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Ruby, carte difesa: "Cene normali"

Ad Arcore si svolgevano cene "normali", per lo più tra "amici, politici e imprenditori".

Poco l'alcol, niente sesso, nè spogliarelli. E soprattutto senza minorenni. E' la fotografia fornita dai "contro-interrogatori", depositati in Giunta delle Autorizzazioni della Camera dai legali del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini, sul caso Ruby. Tra i 29 testimoni anche Lele Mora che smentisce che Karima abbia conosciuto il premier il 14 febbraio 2010.

Gli avvocati della difesa hanno sentito tra gli altri anche Mariano Apicella, molte giovani ospiti tra cui Nicole Minetti, il deputato Pdl, Maria Rosaria Rossi (secondo la quale ad Arcore "non si fumava nemmeno"), Marystelle Garcia Polanco, Ayda Jespica e Barbara Faggioli.

Questi colloqui tra i legali e i protagonisti delle cene nella residenza del presidente del Consiglio sono stati verbalizzati tra il 21 ottobre e il 3 novembre 2010, cioè subito prima e subito dopo che il caso scoppiasse sui giornali.

Mora smentisce Ruby
Nelle carte della difesa c'è una contraddizione tra le parole della giovane marocchina e dell'impresario dello spettacolo, Lele Mora. Ai legali del premier la ragazza riferisce di aver conosciuto Berlusconi il giorno di S. Valentino 2010. "Lele Mora mi invitò a presenziare ad una cena presso l'abitazione di una persona che non mi fu indicata". Emilio Fede più tardi le disse che si trattava di Berlusconi. Invece, secondo Mora, che la smentisce, Ruby era già stata ad Arcore nel 2009. "Ricordo bene" la giovane marocchina, "l'ho conosciuta la prima volta proprio ad Arcore in occasione di una cena dal presidente Berlusconi. Credo che ciò sia accaduto nel 2009" anche se "non sono in grado di ricordare il mese. Arrivò con due ragazze accompagnate da due ragazzi". Uno dei due giovani Alessio Traversi, tuttavia, smentisce a sua volta: "Non ricordo Ruby e ero in compagnia di un'altra ragazza".

Ruby: "Mai sesso con premier, gli dissi che ero nipote Mubarak"
Sempre a quanto dichiarato ai legali di Silvio Berlusconi, Karima esclude di aver "mai fatto sesso con il premier" e di aver detto lei a Berlusconi di essere nipote del presidente egiziano Mubarak. Ma a "Kalispera", la scorsa settimana, la ragazza aveva dichiarato di non aver mai detto al premier di una sua parentela con il leader egiziano. La giovane dichiara anche di non aver mai saputo da altri che ci fosse la possibilità "di ottenere denari o altre utilità in cambio di una disponibilità ad avere rapporti sessuali con Berlusconi".

Spinelli: "Le ho dato 8.500 euro"
Il tesoriere del presidente del Consiglio, Giuseppe Spinelli, dichiara ai legali di aver dato a Ruby 8.500 euro in tre parti. I suoi uffici a Milano 2 non sono ancora stati perquisiti perché, se per i pm milanesi possono essere controllati, per la difesa fanno parte della segreteria di Berlusconi come le sue ville e un appartamento a Milano. Quindi richiedono l'autorizzazione della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera essendo Silvio Berlusconi un parlamentare.