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Capezzone:da Fini proposta ridicola

Matteoli: "Va rispedita al mittente"

La proposta di doppie dimissioni avanzata da Gianfranco Fini al premier durante l'assemblea costituente di Fli "è ridicola".

Lo ha detto il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, secondo cui è Fini "che ha tradito la volontà popolare e che abusa del suo ruolo". "E' la ciliegina sulla torta - gli fa eco il ministro Altero Matteoli - di un congresso vuoto di idee e pieno di antiberlusconismo. Solo per questo va rimandata al mittente".

Contro la proposta di Fini, accolta come una provocazione, si sono schierati tutti i vertici del Pdl. Sono stati gli stessi capigruppo di Camera e Senato - Fabrizio Cicchitto, Massimo Corsaro, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello - in una nota congiunta, a ribadire la richiesta di evitare ''la confusione tra ruoli istituzionali di garanzia e ruoli di partito'' e a biasimare ''una situazione nella quale il presidente della Camera si trova a svolgere il doppio ruolo di alta carica istituzionale e leader di un partito da lui stesso fondato''.

E se all'inizio il linguaggio è stato diplomatico, qualche riga più in là si è fatto più "vivo": "lo spettacolo di un presidente della Camera che chiede le dimissioni del presidente del Consiglio è inaudito". Subito dopo sono arrivati il vice-capogruppo al Senato Francesco Casoli, secondo cui ''ora Napolitano ha la risposta e' Fini che blocca il lavoro del Parlamento'', e il deputato Osvaldo Napoli: ''Fini e' in stato confusionale''.

Per il Pdl, Berlusconi governera' fino al 2013. Le dimissioni sono fuori discussione e anche di voto anticipato non se ne parla. Al richiamo di ieri del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - ''si abbassino le tensioni o la legislatura e' a rischio'' - hanno risposto sempre i capigruppo pidiellini: ''Nulla puo' mettere in discussione il principio secondo il quale solo il venir meno della maggioranza parlamentare rende possibile e anzi doveroso che la sovranita' popolare torni ad esprimersi''. E la maggioranza in Parlamento c'e'. Anzi, aumenta ad ogni voto di fiducia.

Ma e' sul 'doppio incarico' di Fini che la maggioranza insiste. Per Cicchitto, dal discorso di oggi e' emerso che Fini e' ''in prima fila nello scontro politico col presidente del Consiglio a conferma che in questo nodo, insieme all'invasione di campo della Procura di Milano, c'e' la ferita istituzionale fondamentale non risolvibile certamente con la paradossale sfida alle duplici dimissioni''. E' un 'no' secco quindi alle duplici dimissioni. Fini deve lasciare, ma Berlusconi no.