"NIENTE MODIFICHE"

Boschi blinda Italicum: non si tocca Unioni civili slitteranno a gennaio

"L'Italicum dà finalmente stabilità dopo che per 50 anni abbiamo avuto 70 governi", ha spiegato il ministro per le Riforme

15 Ott 2015 - 23:27

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"No, no e no". Maria Elena Boschi risponde secca e concisa sulla possibilità di modificare l'Italicum. "Ci sono delle proposte per cambiarlo", ma "va bene così", afferma il ministro per le Riforme. Sulle prossime amministrative 2016, invece, chiarisce: "La selezione del candidato sindaco Pd a Roma la faremo, probabilmente, attraverso le primarie". Su Milano è più vaga: "Vedremo", spiega la Boschi. Le unioni civili invece "slittano a gennaio".

"La prima ragione per non modificarlo - ha spiegato - è la serietà: la abbiamo approvata da poco, è stato faticoso, e lo abbiamo fatto con una maggioranza ampia".

La seconda ragione riguarda i contenuti dello stesso Italicum: "Dà finalmente stabilità dopo che per 50 anni abbiamo avuto 70 governi. Ora con l'Italicum chi vince le elezioni governa per cinque anni". Spostare il premio di maggioranza dal partito vincente alla coalizione, ha spiegato ancora, sarebbe un errore: "Abbiamo avuto coalizioni fatte per vincere ma non per governare che si sono sciolte come neve al sole. L'Italicum fa acquistare al Paese affidabilità internazionale e dà fiducia ai cittadini".

"Unioni civili slitteranno" - "Le unioni civili slitteranno a dopo la legge di stabilità, probabilmente a gennaio", ha poi annunciato il ministro, ospite di "Porta a Porta".

"Primarie? A Roma probabili, a Milano forse" - "Credo che si debba scegliere a secondo delle situazioni. Le primarie non sono un obbligo: se non c'è una persona forte, allora occorre farle, ma se si trova un accordo su una personalità non c'è bisogno", ha detto il ministro. "A Roma probabilmente le faremo", ha detto Boschi, la quale ha invece commentato con un "vedremo" per quel che riguarda Milano. "L'importante è trovare una persona che non solo ami la città ma che la conosca a fondo". Per quanto riguarda poi il quesito se sia meglio un politico come candidato sindaco o un esponente della società civile, Boschi ha replicato: "Non c'è una regola, dipende dalle persone che si mettono a disposizione. Ma prima ancora delle persone contano le idee: occorre un progetto per la città, per esempio per Roma, e poi le persone si trovano".