FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pacchetto norme anti-violenza sulle donne: 14 anni a chi sfregia

Inasprite le pene nei confronti di chi commette reati su donne e minori. Bonafede: "No a colori politici, mi auguro che il Parlamento si impegni a dare un segnale di unione". Introdotto un nuovo reato

Giro di vite contro la violenza sulle donne e sui minori: il M5s ha presentato un pacchetto di norme ad hoc che inasprisce le pene.

Ad annunciarlo alla Camera, insieme al Guardasigilli Alfonso Bonafede, è stata l'esponente M5s alla Commissione Giustizia Stefania Ascari che ha spiegato: "Viene introdotto un nuovo reato che punisce severamente chi sfregia una donna. E' disposta la reclusione fino a 14 anni per un reato che, ripeto, non era previsto".

Violenza su minori, non serve più la denuncia - Per quanto riguarda i reati di violenza sui minori,  la deputata pentastellata ha affermato che nel pacchetto di emendamenti alla legge sul Codice rosso non ci sarà "nessuna pietà per chi violenta i bambini. E' previsto il carcere fino a 24 anni. Non solo, i reati sessuali sui minori diventano sempre procedibili d'ufficio. Non serve dunque più la denuncia".

Fino a sette anni per stalking e maltrattamenti - "Sono previsti aumenti di pena, fino a 7 anni di carcere, anche per i reati di stalking e maltrattamenti in famiglia", ha osservato la parlamentare M5s proseguendo: "Estendiamo inoltre misure di controllo e prevenzione prevedendo ad esempio la sorveglianza speciale per i casi gravi o cambio di dimora per la donna vittima". Condanne inoltre fino a 12 anni per "chi violenta una donna".

Aggravanti anche senza convivenza - L'esponente della Commissione Giustizia ha poi precisato che "in caso di femminicidio andiamo a migliorare le circostanze aggravanti". "A oggi era prevista l'aggravante solo se vi era la convivenza e contemporaneamente la relazione affettiva. Adesso sia che vi sia la convivenza che una relazione affettiva ma in case diverse, scatta l'aggravante", ha evidenziato la Ascari. "Sempre in caso di femminicidio aumentiamo le pene - ha continuato - anche se il fatto è accaduto dopo la fine della relazione. Tuteliamo inoltre la donna in merito alle comunicazioni, soprattutto se chi ha commesso il reato viene scarcerato o se decade una misura agli arresti domiciliari. La donna viene avvisata anche se non ne fa richiesta perché deve saperlo. Infine è prevista la comunicazione al giudice civile dei provvedimenti emessi dal giudice penale perché a oggi succede che non c'è una circolarità di informazioni".

Bonafede: "Mi auguro che il Parlamento voti unito" - "Non c'è spazio e non ci sarà mai spazio nella nostra società perché possa profilarsi una fattispecie di delitto d'onore". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, aggiungendo: "Dobbiamo fare di tutto perché i femminicidi non si verifichino. Ma di fronte a un episodio di femminicidio che dovesse verificarsi, non si deve lasciare scampo. Nessuno deve pensare che esista qualche margine di giustificazione". Poi l'augurio affinché il Parlamento voti unito: "Mi auguro che questo pacchetto di norme non abbia nessun colore politico e che il Parlamento si impegni a dare un segnale di compattezza di fronte all'emergenza sociale che il Paese sta vivendo", ha sottolineato.

Il pacchetto di emendamenti M5s alla legge sul Codice Rosso è stato "depositato in Commissione dove dovrebbe essere votato questa settimana e in aula nella prossima".