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"Fresh Off The Boat", gli immigrati che piacerebbero a Salvini

TELEBESTIARIO di Francesco Specchia

Specchia Francesco
ufficio-stampa

I primi, negli anni timidi della mia adolescenza, furono "I Jefferson". Poi vennero i "Robinson", che in realtà erano già upper class (prima che si sapesse della forsennata e disgustosa attività sessuale di Bill Cosby); dopo arrivarono "Harlem contro Manhatthan" con l'indimenticato Arnold; infine "Tutti odiano Chris", sulle vicende d'un teppistello che avrei volentieri preso a fucilate. Tutti afroamericani, naturalmente.

Oggi l'integrazione familiare delle minoranze etniche in tv è affidata a "Fresh Off The Boat": tratto dal best seller autobiografico dello chef taiwanese Eddie Huang, "Fresh Off the Boat: A Memoir". Trattasi di una - sottovalutata - sitcom trasmessa da Fox Comedy a nelle terze serate di venerdì; è la storia - lieve come un film di Frank Capra e animata come nei fumetti di "Dennis The Menace" - d'una famiglia !appena sbarcata dalla nave!, appunto, taiwanese trasferitasi dalla Chinatown di Washington a Orlando per aprire una steak house zeppa di Grizzly impagliati e teste d'alce al muro, diciamo non esattamente in linea con i gusti del gourmet medio della Florida. I protagonisti sono ben tagliati, pur nella mancanza di vere novità narrative. Una moglie brillante e madre rompitasche (s'insospettisce perché il figlio prende tutte "A" a scuola pur studiando pochissimo); un marito che ricorda un Homer Simpson socialmente evoluto; tre figli corrosivi di cui il più ingestibile, Eddie, è un appassionato di basket che viene massacrato dai compagni di scuola di colore. I quali compagnucci, essendo Eddie l'ultimo arrivato, l'inseriscono nella hit della personale classifica dei razzismi a scuola trattandolo come un appestato ("ehi, muso giallo", "chink" nell'originale) e aborrendo la sua merenda a base di noodles come fosse puzzolente carrubba per maiali. Si viaggia nello stereotipo, insomma, con le vicine di casa biondissime in schettini che si stupiscono di come la cino-famiglia parli bene l'inglese, e coi clienti da educare gastronomicamente (e non solo).

"Fresh Off The Boat", targata Abc e grande successo in Usa, è la dimostrazione che la buona scrittura e i dialoghi cinicamente allegri (molto anni 80, detto in senso buono) può attraversare tematiche difficili e illuminarle con uno scintillio di speranza sociale. L'esaltazione della vera integrazione. Secondo me piace anche a Salvini...