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Incontro sovranisti di Salvini, non ci saranno Le Pen e Orban | Il vicepremier: "Sono solo fake news surreali"

"Non verranno semplicemente perché non erano previsti. Ci sarà invece il mio collega tedesco di Alternative fur Deutscheland". Tensioni con Meloni e Forza Italia

Incontro sovranisti di Salvini, non ci saranno Le Pen e Orban | Il vicepremier:
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Gli alleati Ue della Lega, Marine Le Pen e Viktor Orban, non parteciperanno all'incontro dei partiti sovranisti, in programma lunedì, convocato da Matteo Salvini.

La leader del Front National ha fatto sapere che "è impegnata in campagna elettorale". Secondo indiscrezioni stampa il presidente ungherese invece non vuole rompere con il Partito popolare europeo e spera di evitare l'espulsione. Non ci sarà neppure alcun rappresentante del suo partito Fidesz.

Salvini: "Fake news surreali" - Assenze che il vicepremier commenta definendole "fake news surreali". "Lunedì 8 aprile - spiega - abbiamo organizzato a Milano un incontro fra quattro partiti di quattro gruppi politici europei diversi per lanciare un segnale. Con tutti gli altri ci vedremo più avanti. Se abbiamo deciso di fare una riunione a quattro e non a 24, è curioso che si lamenti il fatto che gli altri non ci sono".

E aggiunge: "L'obiettivo da qui al 26 maggio è di trovarsi con tutti. A proposito di fake news, se uno non è stato invitato e non viene mi sembra normale. Marine Le Pen non c'è perché non era prevista e la vedo domani. Sarei deluso se i quattro che ho invitato non venissero. Orban l'ho sentito questa settimana e gli austriaci li sento settimanalmente. La mia alleanza in Francia era e rimane ben salda con Marine Le Pen".

Le Pen: "Felice di vedere Salvini venerdì" - Proprio la Le Pen, che incontrerà il vicepremier venerdì a Parigi, dove è in programma il G7 dei ministri dell'Interno, ha twittato: "Sono molto felice di incontrare il mio amico Matteo a Parigi, per parlare delle future elezioni europee".

Convention a fine aprile in vista delle europee - Lunedì l'intenzione di Salvini è di presentare a Milano, insieme ad alcuni partiti alleati, la convention in programma a fine aprile che aprirà la campagna elettorale, annunciando una grande manifestazione unitaria di chiusura a Milano, in piazza Duomo, il 18 maggio. L'8 aprile, all'Hotel Gallia del capoluogo lombardo, accanto al vicepremier ci sarà sicuramente l'eurodeputato Joerg Meuthen, portavoce federale di Alternative fur Deutschland, il partito della destra radicale tedesca.

Non ci sarà il polacco Jaroslaw Kaczynski, che ha ricevuto a Varsavia la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che con Salvini sta conducendo una battaglia senza esclusione di colpi e che non esita a definire "flop" l'incontro di lunedì a Milano precisando che "loro sono populisti e i veri sovranisti siamo noi". Frizioni restano anche con Forza Italia nel dibattito sul Ppe. L'obiettivo di Salvini è da sempre staccare i popolari dai socialisti. "Noi - dice il vicepremier - vogliamo un'Europa diversa da quella governata da Ppe e Pse. Se i popolari e Forza Italia si sono accorti dell'errore fatto e guarderanno altrove ne saremo contenti. Per cambiare l'Ue, il Ppe deve abbandonare l'alleanza storica con il Pse e aprirsi ai conservatori e a quei sovranisti che bisogna educare".