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Ruby, violazione privacy a Corte Ue

Il caso Ruby potrà arrivare davanti alla Corte di Strasburgo.

E' Franco Frattini ad annunciare l'ipotesi di un ricorso alla Corte dei diritti umani per la violazione del diritto alla privacy. Il ministro degli Esteri lo ha detto rispondendo a una domanda sull'ipotesi di una causa del premier contro lo Stato. Causa che, sottolinea Frattini, non sarebbe "un rimedio straordinario" perché ciascuno ha il diritto di rivolgersi al giudice per la sua tutela.

"Si tratta di un problema - ha proseguito Frattini tornando alla violazione della privacy - su cui il Pdl ha posto un punto fermo, una questione politica: non pensiamo che sia immaginabile un cambiamento del governo democraticamente eletto per via giudiziaria". E' una questione politica, ha aggiunto, "che ha posto tutto il Pdl".

Rispondendo poi a una domanda se un eventuale causa nei confronti dello Stato non farebbe altro che alzare il livello di scontro, Frattini ha spiegato: "Il solo fatto che si possa immaginare di invocare un cambiamento di governo avvalendosi di metodi giudiziari è di per sé un elemento grave: bisogna tornare alla normalità, mi auguro che torni la serenità e la normalità nazionale".

Cicchitto: "E' una persecuzione"
L'iniziativa dei pm milanesi contro Berlusconi è "un'iniziativa marchiata e segnata da un evidente fumus persecutionis e da un evidente uso politico della giustizia" e, per questo, "noi abbiamo fatto presente che non è una questione giudiziaria ma politica". Lo ha detto il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. 

De Siervo: "Denigratorio dire che Consulta è di parte"
Il presidente della Corte Costituzionale, Ugo De Siervo, dice che, sui tempi che serviranno per decidere su un eventuale conflitto tra poteri nel caso Ruby "ci vorrà qualche mese". E aggiunge: "Prima c'è la questione di ammissibilità e poi si decide nel merito". De Siervo ha definito "denigratorio per la Corte Costituzionale e gravemente offensivo" continuare a sostenere che i 15 giudici della Consulta "giudicherebbero sulla base di loro asserite appartenenze politiche".

Frattini: "Decisioni Consulta si prestano a critiche"
"Rispettiamo la Corte Costituzionale quale organismo di garanzia, ma credo che abbiamo il diritto di criticare politicamente decisioni che si prestano a critiche". E' la risposta del ministro degli Esteri, Franco Frattini, alle dichiarazioni di De Siervo.

Cicchitto: "Nessun decreto intercettazioni"
Il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, smentisce i rumors di un possibile decreto in cantiere sulle intercettazioni. "C'è stato un equivoco: non mi risulta che ci sia alcuna iniziativa per un decreto e tanto meno da presentare al Presidente della Repubblica. Casomai, come ha ricordato l'onorevole Leone, c'è un disegno di legge che è in stato avanzato dei lavori parlamentari. Ieri - ha concluso Cicchitto - si è fatto notevole polverone su cosa che non esiste". Sulla questione è intervenuto anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha detto: "Chi vivrà vedrà".