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Dl sicurezza, Matteo Salvini: "Approvarlo entro il 3 dicembre o salta la legge"

Dopo i nuovi malumori emersi nel M5s anche alla Camera, il vicepremier e ministro dellʼInterno ha sottolineato: "Mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro". Di Maio: "Lealtà"

Dl sicurezza, Matteo Salvini:
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Dopo i nuovi malumori nel M5s per il dl sicurezza, il vicepremier Matteo Salvini ha affermato lapidario: "Il testo serve al Paese e passerà entro il 3 dicembre, o salta tutto".

"Mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro", ha aggiunto il leader leghista. Lunedì 19 deputati pentastellati avevano inviato una lettera chiedendo modifiche al decreto. Richiesta subito respinta dai vertici. Di Maio aveva dichiarato: "Mi aspetto lealtà". Salvini ha poi aggiustato il tiro: "Il salta non era riferito al governo".

Sulla Manovra il ministro dell'Interno ha poi assicurato: "Siamo tranquilli, stiamo mettendo sangue nelle arterie dei cittadini italiani salassati negli anni passati anche per colpa di scelte europee sbagliate e sono sicuro che l'Europa, i mercati, le agenzie di rating porteranno rispetto all'Italia che contribuisce con 5 miliardi di euro al bilancio dell'Unione".

Per quanto riguarda il decreto sicurezza il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Di Maio ha ribadito anche oggi: "Il Movimento Cinque Stelle sarà leale". "Come capo politico del Movimento - ha detto rispondendo a una domanda sulla lettera con 19 firme di deputati inviata al Capogruppo, Francesco D'Uva - devo assicurare la lealtà del Movimento a questo governo. Il decreto si deve approvare. E' una questione di correttezza. Non ci si può rimangiare la parola".

Il testo arriverà in Aula alla Camera il 23 novembre e il governo potrebbe decidere di mettere la fiducia, come già al Senato. Una fronda dei pentastellati contrari al provvedimento si è però fatta sentire anche a Montecitorio con una lettera inviata al capogruppo Francesco D'Uva per lamentare scarsa "collegialità" nell'esame del provvedimento che "non trova, in molte sue parti, presenza nel contratto di governo ed è, in parte, in contraddizione col programma elettorale del M5s". Obiettivo della lettera di protesta, che riporta 19 firme pure se due di queste - sembra - sarebbero state aggiunte per errore, è quello di testimoniare la contrarietà ad alcune parti del provvedimento anche se, precisano i firmatari, "non è nostra intenzione complicare i già delicati equilibri di governo"