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Veneto, Zaia: niente migranti nelle località turistiche

Lettera del governatore ai Prefetti: così si rischia di compromettere la stagione estiva

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Via subito i profughi collocati nelle località turistiche del Veneto e basta nuove allocazioni. Lo chiede il governatore Luca Zaia in una lettera ufficiale inviata ai Prefetti della regione. Zaia si fa portavoce degli allarmi, dei timori e degli appelli a lui rivolti da sindaci, cittadini e imprenditori del turismo veneto, che vedono minacciato il buon esito della stagione estiva dall'invio di profughi, già avvenuto in varie località.

"Facendo mio lo sgomento di quanti mi hanno in ogni modo e in ogni dove manifestato la propria preoccupazione che una simile ridda di voci e di azioni possa determinare un effetto devastante sulla stagione turistica in corso, e soprattutto un boomerang sulle prenotazioni a causa delle pubblicità negativa che i media internazionali sono pronti a rilanciare su vasta scala avvantaggiando i Paesi confinanti - scrive Zaia nella missiva - sono a chiedere con la presente di provvedere allo sgombero con la massima urgenza di tutte le strutture ricettive e degli alloggi già occupati da immigrati nelle localita' turistiche e a desistere dal procedere a nuove allocazioni".

"Gli annunci delle ultime ore - aggiunge tra l'altro - che individuano strutture ricettive e turistiche, oltre ad immobili di privati cittadini, nelle zone del litorale veneto e del bacino termale euganeo quali sedi in cui allocare gli ultimi arrivi di immigrati, seguiti da episodi di vero e proprio 'scarico', avvenuti recentemente nel trevigiano e nella zona dei Colli nel padovano, stanno facendo montare la protesta delle comunità locali, dei Sindaci dei Comuni minacciati e degli operatori turistici, i quali, attraverso le loro Organizzazioni di categoria, mi hanno rivolto un accorato appello in difesa dei territori e della stagione turistica. Una stagione che, iniziata sotto una congiuntura favorevole, rischia, a causa degli allarmismi derivanti da una simile situazione di emergenza, di venire irrimediabilmente compromessa".

Zaia, nella sua lettera ai prefetti, ricorda che il Veneto è la prima Regione turistica d'Italia e la sesta d'Europa, con 63 milioni di presenze (pari al 15% del volume nazionale), con 17 miliardi di fatturato annuo compreso l'indotto, con 420 mila occupati nel settore, e con un contributo dell'8% all'intero Prodotto Interno Lordo Regionale. "Un simile primato - scrive in proposito - non vale soltanto come medaglia da esibire. Ma significa sviluppo economico e occupazione che non possono essere compromessi da una serie di azioni scomposte che stanno colpendo e interessando le principali località turistiche del Veneto".

Il presidente Grasso: "I governatori dimentichino la 'fase voto'" - "I governatori possono atteggiarsi come vogliono, ma bisogna staccarsi un po' dal momento elettorale". Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso parlando di immigrazione a margine di una visita all'Expo. "Domenica ci saranno i ballottaggi - ha aggiunto - forse la settimana successiva i discorsi potranno essere diversi".