FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Roma, Raggi giura sulla Costituzione: "Sarò il sindaco di tutti"

"Ci avviciniamo allʼimportante compito che ci attende con senso del dovere e con umiltà sapendo che ricostruire una città in macerie, come quella che ci hanno lasciato, non sarà facile"

"E' un onore essere qui in quest'aula, è un onore essere qui in rappresentanza di tutti i cittadini i romani, anche di coloro che non mi hanno scelta, perché come ho già ribadito più volte, indipendentemente dalle diverse connotazioni politiche, io sarò il sindaco di tutti i romani, anche di chi non mi ha votato".

Così Virginia Raggi a Palazzo Senatorio per la prima assemblea capitolina, dopo aver giurato sulla Costituzione e sullo statuto di Roma.

"Ricostruiremo una città in macerie" - "Ci avviciniamo all'importante compito che ci attende con senso del dovere e con umiltà sapendo che ricostruire una città in macerie, come quella che ci hanno lasciato, non sarà facile. Ma ce la possiamo fare. E' un obiettivo che il M5S può e vuole raggiungere", ha aggiunto. "E' la nostra grande occasione - ha sottolineato la Raggi - per cambiare le cose, è l'occasione di tutti i romani per tornare ad avere una città che si occupi di tutti".

La Raggi cita Argan e Petroselli - La Raggi ha quindi ricordato due dei suoi predecessori, Petroselli e Argan: il primo "in questa stessa aula rievocava con forza il sentimento dell'umiltà, raccogliendo l'eredità di un altro gigante della storia capitolina, Giulio Carlo Argan, in segno del rispetto verso il suo alto e ineguagliabile rigore intellettuale e morale". "Non basterà fare, ma bisognerà fare bene. Ne siamo consci e insieme ne saremo capaci. Lavoreremo per introdurre un nuovo alfabeto e parole come merito, trasparenza, legalità, solidarietà dopo anni di buio e abbandono. Lavoreremo per i nostri figli e per i figli dei nostri figli. E lo faremo, avendo le mani libere da ogni compromesso".

"Mafia Capitale macchia, a dipendenti chiedo uno sforzo" - "Le tristi e gravissime vicende giudiziarie di Mafia Capitale - ha quindi ricordato - hanno macchiato l'immagine del Campidoglio e anche quella dei moltissimi dipendenti pubblici onesti che lavorano duramente ogni giorno per il bene della nostra città". "A loro dico che servirà uno sforzo comune, la voglia di ripartire, solo insieme saremo in grado di fare davvero la differenza. "Per questo ho tenuto la delega al personale. Ed è stato importante partecipare martedì alla riunione dei sindacati per ribadire la mia vicinanza ai dipendenti capitolini".

Nessun politico in giunta - La Raggi ha poi introdotto la sua squadra tra gli applausi, ricordando che "nessuno di loro è un politico". Vicesindaco Daniele Frongia che sarà anche assessore alla Qualità della vita, all'accessibilità, allo sport e alle politiche giovanili; Marcello Minenna, assessore al Bilancio, risorse economiche e patrimonio e titolare dell'assessorato di scopo per la Riorganizzazione delle partecipate; Paola Muraro, assessore alla sostenibilità ambientale; Linda Meleo, assessore alla Città in Movimento; Laura Baldassarre, assessore ai Diritti alla persona, alla scuola e alle comunità solidali; Adriano Meloni, assessore allo Sviluppo economico, al turismo e al lavoro; Paolo Berdini, assessore all'Urbanistica e alle infrastrutture; Luca Bergamo, assessore alla Crescita culturale; Flavia Marzano, assessore alla Roma semplice.

"Campidoglio aperto a tutti, sia la casa dei romani" - E' un nuovo corso quello che la Raggi vuole aprire in Campidoglio, e per questo "le sedute dell'Assemblea e delle commissioni sono pubbliche. Questa deve tornare ad essere la casa di tutti i romani". "Le sedute - ha spiegato - saranno trasmesse in streaming: ciò serve per recuperare il rapporto di fiducia tra cittadini e Istituzioni che manca da troppo". "Vogliamo iniziare a dare un primo segno tangibile: dall'ultima domenica di questo mese le porte del Campidoglio saranno aperte ai cittadini", ha aggiunto.

"Ricordiamoci da dove siamo partiti, siamo cittadini" - "Ricordiamoci sempre da dove siamo partiti: siamo cittadini e tra i cittadini dobbiamo rimanere, girando per la città parlando ai romani, riavvicinando finalmente la politica alle persone", ha detto il sindaco di Roma chiudendo il suo primo discorso nell'assemblea capitolina.