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Ruby,Ghedini:"E' tempesta di carta"

Secondo l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, le dichiarazioni del procuratore di Milano, che ha confermato la regolarità di tutte le procedure messe in atto in questura dopo il fermo di Ruby, "chiudono ogni speculazione sulla vicenda della telefonata che quindi non ha avuto alcuna influenza sulle autonome ed impeccabili decisioni della questura.

Aveva ragione il Presidente Berlusconi ad affermare che si trattava di una tempesta di carta".

Ghedini guarda poi alle ''dichiarazioni di Ruby ribadite anche oggi'' che ''chiudono anche tutte le illazioni su affermazioni da lei asseritamente rese e mai viste e comunque totalmente smentite''.

Quanto, poi, all'inchiesta di Palermo sui cosiddetti "festini", Ghedini sottolinea che ''si tratta di dichiarazioni che, se esistenti, sono del tutto già smentite da testimonianze e da accertamenti acquisiti in passato per gli incontri a Villa
Certosa che si sono sempre svolti nella massima correttezza''.

Escort: "Sesso anche con Brunetta"
Nadia Macrì, la escort che ha parlato ai pm di Palermo di incontri sessuali a pagamento con il premier Silvio Berlusconi, ha chiamato in causa anche il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta con il quale avrebbe avuto un rapporto sessuale in cambio di 300 euro, vestiti e gioielli. La ragazza, in un interrogatorio secretato, racconta ai magistrati di avere conosciuto Brunetta, che all'epoca non era ancora ministro, intorno al 2005, tramite Perla Genovesi, un'amica arrestata a luglio scorso dalla Procura di Palermo, nell'ambito di un'inchiesta sul narcotraffico. La Genovesi, da qualche mese, ha cominciato a collaborare con la giustizia raccontando il suo ruolo nel business della droga e rivelando le confidenze dell'amica su feste col premier.

Macrì all'epoca aveva un problema giudiziario relativo all'affidamento del figlio. La Genovesi le avrebbe fatto incontrare Brunetta nel suo studio, per capire se poteva darle una mano. Le parole della escort sono confermate dalla Genovesi. Ma la giovane va oltre e racconta che Brunetta l'avrebbe messa in contatto con l'avvocato Carlo Taormina perché l'aiutasse nel caso, ma che il legale si sarebbe disinteressato della vicenda e non si sarebbe nemmeno presentato in udienza. Macrì riferisce inoltre di avere rivisto Brunetta, dopo l'incontro allo studio, in un'altra occasione, di avere avuto un rapporto sessuale con lui, di avergli chiesto 300 euro e di avere avuto in cambio il denaro, vestiti ed alcuni gioielli. La ragazza prosegue dicendo che lei avrebbe voluto continuare la relazione, ma che, dopo qualche telefonata, i rapporti tra i due si sarebbero interrotti.

Brunetta: "Macrì fuori da grazia di Dio"
"Vengo ora informato che, nel corso di un interrogatorio 'secretato' (sic!), la signora Nadia Macrì avrebbe reso dichiarazioni che non esito a definire fuori dalla grazia di Dio". E' quanto ha dichiarato il Ministro Renato Brunetta. "La verità è solo una: questa persona mi è stata presentata quattro anni fa, nel corso di un convegno. In lacrime mi espose le sue serie difficoltà personali e familiari. La conoscenza si è esaurita in quell'unica occasione, priva di qualsiasi altro risvolto, tantomeno volgare o squallido. Per i suoi problemi gli indicai l'avvocato Taormina. Non l'ho più rivista né sentita e non so a quali risultati sia o meno approdata l'assistenza del legale. Non c'è e non ci sarà più nulla da aggiungere sull'argomento. Non intendo essere strumentalizzato e ho già dato mandato al mio avvocato di tutelare con ogni mezzo la mia persona".