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Gentiloni: "Non è tempo di cicale, non dilapidare i risultati"

Il premier sottolinea: "I conti pubblici sono molto in ordine e la crescita è tornata stabile. Lʼobiettivo principale della nuova legislatura sarà quello di ridurre il debito"

Gentiloni:
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I conti pubblici "sono non in ordine ma molto in ordine", la crescita è tornata ed è "stabile" e "dobbiamo partire dalla consapevolezza che questi risultati che sono costati sacrifici" alle famiglie e alle imprese "non possono essere dilapidati: disperderli o dilapidarli sarebbe assolutamente irresponsabile".

Così il premier Paolo Gentiloni sottolineando come non sia "il tempo delle cicale".

"C'è una parte di Italia che corre e una parte che fatica ed è rimasta indietro e se non ci occupiamo anche di questa parte faremo molta fatica a progredire". Ha proseguito Gentiloni intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico della Luiss. "L'Italia attraversa una fase dove è più che mai necessario coraggio e fiducia", ha precisato.

"Obiettivo fondamentale della nuova legislatura è ridurre il debito" - Il presidente del Consiglio lancia poi un monito per il futuro: "Guai a dimenticare nella prossima legislatura l'obiettivo di passare alla riduzione graduale e sostenibile del debito pubblico, se ne parla poco nella discussione pubblica, ma deve essere uno degli obiettivi fondamentali".

"Non scardinare sistema pensioni e fisco" - "Non è il tempo di scardinare pilastri del nostro sistema pensionistico e fiscale. E' il tempo della competenza, della serietà e dell'investimento sul futuro", ha spiegato il premier.

"Livello di crescita stabile" - Gentiloni ha ricordato che "abbiamo un buon livello di crescita, stabile", anche se "potremmo averlo migliore", "livelli occupazionali più alti da quando si fanno statistiche, anche se sappiamo che sull'occupazione femminile e giovanile c'è ancora molto da recuperare". In più "abbiamo ridotto il deficit", passato "dal 3 al 2%" e "abbiamo una situazione stabile di avanzo primario". Tutti risultati che non vanno "dilapidati". Il premier ha sottolineato anche che "si deve lavorare non meno ma più di prima per contrastare povertà, promuovere l'inclusione per fornire occasioni di lavoro ai giovani. Del resto - ha aggiunto - abbiamo difeso con grandissima determinazione la priorità in legge di bilancio, oltre alle clausole di salvaguardia, della decontribuzione per i giovani concentrata in modo particolare nel Mezzogiorno".

"E' il momento di investire nel Mezzogiorno" - Ora "è il momento di investire in Italia e nel Mezzogiorno" perché "non ci sono mai state negli ultimi anni condizioni più favorevoli". Tra i capitoli da affrontare anche quello dei "livelli salariali, che non sono cresciuti abbastanza" e "le disuguaglianze", perché "la ripresa non si e' accompagnata a una riduzione delle disuguaglianze, anzi in molti casi sono cresciute insieme alla crescita".

"Instabilità? Sono fiducioso, Italia coerente" - Gentiloni ha poi voluto dissipare i dubbi legati all'instabilità del Paese: "Agli interlocutori economici e ai leader stranieri che mi chiedono dell'instabilità politica io rispondo che sono fiducioso perché l'Italia è da 70 anni fra i grandi Paesi europei il più coerente, il più stabile e i cui fondamentali sono fra i più riconoscibili da parte degli investitori e da parte internazionale. Al cambiamento dei cambi di governo non hanno corrisposto cambiamenti in politica economica e estera e nell'affidabilità per gli investitori. Il che non vuol dire che non ci siano problemi ma è un Paese che merita fiducia".