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Sblocca cantieri, vertice a Palazzo Chigi: mercoledì decreto in Cdm

Ipotesi "mini sanatoria" per gli edifici costruiti prima del 1977. Tensione nella maggioranza, la misura per il M5s prefigurerebbe infatti un condono edilizio

Vertice a Palazzo Chigi per definire gli ultimi aspetti del decreto sblocca cantieri, atteso in Consiglio dei ministri mercoledì.

"Sono finiti - ha fatto sapere Conte - i tempi delle proroghe continue e dello sperpero di risorse pubbliche. E' il momento di sbloccare i cantieri fermi e far ripartire il Paese". Tensione tra M5s e Lega per un'ipotesi "mini-sanatoria", ma il Carroccio smentisce.

La "mini sanatoria" e l'opposizione del M5s - Dalle bozze, ancora oggetto di riflessioni e limature, spunta anche una "mini-sanatoria" sulle piccole irregolarità dei vecchi edifici (porte e finestre spostate rispetto ai documenti tecnici, piccole difformità), che si fatica a verificare nelle carte delle costruzioni avviate prima del 1977. Una misura che però, secondo fonti parlamentari, non sarebbe gradita in casa M5s perché prefigurerebbe un condono edilizio voluto dalla Lega.

Lega: "Nessun condono, siamo contrari" - "La Lega è contraria a ogni condono, la notizia è infondata", hanno ribattuto nella serata di lunedì fonti leghiste. 

Il passaggio incriminato - Il passaggio incriminato è contenuto a pagina 24 del documento, dove si dice che "sono escluse dall'accertamento di conformità e non costituiscono violazione edilizia, le opere eseguite in corso di edificazione in variante ai titoli abitativi edilizi rilasciati in data anteriori a quella di entrata in vigore delle legge 28 gennaio 1977 n. 10 ma non costituenti totale difformità e per le quali sia stato rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità". Sono escluse dall'accertamento anche "le irregolarità geometriche dimensionali di modesta entità, eccedenti il 2% la diversa realizzazione di un intervento/opera, qualora sia necessario acquisire, oltre al titolo abitativo edilizio e all'autorizzazione paesaggistica semplificata, anche uno o più altri atti di assenso".

Nella motivazione viene spiegato che gli immobili di vecchia data, degli Anni 50-70, l'accertamento dello stato legittimo risulta molto difficile da attestare per la frequente presenza di situazioni non esattamente rispondenti a quelle rappresentate negli elaborati tecnici.

Salvini: "Non servono aspirine, ma rivoluzione" - "Il decreto che arriverà in Consiglio dei ministri deve sbloccare davvero i cantieri, tutti i cantieri, e far ripartire l'edilizia pubblica e privata in tutta Italia, oppure non servirà - ha detto in tarda serata Matteo Salvini, commentando il testo del decreto -. L'Italia non ha bisogno di aspirine ma di una rivoluzione".