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Rai, Masi: "Mi dissocio da Santoro"

Scontro in diretta tra Michele Santoro e il direttore generale della Rai, Mauro Masi, che è intervenuto telefonicamente durante la puntata "Annozero" dedicata al caso Ruby.

"Mi dissocio - ha detto Masi - e si dissocia l'azienda dal tipo di trasmissione che sta impostando, perché ad avviso mio e dei miei legali viola il codice di autoregolamentazione sulla trasmissione delle vicende giudiziarie" in televisione.

''Non sono mai intervenuto direttamente - ha esordito Masi - anche quando mi ha citato in diretta. Ma stavolta faccio un'eccezione. A tutela dell'azienda di cui sono direttore generale e che è anche la sua azienda - ha detto parlando a Santoro -, mi debbo dissociare nella maniera più chiara dal tipo di trasmissione che lei sta impostando".

Santoro, che aveva aperto la puntata prendendo le distanze dalla circolare di Masi sulla necessità di una partecipazione paritetica del pubblico rispetto alle posizioni degli ospiti, ha allora incalzato il dg chiedendogli se a suo avviso la trasmissione violasse le regole e dunque se volesse chiuderla. Masi allora ha risposto: "Le sto dicendo che ritiro me stesso e l'azienda dal tipo di trasmissione che sta facendo".

"Se ritira se stesso - ha commentato Santoro - mi pare anche buono". "Ho sempre garantito che la trasmissione andasse in onda - ha detto ancora il dg. Non sono io che debbo stabilire se le regole vengono violate o no", ha ribadito Masi, prima che Santoro chiudesse bruscamente la conversazione con un secco "buonanotte".

Berlusconi: "Annozero è una vergogna"
Nuovo duro attacco del premier Silvio Berlusconi a Michele Santoro. Conversando con i partecipanti alla cena per il compleanno della deputata del Pdl Micaela Biancofiore, il premier avrebbe contestato la gestione della trasmissione da parte del giornalista, considerata "vergognosa", e si sarebbe detto "infuriato" per il fatto che Santoro non avrebbe fatto entrare in studio sessanta ragazzi simpatizzanti del centrodestra: "E' una vergogna", avrebbe ripetuto.

"E' una dittatura"
"Questa è una dittatura, bisognerebbe che gli italiani non pagassero più il canone perché la maggior parte ha votato Silvio Berlusconi ed è costretta a non vedersi rappresentata dal servizio pubblico", avrebbe detto ancora. "Alla fine a poterci difendere c'era solo Belpietro - ha aggiunto- e doveva andarsene anche lui".

"Togliamo authority tlc"
"Togliamo l'authority per le tlc, tanto non serve a niente", avrebbe detto poi il premier. "E allora togliamo anche i servizi segreti che sul caso Ruby non ti hanno avvertito per niente - ha repicato uno dei ministri presenti - basta con queste migliaiai di persone in vacanza permanente".

Masi: "E' una mistificazione"
"Santoro mistifica ancora una volta. Sono io che ho evitato consapevolmente lo scontro e non lui che si e' limitato a rispondere maleducatamente ad argomentazioni tecniche puntuali e pacate con l'arroganza di chi da 30 anni crede di usare il video come una clava". Questa la replica del direttore generale della Rai Mauro Masi.


Romani: "Santoro ha superato i limiti del decoro"
"Annozero ha superato ogni limite del decoro, della decenza e del rispetto della deontologia giornalistica". Questo il commento del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. "Sono stati nuovamente violati i diritti di dignità, onore, reputazione e riservatezza costituzionalmente garantiti alle persone coinvolte in un'indagine o in un processo. Ci attiveremo presso le sedi opportune per richiedere la più stretta osservanza delle regole così gravemente violate".

Idv: "Telefonata grave, in gioco la democrazia"
"Quanto è avvenuto ad Annozero è gravissimo. La telefonata in diretta di Masi rappresenta un'intollerabile intromissione nel lavoro di Michele Santoro e della sua redazione". Lo afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, in una nota. "Non possiamo accettare - aggiunge - che si cerchi di attuare una censura nei confronti di trasmissioni libere, come Annozero, che provano semplicemente a riportare le notizie. Anche quelle sgradite al presidente del Consiglio".

Pd: "Stop a molestie telefoniche contro i giornalisti"
A quanto pare ormai siamo passati alle "molestie telefoniche": se qualcuno prova a fare giornalismo televisivo, "puntualmente arriva una telefonata censoria o offensiva". E' il commento del responsabile Informazione del Pd, Matteo Orfini, alla telefonata ad Annozero del direttore generale della Rai, Mauro Masi. "Certo - prosegue Orsini - stupisce che alle ossessioni del premier si uniformi anche chi, come il direttore generale della Rai, dovrebbe solo ringraziare quei conduttori che con il loro successo arricchiscono l'azienda del servizio pubblico".