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Tre donne per giudicare Berlusconi

A decidere su Silvio Berlusconi saranno tre donne.

Giulia Turri, Carmen D'Elia e Orsolina De Cristofaro sono infatti le componenti del collegio della quarta sezione penale di Milano che giudicherà, a partire dal 6 aprile, il premier. L'accusa ai danni di Berlusconi è concussione e prostituzione minorile nell'ambito della vicenda della giovane marocchina Ruby che, secondo l'accusa, avrebbe partecipato, assieme a molte altre ragazze, a presunti "festini" a luci rosse ad Arcore.

Dopo Ilda Boccassini, procuratore aggiunto che assieme ai colleghi Pietro Forno e Antonio Sangermano ha coordinato l'inchiesta che ha portato a giudizio il premier, e dopo Cristina Di Censo, il gip che ha accolto la richiesta di rito immediato, spetterà dunque ad altre tre donne occuparsi del Ruby-gate.

E sempre tre donne sono i giudici del processo "Mills", nel quale il premier è imputato per corruzione in atti giudiziari e che riprenderà l'11 marzo.

Carmen D'Elia, milanese di 44 anni, aveva già fatto parte, una decina di anni fa, ed esattamente nel 2002, di un collegio di giudici che vedeva come imputato, tra gli altri, proprio Silvio Berlusconi. Si trattava della vicenda Sme per la quale il premier nel 2008 venne definitivamente assolto dalla Cassazione dall'accusa di aver corrotto il giudice romano Renato Squillante. Per il caso Sme, in particolare, il giudice D'Elia, assieme agli altri due componenti del collegio, il 22 novembre 2003 pronunciò la sentenza di condanna in primo grado a 5 anni per Cesare Previti e quella per gli altri imputati, tra cui Renato Squillante e Attilio Pacifico. La posizione del co-imputato Berlusconi venne invece "stralciata" e il processo a suo carico venne affidato a un altro collegio, perché D'Elia e gli altri due magistrati, anche dopo un'istanza di ricusazione dello stesso premier, si astennero dal giudicare per "incompatibilità", avendo già emesso sentenza nei confronti di Previti e degli altri.

Carmen D'Elia, nei mesi scorsi, proprio assieme a Orsolina De Cristofaro, è stata giudice "a latere" nel processo che ha portato alla condanna a 15 anni e mezzo di reclusione per Pier Paolo Brega Massone, l'ex primario di chirurgia toracica della clinica Santa Rita di Milano, imputato per lesioni gravi e gravissime e truffa per i presunti interventi inutili ai danni dei pazienti.

A presiedere il collegio del processo al premier sarà Giulia Turri: milanese, di 48 anni, nel marzo del 2007 firmò l'ordinanza di arresto per il "fotografo dei vip" Fabrizio Corona per i presunti fotoricatti ai vip, dopo che un provvedimento analogo era stato notificato a Corona anche dal gip di Potenza per la vicenda "Vallettopoli". Inoltre, Turri è il magistrato che nel novembre del 2008 ha rinviato a giudizio l'ex consulente Fininvest e deputato del Pdl Massimo Maria Berruti. Sempre lo stesso giudice, quando era gip, ha firmato, nel luglio del 2010, gli arresti per 5 persone coinvolte nell'inchiesta della Procura di Milano su un presunto giro di tangenti e droga nel mondo della movida milanese, e in particolare nelle discoteche Hollywood e The Club.