LA BAMBINA HA ANCHE UNA PIEGHETTA IN TUTTE E DUE GLI OCCHI E QUESTO NON AIUTA DI CERTO, VORREI SAPERE SE QUALCUNO MI PUO' DARE UN CONSIGLIO UTILE,GRAZIE paola chiaramida

R: Per "quarto stadio" nella retinopatia del prematuro si intende una condizione oculare con grave compromissione della capacità visiva, nella quale alla malattia retinica vascolare si associa un distacco di retina. Un consiglio che mi sento di darle è quello di affidarsi ad un centro oftalmologico di riferimento per la patologia di cui sua figlia è affetta, vista l'elevata specializzazione richiesta nel trattamento di tale patologia che deve essere affidata ad un chirurgo vitreo-retinico pediatrico.

D: Buongiorno Dottore mia figlia Margherita 10 anni è passata in 1 anno da una miopia di 1,25 a 3. Secondo Lei è normale un così repentino calo? Mia figlia è un'accanita lettrice. Questo può avere influito? Grazie per la Sua risposta.

R: In un soggetto miope un aumento del difetto refrattivo intorno all'età adolescenziale è normale. Se pur vero che nella popolazione ad elevato livello di scolarità e tra i laureati sembra essere presente una più alta percentuale di soggetti miopi, studi definitivi che dimostrino una correlazione tra lettura prolungata e incidenza di miopia non esistono.

D: Gentile Dottore; circa 6 anni fa ho avuto una forte  congiuntivite all'occhio destro, oltre ad avere il gonfiore alla palpebra, avevo anche un appannaggio della vista, passato il tutto con collirio cortisonico, tutt'oggi ho ancora dei problemi all'occhio, ad esempio la mattina mi sveglio con l'occhio pieno di crosticine che me lo attaccano, inoltre nel corso della giornata lo devo pulire da secrezione giallastra, in più ho una diminuzione della vista dalla parte destra.cosa posso fare per rimediare definitivamente? la ringrazio anticipatamente, Paolo.

R: Di solito le congiuntiviti non lasciano esiti a distanza di così tanti anni. Posso presupporre che alla base ci sia una condizione dell'occhio predisponente che ciclicamente le crei questa sintomatologia, come ad esempio la blefarite (infiammazione cronica delle palpebre). Questa condizione può anche spiegare le difficoltà visive che riscontra in quell'occhio. Date le condizioni è indicata comunque una valutazione specialistica per porre una corretta diagnosi e impostare la terapia del caso. Esistono valide terapie che possono curare la sua condizione.

D: Gli oculisti mi hanno trovato un principio di cataratta e vorrebbero che mi operassi. io leggo perfettamente senza occhiali ,mentre li uso per guardare la televisione, non ho fastidi di alcun genere, è proprio necessario operarmi? non si può attendere? Qual è il segnale di urgenza? cosa devo fare per tenerla sotto controllo? ho 82 anni e non vi sono casi di familiarità. In attesa di una cortese risposta porgo molti ringraziamenti

R: La cataratta in rari casi è considerata un intervento assolutamente obbligatorio. In assenza di altre patologie dell'occhio o di altre condizioni che possono mettere a repentaglio la vista, non c'è quindi una reale urgenza di intervento. Si devono sempre considerare l'acuità visiva del paziente e le sue necessità, ricordando che è pur sempre un intervento chirurgico con possibile complicanze. Si sottoponga a controlli periodici, ricordando che la decisione definitiva di sottoporsi all'intervento deve essere condivisa con il suo oculista.

D: SONO UNA DONNA DI 33 MADRE DI 2 FIGLI. NEL 2005 MI E' STATA DIAGNOSTICATA UNA NEUROPATIA OTTICA BILATERALE KE PER ORA A DISTANZA DI ANNI NON E' PROGRESSIVA MA STABILE. VEDO 1 DECIMO AD OKKIO CON LENTI. SONO AFFETTA DI DIABETE GIOVANILE E TUTTI I MEDICI E PROFESSORI OVE SONO ANDATA SI SONO LAVATI LE MANI DICENDOMI KE IL NERVO OTTICO E' STATO DANNEGGIATO DALLA MALATTIA PREDETTA, MA CASI COME I MIEI NN CE NE SONO MAI STATI, IL DIABETE HA INFLUITO SEMPRE E SOLO SULLA RETINA CHE PER FORTUNA NEL MIO CASO E' PERFETTA. IO NN VOGLIO ARRENDERMI E SE NN POSSO MIGLIORARE LA MIA CONDIZIONE(COME MI E' STATO DETTO), ALMENO VORREI SAPERE IL MOTIVO DEL DANNEGGIAMENTO DEL NERVO OTTICO. SICURA DI UNA SUA PREGEVOLE RISPOSTA LA RINGRAZIO E LE PORGO I MIEI PIU DISTINTI SALUTI.

R: Gentile signora, dal quadro che mi descrive la sua situazione è tutt'altro che semplice. Esistono moltissimi tipi di neuropatie ottiche, da quelle isolate (in cui è colpito solo il nervo ottico) a quelle sistemiche (in cui il nervo è colpito insieme ad altri organi). Il diabete può avere senz'altro contribuito alla sua condizione, ma non si possono comunque escludere altre cause. È anche difficile sbilanciarsi verso una diagnosi sicura in assenza di esami diagnostici più approfonditi (campo visivo, elettrofisiologia, OCT, risonanza magnetica). Le consiglio di rivolgersi a oculisti specialisti nelle patologie del nervo ottico (neuro-oftalmologi). Di sicuro potranno aiutarla nella migliore gestione del suo problema.

D: Egregio dottore,vorrei sapere se ci sono farmaci o cure per la trombosi retinica ho sempre un senso di offuscamento innanzi all'occhio ma i suoi colleghi dicono che è una mia impresssione. ho fatto il laser e assunto integratori ma i risultati sono stati pari a zero la ringrazio se vorrà rispondermi saluti antonio pinto

R: La trombosi retinica è una patologia grave dell'occhio, che può colpire il distretto venoso o arterioso retinico. I trattamenti oculari (laser, iniezioni intravitreali) dipendono dal tipo e dall'estensione della trombosi ed è possibile che nonostante tutte le terapie permanga un deficit visivo. E' inoltre importante ricercare le eventuali cause sistemiche per evitare future complicanze a carico di altri organi.

D: Salve, vorrei sapere se oggi era possibile curare con il laser un ipermetropia superiore 7 e con astigmatismo e occhio pigro. saluti

R: Con il termine comune di occhio pigro (ambliopia è il termine medico) si intende l'incapacità di raggiungere con uno dei due occhi i "dieci decimi", a causa di un difetto che in età infantile abbia compromesso il normale sviluppo visivo. Quindi l'occhio in sé è sano, ma ha una ridotta capacità visiva. Anche con un intervento laser non è possibile raggiungere un'acuità visiva ("i decimi di vista") più elevata di quella che già il soggetto ambliope non abbia con i suoi occhiali o lenti a contatto.

D: Buongiorno dottore, sono stata colpita da corioretinite circa 20 anni fa, con una successiva ricediva,praticamente da un'occhio non vedo più nulla. Ora nell'altro occhio (supestite) non vedo piu' bene ne da vicino ne da lontano perciò uso lenti bifocali. Vorrei sapere se esiste un intervento o qualsiasi altra cosa che mi possa far ritornare,anche parzialmente,la vista nell'occhio perso per la malattia dovuta alla Toxoplasmosi. Ringrazio anticipatamente. Patrizia La ringrazio

R: La toxoplasmosi purtroppo lascia sulla retina cicatrici definitive che non hanno al momento possibilità di regressione o di guarigione.