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A "Popular" Arturo Stàlteri

Tgcom incontra il pianista ospite del Festival di Spoleto

Ufficio stampa

Si apre anche quest'anno il sipario sul XVI Festival Pianistico di Spoleto. Giovedì 17 maggio 2012, alle ore 21, sul palco del Teatro del complesso monumentale di San Nicolò, Egidio Flamini terrà il concerto inaugurale dal titolo "L'amor che move il sole e l'altre stelle", in cui presenterà suoi brani tratti da "La Finestra" ed un grande brano inedito dal titolo "Geometrie dell'amore": un personalissimo "quadri di una esposizione” ispirato al sentimento che tutto muove.

Con Egidio Flamini ci saranno i danzatori dello Studio Danza Giubilei di Città di Castello per dar vita ad uno spettacolo seducente in una versione rivisitata per l'occasione.

La manifestazione proseguirà fino a domenica 20 maggio, con la chiusura affidata ad Arturo Stàlteri, che presenterà al pubblico del XVI Festival Pianistico di Spoleto, il suo nuovo lavoro "Flowers 2" con il quale il musicista prosegue sulla strada del "crossover" che lo ha portato ad essere uno degli esponenti di punta di questo "meltin' pot" musicale in Italia.

Anche lui non ha nascosto la sorpresa nell'essere riuscito ad assemblare brani così apparentemente diversi tra loro. "Leggendo la tracklist si rimane sconcertati - osserva Arturo -, si passa da classici come Debussy Bach e Ludwig van Beethoven ai King Crimson che fu band di punta del progressive inglese anni '70, ai Sigur ross un gruppo post-rock islandese".

Nei brani quindi c'è molta varietà di artisti ed ispirazione ma anche molto Arturo Stàlteri.
Questi brani non fanno altro che ripercorrere quelli che negli anni sono stati i miei interessi in campo musicale. E' successo come mi accade sempre in maniera casuale: ho ripreso in mano brani classici che non avevo più eseguito da molto tempo, ma che avevano assonanza tra loro; da Debussy a Wagner a Ludwig van Beethoven. Le composizioni hanno una dimensione intima spesso notturna e potevano diventare parte di un disegno comune. Ho provato a suonare vari brani, scoprendo che hanno un filo conduttore.

Quanto ha contato l'interesse per il progetto da parte della casa discografica?
Sono rimasto molto colpito dall'efficienza della "Felmay", perché credevo fosse ai loro occhi un disco molto azzardato. Invece, quando ho portato la prova sono stati entusiasti è piaciuto e questo ha fatto si che il progetto diventasse realtà.

C'è molta attesa per la tua esibizione a Spoleto.
Il 20 maggio alle 19 al chiostro di San Nicolò per la conclusione Festival Pianistico proporrò delle piccole suite, quasi dei medley che mescolano i vari brani e avverrà nel corso di un evento al quale più volte ho partecipato negli anni, sempre con grandissima soddisfazione, anche per il rapporto di amicizia oltre che di lavoro con Egidio Flamini.