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Tav, Toninelli: "Troveremo un accordo con la Francia per lo stop"

Il ministro dei Trasporti contesta la tesi secondo cui il blocco dellʼopera provocherebbe un danno da 2 miliardi: "Tutto sbagliato". Il premier Conte: "Analizziamo costi e benefici, a breve la decisione"

Tav, Toninelli:
ansa

"Ci metteremo d'accordo con la Francia per non fare la Tav.

Mi risulta che Macron abbia escluso la Tav dalle priorità infrastrutturali proprio dopo aver valutato costi e benefici. E non ha stanziato risorse per finanziare il percorso dalla galleria a Lione". Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli a Bruno Vespa.

"Due miliardi di risarcimento? Non esiste" - Il ministro delle Infrastrutture, inoltre, contesta la tesi del commissario per la Tav Paolo Foiella secondo cui il blocco dell'opera costerebbe all'Italia oltre due miliardi di risarcimento danni: "Tutto sbagliato", "dalle prime avvisaglie direi che non è assolutamente una cifra che sta in piedi" ha detto a Bruno Vespa in occasione della presentazione del nuovo libro del giornalista "Rivoluzione". "Io sto aspettando le risposte dei tecnici, ma sulla Tav si dovevano fare soltanto gallerie esplorative per la ricerca geognostica in modo da valutare i materiali necessari all'opera. Invece hanno fatto un buco grande quanto il tunnel. In ogni caso la geognostica è costata all'Italia soltanto 617 milioni. Il rimborso di due miliardi? Lo vedremo" ha aggiunto il ministro.

Conte: "Decisione? Siamo in dirittura d'arrivo" - "Studieremo con cura il dossier, stiamo ultimando l'analisi costi-benefici, siamo in dirittura d'arrivo. Nel contratto è scritto che queste forze politiche e quindi il governo si impegnano a rivedere quest'opera e il contratto, stiamo cercando di curare tutti i dettagli e anche lì ci sarà una sintesi e la decisione, come fatto per altre opere": è questo il pensiero del premier Giuseppe Conte , in un punto stampa a New Delhi in India.

Fiom: "Opera inutile, noi sempre contrari" - Edi Lazzi, neosegretario generale della Fiom di Torino, ha espresso parere negativo sulla Tav: "Siamo sempre stati contrari alla Tav, e lo saremo sempre, perché non è utile alla collettività. Lo abbiamo detto tante volte e lo ripetiamo oggi". . "Non c'è bisogno della Tav per il traffico merci nè per i passeggeri. Non serve a nulla. Basta grandi opere che sfasciano il territorio e non servono alla maggioranza delle persone. Bisogna avere un'idea di sviluppo che permetta di avere risorse per fare investimenti per il territorio, per la mobilità urbana e regionale" ha aggiunto.

Chiamparino: basta con questa pantomima - Sulla Torino-Lione è ora di dire "basta all'ambiguità voluta di questo governo, condita da una pantomima insopportabile": è un passaggio dell'intervento in Consiglio regionale del Piemonte del presidente Sergio Chiamparino. "Il governo abbia il coraggio di dire che non la vuole fare o, come mi auguro, che il tunnel di base si deve fare perché è quello che fanno tutti i Paesi moderni. Io dico sì Tav, senza se e senza ma, perché quel tunnel è ciò che ci lega all'Europa".

No Tav: "Passo avanti verso lo stop" - Esulta intanto il movimento No Tav che vede l'ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Torino come "un ulteriore passo avanti del trentennale cammino" verso il no alla Tav. Il movimento di oppositori nato negli anni '90 definisce "imbarazzante e grottesco" il "tentativo di contestare la decisione del governo della città di Confindustria, Pd, Forza Italia e quei sindacati nemici dei lavoratori come Cisl e Uil. Grotteschi quanto i pochi sostenitori delle grandi opere inutili e dei corridoi morti".