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Padoan: "Manovra creerà posti lavoro" Cgil: "Non risponde a vera emergenza"

Il ministro esprime la sua soddisfazione per la legge di Stabilità. Parziale apprezzamento dalla Cisl su "80 euro e taglio allʼIrap". Chiamparino: "Insostenibile per le Regioni, viene meno la lealtà istituzionale"

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Il giorno dopo il varo della legge di Stabilità, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, esprime fiducia per il futuro.

"Creerà più lavoro - ha detto a Radio Anch'io -. Ci sono risorse per i redditi più bassi e per le partite Iva". La Manovra viene bocciata dalla leader della Cgil Susanna Camusso, mentre incassa il parziale sì del numero uno della Cisl Annamaria Furlan: "Ci sono alcune cose positive".

Padoan: "Non facciamo deficit, lo riduciamo"

- Entrando nel dettaglio della legge di Stabilità, Padoan ha poi sottolineato che "punta a voltare pagina". "Non facciamo deficit, lo riduciamo gradualmente pur in un contesto di recessione (purtroppo il terzo per il Paese)", ha spiegato.

"Non sono preoccupato per il giudizio dell'Ue"

- "Non sono preoccupato" per il giudizio dell'Ue sulla legge di Stabilità. Con Bruxelles va avanti un dialogo assolutamente cordiale e costruttivo", ha assicurato il titolare del Tesoro. "Stiamo interpretando le regole del patto di Stabilità tenendo conto di due circostanze eccezionali: quadro macroeconomico e ambiziosissimo programma di riforme".

"Amplissimi margini per l'aumento dell'efficienza"

- Ci sono "amplissimi margini per l'aumento dell'efficienza", ha proseguito il ministro dell'Economia a proposito dei tagli previsti per le Regioni, ricordando il caso del costo delle siringhe in molti casi diverso al Nord e al Sud. Il sacrificio per i ministeri che hanno contribuito al ddl con "tagli molto precisi" è "stato accolto", "nulla è stato imposto".

"Tfr in busta è un'opzione in più per i lavoratori"

- Con l'operazione Tfr "diamo un'opzione in più ai lavoratori: la possibilità, la facoltà del tutto volontaria di rimettersi in tasca il trattamento di fine rapporto", ha spiegato Padoan. Per evitare il probabile problema di insufficienza di liquidità delle imprese, ha aggiunto, c'è "un accordo col sistema bancario che compensa ad un costo molto molto favorevole questa eventuale carenza".

Furlan: "Inaccettabile non ci sia nulla sul rinnovo dei contratti"

- Del ddl di Stabilità la Cisl ha promosso la decontribuzione per tre anni per i neoassunti a tempo indeterminato, la conferma del bonus di 80 euro e il taglio della componente lavoro dell'Irap. La Furlan però ha chiesto l'estensione del bonus anche ai pensionati. E' "inaccettabile", ha invece detto il segretario generale della Cisl, che nella Manovra da 36 miliardi non ci sia nulla sul rinnovo dei contratti pubblici. "Ci sono milioni di lavoratori da sei anni senza rinnovo del contratto", ha ricordato.

Sangalli: "Bene taglio delle tasse, è la giusta direzione"

- "Abbiamo accolto con favore la riduzione fiscale contenuta nella legge di Stabilità". Lo ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sottolineando che "tutto ciò che rientra nel perimetro di riduzione delle tasse va nella giusta direzione".

Camusso: "Manovra non risponde a vera emergenza"

- "Mi pare che la legge di Stabilità non risponda alla vera emergenza del Paese che è quella di creare lavoro e dare risposte all'occupazione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a Cosenza a margine dell'iniziativa "Verso il 25 ottobre: Nord e Sud insieme per il lavoro, l'equità e la dignità".

Landini: "Si andrà a sciopero generale"

- La manifestazione di sabato 25 ottobre è solo l'inizio: dopo si andrà sicuramente anche verso lo sciopero generale perché le ragioni che hanno portato la Cgil ad annunciare la manifestazione sono ancora più confermate". Lo ha sottolineato il segretario della Fiom Cgil Maurizio Landini.

Sindacati P.a.: "Tagli lineari scellerati"

- "La televendita del presidente del Consiglio è l'ultima prova dell'incapacità di cambiare". Così Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa sulla legge di Stabilità, denunciando "tagli lineari scellerati", che "mettono in ginocchio i servizi pubblici". "Il risultato sarà un'altra ondata di tasse locali", hanno affermato i sindacati dei lavoratori Pubblica amministrazione.