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Ruby, rito immediato per Berlusconi

Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio con rito immediato per concussione e prostituzione minorile, nell'ambito dell'inchiesta Ruby di cui è titolare la procura di Milano.

Lo ha deciso il gip Cristina Di Censo. Il processo si aprirà il 6 aprile. Per il gip "sussiste la prova evidente". Il collegio giudicante sarà composto da tre donne. "Non ci aspettavamo nulla di diverso", ha commentato la difesa del presidente del Consiglio.

Il gip di Milano, nel rinviare a giudizio con rito immediato Silvio Berlusconi, ha ritenuto sussistere la competenza della procura di Milano a indagare sul caso Ruby. Il premier sarà giudicato da tre donne: stando a quanto comunicato dalla cancelleria della quarta sezione penale alla presidenza dei gip, il collegio sarà composto dai giudici Carmen D'Elia, Orsola De Cristofaro e Giulia Turri.

Il premier, in visita a Mineo, nel Catanese, non ha voluto rilasciare dichiarazioni e ha deciso di rientrare a Roma. Berlusconi, quindi, non prenderà parte alla conferenza stampa sull'immigrazione prevista in prefettura a Catania.

Ghedini: "Ci aspettiamo di tutto" 
"Siamo a Milano e, quindi, ci aspettiamo tutto e di più". Lo ha detto il legale del premier, Niccolò Ghedini, in un'intervista al Tg5 commentando la decisione del gip del tribunale di Milano che ha disposto il giudizio immediato per il presidente del Consiglio per i reati di concussione e prostituzione minorile. Vi aspettavate questa conclusione? "A Milano assolutamente sì", ha risposto l'avvocato di Berlusconi.

Fondata l'accusa al premier
E' provata la fondatezza dell'accusa del decreto di 30 pagine con cui il gip Cristina Di Censo ha disposto il rinvio a giudizio con rito immediato di Silvio Berlusconi. Adesso la decisione sulla responsabilità del premier passa al Tribunale.

Ruby e ministero Interno parti lese
Karima El Mahroug, in arte Ruby, e il ministero dell'Interno sono parti lese nel processo. Lo si evince dal decreto con cui il gip Cristina Di Censo ha disposto il giudizio immediato per il premier. La giovane è persona offesa in relazione al reato di prostituzione minorile contestato a Berlusconi. Il ministero dell'Interno, invece, per il reato di concussione dopo la telefonata che Berlusconi fece nella notte tra il 27 ed il 28 maggio in questura a Milano per ottenere il "rilascio" di Ruby che era stata portata negli uffici della polizia in seguito alla denuncia di un furto. Tra le parti offese anche tre funzionari della Questura di Milano, Pietro Ostuni, Giorgia Iafrate e Ivo Morelli, presenti quando arrivò la telefonata del premier.

Bruti Liberati: "Ora andremo in udienza"
Poche parole e molti sorrisi hanno accolto al quarto piano del Palazzo di giustizia di Milano la decisione del gip Cristina Di Censo sulla richiesta di giudizio immediato avanzata dai procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Pietro Forno, e dal pm Antonio Sangermano. "Ora andremo in udienza", si è limitato a dire il procuratore Edmondo Bruti Liberati.

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